Transport Fever 2 – Recensione
Correva l’anno 1994 quando Chris Sawyer ideò Transport Tycoon che, a tutti gli effetti, può essere ritenuto il pioniere di tutti i giochi gestionali per PC dedicati al mondo dei trasporti. Fu un successo a cui poi si ispirarono diversi altri videogames strategico gestionali cercando di ripercorrere le orme del famoso gioco con risultati altalenanti. I ragazzi di Urban Games, nel 2016, lanciarono sul mercato Transport Fever ottenendo un buon riscontro di vendite pur essendo comunque un gioco di nicchia.
Ora, a distanza di tre anni, gli stessi sviluppatori ci propongono Transport Fever 2 che, pur non discostandosi molto dal suo predecessore, ci permette ancora una volta di costruire l’impero dei trasporti dei nostri sogni.
Le modalità di gioco presenti in Transport Fever 2 sono due: il classico Sandbox in cui avrete la possibilità di creare la mappa da zero settando vari parametri oppure l’interessante modalità Campagna in cui dovrete superare diverse missioni per salire di livello e sbloccare nuovi scenari di gioco. Quest’ultima vi permetterà di ripercorrere la storia dei trasporti dal 1850 fino ai giorni nostri ed è sicuramente la modalità di gioco che vi regalerà più soddisfazioni in quanto varia e ben strutturata anche sotto il punto di vista dell’apprendimento delle varie meccaniche di gioco. Gli scenari proposti, oltretutto, saranno diversi e spazieranno dalle pianure americane all’assolato deserto iracheno, dalla vecchia Europa alla verdeggiante Asia.
In ciascuna missione vi saranno richiesti di svolgere determinati tipi di compiti come ad esempio collegare industrie con città oppure rifornire piccoli villaggi o isole sperdute. Il tutto, ovviamente, utilizzando i vari mezzi di trasporto messi a disposizione dai ragazzi di Urban Games. La modalità Campagna, come già detto in precedenza, inizia nella metà dell’Ottocento e quindi inizialmente avrete a che fare solo con carri trainati da cavalli. Con il passare del tempo verranno poi sbloccati nuovi mezzi di trasporto come le locomotive a vapore o i camion a gasolio.
Il fulcro principale del gioco è ovviamente quello di trasportare passeggeri e merci da un punto a un altro della mappa. Transport Fever 2 offre una gran varietà di merci trasportabili: dalle materie prime ai beni lavorati utili a far crescere le varie città presenti sulla mappa. Quest’ultime, suddivise in zone commerciali, industriali e residenziali, avranno bisogno di un continuo apporto di materiali per soddisfare le esigenze dei cittadini e quindi prosperare. Facendo sempre attenzione al vostro budget dovrete quindi provvedere alle necessità delle varie città costruendo delle reti di trasporto efficienti che facciano possibilmente aumentare anche i vostri guadagni.
Dovrete provvedere alla costruzione di linee ferroviarie complete di stazioni, strade di collegamento e piazzole per il carico e lo scarico delle merci su gomma oppure porti dove far attraccare le vostre navi da carico e infine anche costosi aeroporti. Insomma, in Transport Fever 2, troverete tutto quello che serve per diventare dei magnati dell’industria del trasporto anche grazie non solo agli oltre 200 mezzi di trasporto utilizzabili ma grazie anche a un sistema di costruzione che è stato, almeno in parte, rivisto e migliorato rispetto al primo Transport Fever.
Il posizionamento delle varie strutture risulta essere, come nel primo Transport Fever, ancora non proprio di facile intuizione e occorrerà fare un po’ di pratica in tal senso e lo stesso accadrà per la costruzione di strade e ferrovie. Proprio quest’ultime, seppur in maniera minore, sembrano ancora avere un peso maggiore nel gioco proprio come accadeva nel predecessore di Transport Fever 2 ma va anche detto che ora tutte le stazioni ferroviarie, così come tutti gli altri centri di smistamento, sono completamente modulari ovvero espandibili a piacimento. Sarà pertanto possibile ampliarli e renderli più funzionali attraverso un sotto menù che permetterà di aggiungere o rimuovere vari elementi.
L’introduzione della modularità dei vari punti di stoccaggio permetterà di creare strutture anche di grandi dimensioni per soddisfare al meglio le richieste del mercato e dare un tocco di realismo in più al gioco.
