Total War: Warhammer – Recensione
Tempi tumultuosi regnano nel mondo di Warhammer con eserciti pronti a marciare, lord ed eroi intenti a preparare il terreno ai propri uomini verso la gloria o verso la morte. Se pensiamo al genere strategico su PC è innegabile il posto di primo piano ritagliatosi da Sega con la serie Total War, sviluppata da The Creative Assembly, così come a livello di wargame da tavolo il primo pensiero corre subito a Games Workshop e al suo brand Warhammer. Per mesi abbiamo pensato al risultato di un connubio tra queste due realtà creative e finalmente questo universo così caotico, fatto di diverse razze in guerra tra loro, ha preso vita regalandoci Total War: Warhammer.
Gli echi della guerra risuonano
Bisogna ammetterlo, l’approccio al titolo Sega non è dei più semplici. Non sottilizziamo però prima di entrare nel vivo del gameplay, questa difficoltà è dovuta al fatto che già dal primo accesso sarà compito arduo per il giocatore decidere la fazione tra le quattro disponibili inizialmente — forse un po’ poche per gli estimatori di Total War, ma altre saranno disponibili con i DLC gratuiti — con cui affrontare la lunga e intensa campagna predisposta. In effetti con le quattro fazioni iniziali utilizzabili si potrebbe tranquillamente parlare di quattro differenti titoli con la classica campagna che punta alla vittoria lunga o breve, tipica di Total War. Seppur accomunate dallo stesso continente abbiamo quindi una netta diversità di unità, obiettivi particolari e approccio, che rendono ogni esperienza di gioco diversa e, in parte nuova, a seconda della fazione scelta. Un altro punto in comune tra tutte le campagne riguarda un misterioso personaggio che, come ogni classico vecchio pazzo profeta che si rispetti, si mette al servizio del signore di turno annunciando l’imminente guerra per la conquista del potere. Certamente a livello narrativo ci sono differenze tra le varie fazioni in gioco ma si evidenzia un dualismo tra l’Impero alla ricerca dell’unità dei territori contro la corruzione in atto dai Conti Vampiro, con questi ultimi intenzionati a spodestare l’imperatore usurpatore dalle sue terre, mentre i rancorosi e vendicativi Nani e i Pelleverde lotteranno tra loro per il controllo di montagne e profondità. Va da sé che le strade delle diverse fazioni andranno a scontrarsi a meno che la diplomazia non faccia il suo corso, mentre nel regno inizieranno a muoversi, insieme ai venti magici, gli emissari del Caos.
I conoscitori della serie Total War, per quanto andranno a trovarsi in un contesto nuovo e contornato da esseri fantastici e magia, non avranno grosse difficoltà nel muoversi in un sistema di gioco collaudato ma che nasconde vari aspetti interessanti, soprattutto nella crescita dei Lord e degli Eroi tramite le loro abilità particolari. Per quanto riguarda i neofiti, attirati da un brand affascinante e noto, sviscerare tutte le sfaccettature di Total War: Warhammer richiederà tempo e dedizione per quello che si configura come un prodotto con ampi margini di longevità. Per questo trascurare aspetti quali la diplomazia o le casse della propria potenza potrebbe portare a una lenta agonia o a una rapida disfatta su vari fronti, e dunque sarà importante avere pazienza e imparare le meccaniche del titolo, aiutandosi con l’imponente guida interna al gioco, cercando di non trascurare nessun aspetto dello stesso. Ritroveremo come in ogni classico titolo strategico problematiche relative alla costruzione e all’ampliamento dell’esercito e non si potranno poi ignorare le conseguenti ripercussioni sull’economia, che risulta sorretta dalle tassazioni imposte ai nostri sudditi e dagli scambi commerciali strettamente legati alla diplomazia. Il lato diplomatico infatti non sarà limitato a patti bellici: dovremo stringere accordi economici, molto utili sia a spianare la strada per future alleanze, e soprattutto a sviluppare una fiorente economia — aspetto essenziale per la buona riuscita della nostra campagna.
