Total War: Warhammer 2 – Recensione

Nel mezzo del grande oceano del nuovo mondo si erge Ulthuan, baluardo della civiltà. Al centro dell’isola, l’ incredibile vortice magico volteggia dall’alba dei tempi.

Le vecchie leggende narrano del crollo dei portali stellari, sussurrano dell’avvento del primo re Fenice: Aenarion il difensore. Il possente re si fece indomito avversario dell’orda di demoni del Caos e della ributtante prole da esso generata, garantendo ai circoli di magia Asur il tempo di ordire un sapiente rituale al fine di fiaccare l’ardire demoniaco.

Total War: Warhammer 2

L’evocazione d’un sempiterno vortice, in grado di convogliare la magia caotica ed espellerla in un differente spaziotempo si attribuisce al sapiente Caledor Domadraghi. L’Asur che permise al vecchio e nuovo mondo di proliferare lontano dalla minaccia demoniaca.

Chi sarebbe tanto stolto da poter anche solo immaginare di mettere a repentaglio l’intero mondo per brama di potere, rancore o capriccio? Sul gelido trono del Naggarond siede Malekit, il tiranno degli elfi oscuri. Egli non dimentica le umiliazioni subite e il trono trafugato dai candidi cugini: per il re dei Druchii la vendetta non ha prezzo.

Total War: Warhammer 2

Una cometa a due code svetta nel cielo, foriera di presagi e profezie, un corpo celeste in grado di fiaccare brevemente la stabilità del vortice. I clan Skaven, perfidi ratti senzienti, non si lasceranno sfuggire l’occasione di ordine qualche sordida congiura, possiamo già udire il consiglio dei tredici squittire le future malefatte.

Lord Mazdamundi si desta dal lungo sonno: gli uomini lucertola dovranno proteggere ancora una volta il mondo dalla minaccia di folli intenti e poteri perniciosi.

Total War: Warhammer 2


Come prima, più di prima

Total War: Warhammer 2 si presenta esattamente come il primo capitolo: si potrà scegliere da un menu rimasto praticamente invariato se intraprendere la strada multigiocatore, andando ad assemblare possenti armate per sbaragliare amici e nemici, o avventurarsi nella campagna (anch’essa disponibile in una versione multiplayer) giocatore singolo.

La campagna ci metterà nei panni di un potente generale di una delle quattro fazioni disponibili: elfi alti, elfi oscuri, Skaven e uomini lucertola.

Ognuna delle fazioni dispone di due eroi tra cui scegliere, naturalmente i più iconici della fazione: per gli elfi oscuri Malekit e Morathi, per i loro cugini Tyrion e Teclis, per le lucertole Lord Mazdamundi e Kroq-Gar, per i topastri Queek Mozzateste e Lord Skrolk.

Total War: Warhammer 2

La campagna “Vortex” rappresenta la più significativa differenza presente dal primo capitolo. In questa avventura, le fazioni dovranno collezionare tramite missioni ed edifici speciali, delle risorse uniche da spendere per officiare dei rituali magici. Ci sono cinque rituali da officiare in tutto e la prima fazione che batterà le altre sul tempo sarà decretata vincitrice.

Più facile a dirsi che a farsi, purtroppo. Ogni volta che officeremo un rituale, verranno evocate delle unità caotiche o pestilenziali al fine di distruggere le tre città che dovremo difendere per tutti i turni necessari al compimento del rito.

In aggiunta a questi ospiti indesiderati, le altre fazioni potranno decidere di investire delle somme di denaro per evocare contro di noi dei mercenari dalla pericolosità proporzionale alla pecunia sperperata.

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Sebbene non si potranno officiare rituali a cuor leggero, dovremo comunque assicurarci di essere in testa a tutte le altre fazioni per numero di rituali svolti, non vorremo mica che quel sorcio evochi il leggendario ratto cornuto, giusto?

Le fazioni hanno inoltre delle nuove meccaniche uniche in grado di portare quel minimo di varietà che non guasta mai, come ad esempio la gestione degli schiavi per gli elfi oscuri e del cibo per gli Skaven.


