Tower of Time – Recensione

Immaginate un mondo di stampo fantasy, come tanti se ne sono visti in moltissime ambientazioni RPG. Immaginate però, che questo mondo, il mondo che il nostro personaggio conosce, sia soltanto un pallido ricordo di quello che era un tempo, che tutto quello che ci circonda sia nato e cresciuto sulle rovine di un’antica e potentissima civiltà, in grado di coniugare magia e tecnologia. Questo è in breve quanto ci aspetta in Tower of Time, ultima fatica dello studio Event Horizon.

Tower of Time, disponibile attualmente in early access su Steam, si presenta subito come un RPG di stampo piuttosto classico. Nella fase iniziale, in pratica l’introduzione al gioco, vestiremo i panni di un ragazzino umano, un semplice cacciatore, che durante una scorribanda nei boschi rinviene le rovine di una strana torre “al contrario”, ovvero conficcata profondamente nella crosta terrestre piuttosto che svettare verso il cielo.

Il controllo del nostro giovane cacciatore è davvero semplice: basta cliccare con il puntatore su un punto della schermata e lui si dirigerà li. Basterà far passare il cursore su un oggetto e, se disponibile, apparirà una scritta che ci confermerà la possibilità di interagire con l’oggetto.

In questa primissima fase guideremo il personaggio all’interno della torre, familiarizzando così con il sistema di esplorazione e cominceremo anche a comprendere la complessa lore del mondo di gioco, dato che incontreremo dei costrutti viventi e un’entità per il momento non meglio identificata che ci rivelerà il nostro destino: il nostro personaggio è una sorta di prescelto di qualche tipo, come altri ce ne sono stati in passato. Purtroppo non siamo ancora pronti anche se verrà il nostro tempo: ci ritroveremo quindi svenuti in una radura con solo un vago ricordo di quanto accaduto. Dopo essere diventati adulti, e aver fatto anche una carriera non da poco, riusciremo finalmente a dare soddisfazione al desiderio recondito che ci segue da tutta la vita: trovare e esplorare la Torre Capovolta. E qui, inizia il gioco vero e proprio.

Dato che siamo diventati dei pezzi grossi dell’esercito reale, per la nostra spedizione prenderemo con noi un certo numero di campioni, avventurieri specialisti al nostro servizio: proprio questi personaggi comporranno la squadra esplorativa vera e propria. Noi, già avanti con gli anni, coordineremo il tutto, facendo fare il lavoro sporco agli altri.

Con il nostro bel party di eroi, ci accingeremo quindi a esplorare la misteriosa torre, con le stesse meccaniche viste nell’introduzione. Semplice esplorazione punta e clicca, in un ambiente isometrico molto dettagliato e colorato. Questa volta però, ci sarà anche da menare le mani, e qui troviamo una delle particolarità di Tower of Time.

Non appena entreremo in fase di combattimento, la visuale passerà in pratica a una sorta di “arena”, rappresentante più o meno l’ambiente in cui ci trovavamo. Dovremo controllare i nostri personaggi attivi al momento come se fossero delle unità di un qualche gioco strategico in tempo reale. Ognuno avrà le sue abilità offensive e difensive, la gittata degli attacchi e, proprio come in un RTS, potremo dare ordini a un singolo personaggio o a un gruppo di più persone, effettuando la selezione multipla col mouse.

Interessante anche il modo di lanciare alcuni incantesimi, ovvero “disegnando” letteralmente l’area di effetto della magia direttamente sul campo di battaglia. Negli scontri più concitati ci sarà anche una sorta di “bullet time”, ovvero fasi di gioco in cui lo scorrere del tempo rallenta notevolmente, permettendoci di eseguire attacchi devastanti.

L’esperienza guadagnata e i vari bottini ottenuti (il gioco ha un sistema di looting casuale) possono essere, ovviamente impiegati per migliorare i nostri campioni in vista degli scontri con i vari boss che incontreremo strada facendo, alcuni dei quali davvero tosti, anche a difficoltà intermedia. Nel complesso Tower of Time è un buon gioco, privo di difetti madornali ma di sicuro non perfetto.

A nostro avviso una scelta discutibile, in fase di combattimento, è quella che gli avversarsi arrivino a ondate: sconfitta la prima, qualche secondo e si fa sotto la seconda; il che restituisce un feeling un po’ troppo datato e disorienta. Se in esplorazione vedo un passaggio bloccato da tre avversari, potrei essere tentato di valutare lo scontro come contro tre avversari e di conseguenza decidere se fuggire o ingaggiarli. Peccato che i primi tre siano solo per esempio la prima di cinque ondate di nemici di vario tipo. Non è di sicuro un difetto troppo penalizzante, ma a volte può essere fonte di frustrazione.

Altro problema, ma veramente relativo, è la mancata localizzazione in italiano. Se i comandi del gioco sono semplici e intuitivi, l’affascinante lore di Tower of Time va scoperta leggendo i tomi che si trovano in giro, esaminando e dialogando. Chi non mastica l’inglese potrebbe perdersi qualcosa di significativo.

Per il resto, come già detto, Tower of Time si dimostra un ottimo titolo, sia tecnicamente parlando, sia dal lato del coinvolgimento. Da provare assolutamente per gli appassionati del genere!