Trüberbrook – Recensione

Un fisico americano dalle abitudini strampalate, una vacanza inaspettata in una località rurale della Germania anni Sessanta e la sparizione di una tesi di dottorato sulla fisica quantistica. No, non è una puntata di The Big Bang Theory ma è il contesto dietro Trüberbrook, avventura grafica finanziata tramite Kickstarter e sviluppata dai tedeschi btf, in cui seguiremo le “gesta” del Dott. Hans Tannhauser che, nonostante il cognome teutonico, è un americano DOC precursore dei moderni nerd.

Rarità per le produzioni indipendenti, grazie alla distribuzione di Headup Games, questo titolo è un multipiattaforma disponibile su Steam, Xbox One, PlayStation 4 e Nintendo Switch.

Fuori dal mondo

Nell’incipit di Trüberbrook faremo la conoscenza della giovane Gretchen che, a bordo della sua motocicletta, sarà costretta a fermarsi in una deserta stazione di servizio (decisamente più americana che tedesca) perché a secco di carburante. Qui prenderemo dimestichezza col sistema di gioco e con uno dei personaggi principali di quest’opera: il suo viaggio andrà infatti ben presto a intrecciarsi con quello di Hans Tannhauser, eclettico fisico americano, in viaggio verso Trüberbrook grazie alla vincita di una misteriosa lotteria a cui non ricorda di aver partecipato, e vero protagonista di Trüberbrook.

L’ironico e un po’ strampalato studioso inizierà fin da subito a documentare il suo viaggio tramite argute registrazioni vocali per la sua assistente Beverly e troverà nella pace e tranquillità della borgata tedesca, un luogo ideale per concludere la stesura della sua preziosa tesi di dottorato sulla fisica quantistica.

Tuttavia questa iniziale quiete sarà subito spazzata via dalla sparizione del suo prezioso manoscritto, durante la prima notte di soggiorno a Trüberbrook, e rappresenterà il punto di partenza per le nostre avventure. La ricerca del ladro e del testo perduto porteranno Tannhauser a scoprire i misteri che si celano dietro il villaggio tedesco e i suoi abitanti.

Da tonalità di letteratura gialla si passerà ben presto a tinte ben più sci-fi all’interno di una trama che nasconde diversi spunti interessanti.

Tutto a portata di un click

A livello di meccaniche di gioco siamo nell’ottica di un classico punta e clicca che ammicca marcatamente a capisaldi del genere come le serie Monkey Island e Broken Sword soprattutto per l’ironia che pervade i brillanti dialoghi – purtroppo non tradotti in italiano – e i vari testi presenti nel titolo. Il buon lavoro letterario svolto da btf non si ripercuote però sulla complessità dei suoi enigmi che pochissime volte risulteranno bloccanti soprattutto in ragione dell’esiguo numero di location di gioco da esplorare e in cui indagare.

Di conseguenza, con un po’ di logica e andando per tentativi, anche il giocatore meno esperto sarà in grado di procedere agevolmente e aiutare Tannhauser nella sua ricerca.

Nonostante la già citata quantità limitata, gli ambienti di gioco rappresentano il fiore all’occhiello della produzione dietro Trüberbrook. Tutti gli ambienti e fondali di gioco sono infatti realizzati manualmente e poi acquisiti tramite scanner 3D per poi essere integrati alla perfezione con animazioni e oggetti in movimento.

Il risultato del lavoro del team tedesco è un titolo che può essere accostato facilmente a famose produzioni cinematografiche in stop-motion di blasonati registi.

La resa grafica è, insieme al lavoro di scrittura, l’aspetto meglio riuscito di Trüberbrook sia perché il livello di difficoltà non risulta eccessivo sia perché da questo ne scaturisce una longevità davvero limitata. Gli sviluppatori hanno garantito un’esperienza di gioco fruibile tra le sei e le otto ore, tuttavia la nostra prova si è conclusa in meno di cinque ore e senza saltare i tanti dialoghi presenti. Nemmeno i 34 achievements presenti nella versione Steam del titolo riescono a garantire una rigiocabilità o un netto aumento di longevità.

Ne consegue che le poche location, i pochi enigmi e le limitate ore di gioco lasciano a fine gioco un po’ di amaro in bocca ma, nonostante questo la narrazione funziona bene e restituisce una vicenda originale e non esente da complessità. Un ultimo rammarico sull’opera arriva dalla colonna sonora, decisamente sotto tono rispetto al comparto visivo: un vero peccato, perché avrebbe rappresentato un surplus non indifferente sulla valutazione globale del titolo.

Trüberbrook è un’avventura grafica punta e clicca che senz’altro può rappresentare una gioia per i giocatori con tanti anni d’esperienza sulle spalle. I neofiti del genere saranno però invogliati a provare il lavoro di btf soprattutto grazie alle sue peculiarità visive ma anche per apprezzare una trama sci-fi con diversi spunti interessanti. La brevità, il numero esiguo di location e la limitatezza del livello di difficoltà di certi enigmi relegano però l’opera del team tedesco a valutazioni che non possono purtroppo ambire all’eccellenza.