Più nerboruto di un Rattogre

L’estetica di questo secondo capitolo è estasi allo stato puro. Sembra che le miniature della Games Workshop (casa che produce il celebre wargame) abbiano preso vita e il livello di dettaglio degli scontri raggiunge vertici di realismo quasi inenarrabili, zoomare per credere.

Total War: Warhammer 2

Il comparto audio sottolinea ogni scenario in maniera puntuale donando realismo a profusione, contrappunto dell’ottimo doppiaggio inglese e italiano (anche se per la maggior parte dei dialoghi si è preferito ricorrere all’utilizzo di lingua originale e sottotitoli).

Total War: Warhammer 2 vanta una mappa sconfinata, che fa impallidire il primo capitolo e riporta in maniera fedelissima tutte le città e gli scenari presenti sulle mappe del gioco da tavolo. Un sogno che diventa realtà per gli appassionati del Lore del mondo di Warhammer e gli amanti degli strategici.


Dlc all’orizzonte

Creative Assembly ha più volte asserito di avere come fine ultimo della trilogia di Total War: Warhammer quello di andare a ricreare l’ottava edizione del wargame al 100%. Per realizzare questo ambizioso scopo, si è deciso di rilasciare tre capitoli a sé stanti che avranno la possibilità di “unirsi” per creare l’esperienza definitiva.

Al primo capitolo si sono aggiunte quattro fazioni Dlc: Il Caos disponibili al lancio, gli uomini besta, gli elfi silvani e la Norsca. Alle fazioni si aggiungono due Dlc contenenti ulteriori unità per impero, conti vampiro, nani e goblin.

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Qualcuno storcerebbe il naso di fronte a un prodotto che risulta veramente completo una volta agghindato di tutti i suoi Dlc, soprattutto se in questo Total War: Warhammer 2 è evidente che molti contenuti delle fazioni già rilasciate avranno bisogno di contenuti aggiuntivi per risultare completi.

Prendiamo gli elfi oscuri. Sia nei dialoghi, che nei filmati (sia nell’edizione da tavolo) scorgiamo unità non attualmente presenti nell’armata come la medusa e il calderone del sangue, entrambi fondamentali per giocare delle liste specifiche. Accadde lo stesso per la macchina mortis e le relative unità dei conti vampiro del primo capitolo.

Tutto ciò fa subodorare l’affermazione di un meccanismo di Dlc non solo atto ad aggiungere nuovi contenuti a pagamento (cosa graditissima), ma anche per andare a “completare” i contenuti parziali già disponibili.


Il cuore di Total War: Warhammer 2

Nonostante la piacevolezza della campagna, le meccaniche diplomatiche e gestionali risultano superficiali se paragonate a giochi puramente incentrati su questo fronte come Europa Universalis 4.

Il cuore pulsante di Total War: Warhammer, sono naturalmente le battaglie. Che siano campali, assedi o imboscate, è evidente il fortissimo accento posto sulla pugna nuda e cruda, che rappresenta l’eccellenza assoluta di questo sottogenere di Rts.

Total War: Warhammer 2

Grande pecca l’essere ancora costretti a dover selezionare la “Risoluzione automatica” durante le battaglie navali. Buona parte degli scontri prenderanno vita durante la migrazione tra un continente e l’altro. Vista la grande porzione di mare presente su mappa ci si sarebbe aspettati qualcosina a riguardo, invece nulla. Le fazioni risultano ben bilanciate tra loro e la varietà di unità da vita a scontri sempre differenti e interessanti.


Total War: Warhammer 2 è una perla del genere strategico che si fa carico dell’eccellenza del primo capitolo e porta migliorie su quasi ogni aspetto possibile. Oggi si realizza il sogno del bambino che voleva prendere d’assalto Ulthuan più di 15 anni fa.

9

Pro

  • Total War al quadrato
  • Previsti innumerevoli Dlc all'orizzonte

Contro

  • Previsti innumerevoli Dlc all'orizzonte
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