Per aspera ad astra
Governare un impero non è semplice e tra gli aspetti da non trascurare nel mondo di Warhammer bisogna considerare il malcontento della popolazione che potrebbe portare a rivolte se non tenuto sotto controllo. Insomma, un popolo felice significa un impero fiorente ma c’è un altro dettaglio che va tenuto in considerazione: la corruzione. Per esempio considerando il fronte umani e nani, gli emissari del caos invaderanno le nostre terre e dovremo quindi fare i conti sia con la corruzione vampirica sia con quella del caos. Ci riusciremo grazie a decreti nelle nostre province e a stanziamenti destinati ai nostri eserciti guidati da carismatici Lord che, tramite le loro abilità o tramite la costruzione di edifici adatti, potranno migliorare le condizioni di vita e di sicurezza del popolo.
Per quanto riguarda gli eserciti avremo la classiche unità da fantasy medievale quali fanteria, cavalleria, arcieri, macchine belliche e così via mentre sul versante non umano non sarà difficile trovare unità atipiche e totalmente diverse dalle altre che sbilanceranno nettamente gli eserciti con la loro forza e il loro costo. Ogni fazione avrà sia vantaggi che svantaggi, come ad esempio la buona mobilità dei caotici Pelleverde controbilanciata dalla scarsa disciplina di certe loro unità, e per questo sarà utile sviluppare le abilità del Lord, in modo da ottenere bonus per tenere a freno gli indisciplinati soldati verdi, o sfruttare i modificatori che giungono da seguaci e oggetti da abbinare al nostro comandante.
Oltre al condottiero e al suo esercito, sarà anche possibile inserire degli eroi che si configurano come uno degli aspetti più interessanti del titolo sia perché tra loro si nasconde spesso l’uso della magia sia perché potremo inviarli per svolgere determinati compiti, quali ad esempio il sabotaggio. L’uso degli incantesimi in battaglia potrà rivelarsi decisivo ma per poterli sfruttare più efficacemente si dovrà osservare l’andamento dei venti magici, sostanzialmente un espediente per determinare il mana in nostro possesso, che potremo sfruttare per aumentare la nostra capacità magica e poter quindi castare più incantesimi. L’alternativa riguarda l’affidarsi alla sorte prima della battaglia sfidando la fortuna per ottenere una maggiore capacità magica o, in caso di sfortuna, una decurtazione della stessa. Il lancio delle magie è caratterizzato da un cooldown per cui sarà essenziale avere un buon tempismo e spirito di osservazione negli spostamenti dell’esercito nemico controllato dall’IA. Certamente aggiustare il tiro non sarà un problema in quanto dopo aver posizionato le nostre unità sul campo di battaglia e aver dato via allo scontro potremo poi velocizzare, rallentare o stoppare l’azione per impartire diversi ordini con più calma, evitando quindi di compiere errori durante le manovre “in tempo reale”.
La battaglia infuria
Proprio i campi di battaglia rappresentano una delle poche pecche di Total War: Warhammer in quanto si presentano a volte troppo scarni e poco vari nonostante la presenza di scenari atipici come quelli sotterranei in cui andremo a guidare i Nani in determinate situazioni. Altro aspetto non convincente riguarda il comportamento dell’IA che assume a volte atteggiamenti ambigui sulla mappa di gioco mentre in battaglia sembra solita inviare in prima linea, spesso allo sbaraglio, il proprio lord. Questo fatto potrebbe facilitare la nostra vittoria in caso di eliminazione del comandante nemico in tempi brevi, con una conseguente destabilizzazione del suo esercito. Non capita spesso ma è un espediente che si può utilizzare, soprattutto nelle prime battaglie, tenendo conto che andando avanti nei turni di gioco — che scandiscono tempo e azioni a nostra disposizione — durante l’approccio a eserciti più ampi e forti diventerà pressoché impossibile adottare questa strategia da “guerra lampo”. Anche se raramente le battaglie dureranno molti minuti, non sarà sempre necessario dirigere in prima persona l’azione. Potremo avvalerci della risoluzione automatica che ci mostrerà direttamente l’esito dello scontro. Attenzione però, spesso un esercito di ridotte dimensioni potrà mettere in difficoltà avversari ben più ampi grazie a un uso attento e ponderato dei Lord, di eroi e di unità adatte a controbattere la forza nemica, dunque affidarsi all’IA per la risoluzione automatica delle battaglie più disperate non è affatto una buona idea.
