UFHO2
Quando si parla di un gioco vincente, non per forza bisogna immaginarlo come un corposo e variopinto insieme di meccaniche innovative e appariscenti. La sua vittoria viene decretata tenendo il conto di tantissimi fattori. Ma il ludus nasce come pura forma di intrattenimento. E quando un’idea semplice, ma efficace, riesce a intrattenere e a divertire il giocatore allora è vittoria assicurata. UFHO2 di Tiny Colossus ne è un esempio: non è particolamente macchinoso e a prima vista sembra un’idea poco originale. Ma sa intrattenere bene. E sa come divertire.
We need the gems.
Il pianeta Goonia è a corto di risorse e per i suoi abitanti, i Gooys, la faccenda si fa complicata. La sussistenza energetica dell’intero universo dipende dall’applicazione di particolari gemme esagonali, che sfortunatamente si stanno esaurendo. Trovarle è diventata un’impresa fin troppo ardua! Così, l’Accademia dei Pirati è costretta ad addestrare i “piloti di oggetti esagonali non identificati” affinché possano andare alla ricerca delle gemme in altri pianeti. La loro sopravvivenza dipende dal raggiungimento di questo obiettivo, ma sfortunatamente anche tutte le altre popolazioni aliene sono altrettanto affamate di gemme, e ottenerle non sarà per niente facile.
They’re vital to us.
UFHO2 sembra rifarsi all’idea, molto ispirata, dei giochi da tavolo. Sia la grafica che lo stile di gioco marchiano a fuoco questa idea. É un puzzle game a turni, che si snocciola in un susseguirsi di azioni ostruttive, particolarmente ragionate. Il tabellone di gioco è formato da sette grandi settori, ognuno dei quali ha sette stanze all’interno. Il giocatore dovrà muoversi nelle stanze e tra i settori cercando di raggiungere le gemme che appaiono sul tabellone prima che vi arrivi l’avversario. Ma qui non si tratta di velocità: ogni turno permette inizialmente sei mosse in un lasso di tempo limitato, certo, ma è preferibile misurare bene la propria tattica altrimenti la gemma entrerà in possesso delle mani sbagliate.
Muoversi all’interno dell’aria di gioco è molto semplice: muoversi da una stanza all’altra consuma una mossa, così come la loro rotazione; mentre muovere i settori ne consuma due. Le stanze non sono tutte collegate tra loro e bisognerà crearsi il proprio specifico percorso per proseguire. D’altro canto bisogna anche cercare di ostacolare le azioni dell’avversario, cercando di aumentare il più possibile il consumo delle sue mosse.
L’acquisizione di una gemma permette il guadagno di un punto. Il primo che arriva a tre punti, vince la partita. Il gameplay viene reso ancor più ostico con l’aggiunta casuale di nove differenti PowerUps, come le mosse aggiuntive o il blocco di determinati passaggi, anche se quest’ultime cose possono rivelarsi sia un’arma a doppio taglio, sia un mezzo per completare molto più facilmente livello.
La storia principale non è particolarmente longeva, né poi così tanto rigiocabile. Il vero divertimento arriva nella modalità multiplayer in locale, che permette partite fino a quattro giocatori tutte sullo stesso dispositivo: sarà possibile scegliere il proprio alieno tra una varietà di dieci personaggi diversi e sfidare l’abilità degli altri player. Inoltre i match in locale sono completamente personalizzabili, e sarà anche possibile l’utilizzo cross platform dell’applicazione (PC vs Mac vs iPad) quando sarà perfezionata la componente online.
Dal punto di vista grafico UFHO2 non è troppo esigente, ma ha saputo calibrarsi correttamente. Non ambisce di certo al fotorealismo, tantomeno risulta obsoleto. Il tocco stilistico è pienamente d’accordo con lo stile di gioco. Stessa cosa riguarda le musiche, composte da Francesco D’Andrea, che aggiungono anche quella schizofrenia simpatica all’insieme, e stancano difficilmente.
You got all the basics.
Sarà per l’idea simpatica e molto ispirata, oppure sarà colpa della divertente e sana competizione, ma UFHO2 sa convincere. E non soltanto perché è un titolo di qualità nostrana.
É anche vero che una prima inquadratura non porta nulla di apparentemente interessante: potrebbe sembrare un board game qualunque, dalle meccaniche fin troppo infantili. Anche la grafica da sola potrebbe falsare questa opinione. Ma non è così che funziona: solo chi avrà la fortuna di progredire nella storia comprenderà a pieno le difficoltà che cela questo titolo: ci sono svariati mondi e tante missioni. E anche se in sé non dura più di una manciata di ore, fortunatamente non è nella campagna che UFHO2 ha deciso di mostrarsi in tutta la sua genuinità. Infine, il suo prezzo è accessibilissimo a tutti. Un motivo in più per digrignare i denti e sfidare i propri amici.
Buona caccia alle gemme!