Trinity Fusion RECENSIONE | Una piacevole sorpresa
Sviluppato dallo studio indie Angry Mob Games, Trinity Fusion è un titolo ambizioso che si inserisce in un mercato, quello dei roguelite, in costante e apparentemente inarrestabile crescita.
Se da un lato questa situazione lo pone di fronte a un’ampia platea di potenziali utenti, dall’altro rende inevitabile il confronto con giganti del genere. Vediamo come se la cava Trinity Fusion nella nostra recensione.
Trinity Fusion RECENSIONE | Un multiverso in frantumi
Trinity Fusion è ambientato in un lontano futuro in cui la tecnologia ha raggiunto un livello tale da permettere la scissione artificiale dell’universo in tre diverse realtà, ciascuna con un proprio scopo a beneficio dell’umanità.
Il multiverso che ne è risultato è formato dall’Underworld, dedito alla raccolta di risorse naturali, dall’Overworld, un’enorme fabbrica volta alla produzione industriale, dall’Hyperworld, fondato sulla ricerca scientifica, e infine da Prime, cuore pulsante dal quale l’umanità possa controllare il progetto e goderne dei frutti.
La pace ha tuttavia vita breve, e l’inevitabile ribellione degli abitanti dei tre universi porta alla perdita di controllo da parte dell’umanità e alla rottura del fragile equilibrio che manteneva stabile il multiverso.
L’unica soluzione per evitarne il completo e catastrofico collasso è la fusione degli universi e il ritorno alla loro forma originale, opzione che implica la distruzione di quelli attuali, i cui abitanti cercheranno dunque di resistere con ogni mezzo.
L’arduo compito spetta a Maya, che dovrà entrare in contatto con le versioni di sé stessa che vivono nei tre universi ribelli e completare il processo di fusione, in viaggio che le riserverà qualche inaspettata sorpresa.
La scelta del personaggio
Dal punto di vista del gameplay Trinity Fusion si presenta come un action platform 2D con spiccati elementi roguelite; all’inizio di ogni run dovremo scegliere quale delle tre versioni di Maya impersonare, e tale scelta si ripercuoterà in maniera rilevante sulla partita.
Ciascuna delle tre ha infatti caratteristiche diverse, quali una maggiore o minore mobilità, e soprattutto potrà trovare ed equipaggiare armi e abilità differenti dalle altre, permettendo quindi di specializzarsi ad esempio nel corpo a corpo o nel combattimento a distanza.
La scelta del personaggio deciderà anche il primo universo visitabile, che potremo lasciare solo dopo aver sconfitto il relativo boss, prima di passare agli altri due, i cui nemici saranno bilanciati per proporre un livello di sfida adeguato all’ordine in cui vengono affrontati.
La morte è solo l’inizio
Come da tradizione del genere, Trinity Fusion non è certo un titolo semplice, e ogni morte riporterà Maya all’hub iniziale, dove sarà possibile spendere i due tipi di valuta ottenuti nel corso della run per ottenere potenziamenti e bonus permanenti che renderanno più agevoli le successive avventure.
Tali potenziamenti includono l’incremento di determinate statistiche quali punti salute e probabilità di infliggere colpi critici, ma anche l’ottenimento di nuove abilità e il miglioramento delle armi che disponibili nel corso della run.
Le possibilità di potenziamento del personaggio durante la run sono essenzialmente due: la prima è l’aumento del livello sconfiggendo i nemici e guadagnando punti esperienza, il che si traduce nell’ottenimento di armi con statistiche più alte, in aggiunta agli effetti passivi che includono casualmente.
Queste abilità casuali spingono a cambiare spesso arma, rendendo ancora più variegato e interessante un sistema di combattimento tecnico e frenetico che è indubbiamente il principale punto di forza di Trinity Fusion.
Il secondo metodo di potenziamento del personaggio è legato alla scoperta di punti di interesse sulla mappa, che permettono di scegliere un’abilità passiva tra tre opzioni scelte casualmente. A questo proposito Trinity Fusion gestisce in maniera interessante le sinergie tra esse.
Ciascuna di queste abilità è infatti parte di uno o più set, e il completamento di ciascuno di essi sblocca una specifica abilità extra, spingendo così il giocatore a valutare la scelta non solo sulla base dell’abilità stessa, ma anche del set di cui fa parte e che potrebbe (oppure no) completare nel corso della run.
Conclusione
Trinity Fusion ha tuttavia problemi rilevanti, che per quanto non vadano a rovinare l’esperienza di un titolo meritevole e divertente, lo mantengono lontano da titoli quali Dead Cells (qui la recensione) che rappresentano l’eccellenza del genere.
Sebbene, come accennato in precedenza, la varietà di armi e potenziamenti sia più che accettabile, lo stesso non si può dire delle ambientazioni e soprattutto dei nemici. Il level design viene purtroppo a noia dopo poche run, e le limitate tipologie di boss e nemici rendono la ripetitività del titolo mitigata solo dall’eccellente sistema di combattimento.
Nonostante ciò, nel suo continuo ondeggiare tra ripetitività e divertimento, a far pendere la bilancia dalla parte di quest’ultimo è l’elemento forse più importante di un rouguelite, che a Trinity Fusion fortunatamente non manca: quel pensiero improvviso e talvolta logicamente inspiegabile che ci coglie alla fine di ogni run: “ne faccio ancora una”.
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Una piacevole sorpresa.
Pro
- Sistema i combattimento reattivo e divertente.
- Buone opzioni di sinergia e personalizzazione.
Contro
- Limitata varietà di nemici e situazioni.
- Ambientazioni spesso un po' blande.