Anche in Total War: Warhammer siamo di fronte a un sistema di gioco in cui ogni unità avrà un punto debole e un punto di forza, e questo darà modo di vincere o difendersi nel modo più efficace a seconda delle pedine che schiereremo o che ci troveremo di fronte. Per la conquista delle città sarà possibile effettuare un assedio che porterà alla vittoria sul nemico tramite sfinimento dello stesso, preceduto da probabili richieste di tregua tramite il pagamento di un tributo, o con un attacco sull’avversario ormai indebolito. Una volta sconfitto un esercito o conquistata una città il sistema di gioco ci permette di decidere se graziare e integrare le unità o se dare un chiaro segnale sterminando le truppe reduci oppure occupare o radere al suolo una città. A prescindere dalle nostre scelte, è molto probabile che la popolazione sottomessa non sarà contenta dell’invasore e dovremo quindi agire in modo da guadagnarci il suo favore.
Sul versante grafico il lavoro svolto è egregio ma certamente le richieste hardware potranno a ragione spaventare i più, nonostante un’ottimizzazione del motore grafico per adeguarsi a macchine meno performanti. Non siamo quindi di fronte alla perfezione perché per godere appieno della splendida grafica con i vasti campi di battaglia, l’imponente numero di unità e apprezzarne appieno la cura del dettaglio, sarà necessario dotarsi di un PC di un certo livello. In ogni caso le animazioni, gli effetti di luce e particellari ci hanno convinto così come la mappa di gioco che si dimostra “viva” e in parte dinamica. A corredo di tutto questo ben di Dio troviamo una colonna sonora epica e avvolgente che farà da sottofondo, a partire dai menù di gioco fino alle nostre epiche gesta in battaglia, e un’apprezzabile doppiaggio in lingua inglese darà voce ai nostri Lord e Eroi mentre i non anglofoni non avranno di che preoccuparsi grazie a sottotitoli italiani sempre presenti laddove necessari.
Conflitto infinito
Se consideriamo le quattro campagne iniziali — ma se avete acquistato il titolo al lancio siamo a cinque col DLC gratuito dei Guerrieri del Caos — e le varie modalità battaglia, non possiamo che ritenerci soddisfatti sul lato longevità con una virtualmente infinita quantità di ore da passare sui teatri di guerra del mondo di Warhammer anche solo per una partita “rapida”. Ribadendo inoltre la diversità che ogni fazione giocabile saprà dare all’approccio sia della modalità campagna sia delle singole battaglie, siamo convinti che Total War: Warhammer difficilmente stancherà il giocatore avvezzo al genere. Inoltre, se stanchi di giocare contro l’IA, tramite il ricco comparto multigiocatore sarà possibile sfidare in battaglie singole un avversario o partecipare a coalizioni di eserciti in lotta fra loro. Non basta, avremo anche la possibilità di affrontare una campagna “faccia a faccia” o in co-op mentre una classifica terrà conto dei migliori giocatori online.
https://www.youtube.com/watch?v=s3geZJTMwHE
Trovare difetti nel lavoro di The Creative Assembly è davvero difficile anche perché siamo di fronte a un gameplay collaudato in cui le aggiunte fantasy dell’universo creato da Games Workshop sembrano naturali estensioni di Total War. Siamo di fronte alla perfezione? Quasi. Alcune pecche non mancano in particolare per via di un numero limitato di fazioni giocabili inizialmente e per quanto riguarda un’IA non sempre all’altezza della situazione. Considerando però la longevità e soprattutto una giocabilità eccelsa, grazie agli eserciti caratterizzati da aspetti originali e da meccaniche di gioco ormai collaudate, senza trascurare poi le tantissime modalità proposte per Total War: Warhammer non possiamo che promuovere a pieni voti un lavoro curato in praticamente tutti i suoi aspetti.
Pro
- Quattro stupende campagne molto diverse tra loro..
- Battaglie entusiasmanti grazie a un gameplay eccellente
- Longevità garantita da tante modalità
- Grafica e sonoro di altissimo livello
Contro
- ..ma le fazioni giocabili inizialmente risultano pochine
- Campi di battaglia a volte scarni
- IA non sempre perfetta