Il sistema economico di Transport Fever 2 si basa semplicemente sul principio della domanda e dell’offerta: non troverete quindi altre compagnie rivali pronte a farvi le scarpe al primo errore. La vostra abilità di gestione sarà solo ed esclusivamente nelle vostre mani e la mancanza di avversari da fronteggiare nella modalità Campagna, tutto sommato, non si fa sentire molto grazie anche a degli obiettivi da raggiungere.
Nella modalità Sandbox, invece, la totale assenza di altre compagnie rivali e quindi di competizione rendono il gioco, alla lunga, privo di mordente con conseguente abbassamento del livello di divertimento a meno che non siate dei fan sfegatati di giochi gestionali che prediligono la perfezione delle costruzioni piuttosto che una competizione contro altri avversari. Da sottolineare anche la mancanza del multiplayer, altro elemento, che avrebbe sicuramente portato il gioco su altri livelli.
Il mondo di Transport Fever 2 non è fatto solo di merci da trasportare ma anche di passeggeri da portare da un posto all’altro. Pertanto sarà bene che vi dedichiate anche a loro perché anche le linee di collegamento per i passeggeri avranno la loro importanza e contribuiranno alla crescita delle varie città. Non solo, con il passare del tempo e con l’espandersi dei centri urbani, avrete anche la possibilità di costruire linee di trasporto urbane modificando la viabilità cittadina in base alle vostre esigenze posizionando ad esempio semafori o rotatorie nei punti più congestionati dal traffico. Quest’ultimo avrà anche un ruolo importante sotto il punto di vista dell’inquinamento. Si perché in Transport Fever 2 sarà presente un indicatore di emissioni inquinanti che porteranno dei malus nel caso in cui superi una certa soglia. Anche in questo caso occorre sottolineare l’attenzione riposta da Urban Games nell’esaudire, almeno in parte, le varie richieste dei fan della serie.
È evidente l’intenzione degli sviluppatori di rimanere fedeli in gran parte al primo Transport Fever cercando di migliorare gli errori fatti in precedenza ma tralasciando, al tempo stesso, nuovi elementi di gioco che magari avrebbero portato Transport Fever 2 un gradino più su. La scelta di Urban Games di rimanere fedeli allo stile di gioco senza proporre grandi stravolgimenti è stata fatta anche in virtù del fatto che Transport Fever 2, grazie al supporto alle mod offerto dal workshop di Steam, ha alle spalle una community molto attiva che già in occasione del primo Transport Fever aveva contribuito in maniera sensibile ad aumentarne i contenuti.
L’interfaccia di gioco di Transport Fever 2 è piena di pannelli statistici ma è semplice e funzionale e anche la grafica in generale, pur non facendo gridare al miracolo, è nel complesso buona. Le città, pur non offrendo varietà di stili architettonici, sono ben ricreate a differenza di molte zone della mappa che non sono molto ricche di dettagli. I circa 200 mezzi di trasporto disponibili, invece, sono stati graficamente ben ricreati dai ragazzi di Urban Games anche nei minimi dettagli anche se la visuale interattiva con la quale si possono vedere i mezzi in movimento da vicino avrebbe bisogno di qualche aggiustamento. Stiamo pur sempre parlando di un gioco gestionale.
Gli effetti sonori dei vari mezzi sono apprezzabili così come le musiche di sottofondo considerando anche che stiamo parlando di un gioco gestionale e non di un titolo da tripla A.
Transport Fever 2 rimane molto simile al predecessore e non propone molte novità di rilievo. Alcuni aspetti del gioco, tra cui il gameplay, sono stati migliorati e rifiniti anche se, a nostro parere, l’aggiunta di avversari contro cui competere e quindi anche di un comparto multiplayer ne avrebbe aumentato notevolmente l’appetibilità e il divertimento. La modalità Sandbox pur offrendo la possibilità di generare mappe casuali non offre un livello di sfida adeguato a differenza della modalità Campagna che è varia e divertente e rappresenta uno dei punti di forza del gioco insieme alla presenza di un considerevole parco mezzi e di una community di modder molto attiva. Ci aspettavamo però qualche novità sostanziale in più rispetto al primo gioco della serie ma possiamo comunque dire che Transport Fever 2, nonostante non possa essere considerato ancora una pietra miliare nel suo genere, è nel complesso un buon gioco gestionale per PC dedicato soprattutto agli appassionati del genere.
Pro
- Grande varietà di mezzi disponibili
- Modalità Campagna ben strutturata
- Rigiocabilità elevata
Contro
- Mancanza di competizione
- Multiplayer assente
- Non molte novità rispetto al predecessore