Total War Saga: Thrones of Britannia – Recensione
Total War Saga: Thrones of Britannia è il primo titolo di una serie che Creative Assembly ha deciso di far nascere dalla “costola” del conosciuto brand Total War. Lasciando da parte per il momento le collaborazioni con la Games Workshop che hanno reso possibili le uscite di titoli di grandissimo successo come Total War: Warhammer 2, la casa inglese ha deciso di puntare su una nuova formula, che sia allo stesso tempo familiare agli appassionati di giochi strategici ma che possa anche presentare delle novità: le serie Total War Saga.
Total War Saga: Thrones of Britannia inaugura questa nuova serie “spin off” portandoci, come è facile intuire dal titolo, nelle Isole Britanniche. Il periodo storico è ben preciso: partiremo dall’anno domini 878 nel periodo che vede l’attuale Regno Unito frammentato in una miriade di stati più o meno piccoli, di cui soltanto alcuni possono avere, presi da soli, una certa rilevanza politica e militare. Alcuni di questi regni sono quelli conosciuti come Danelaw, ovvero territori dove si sono insediati in pianta stabile gli ex razziatori vichinghi, con la loro cultura e le loro tradizioni.
Proprio questa è una delle nuove caratteristiche della serie Total War Saga, il concentrare il focus del gioco non su un periodo storico definito ma di ampia portata, quanto più su un preciso e ristretto periodo chiave per la storia di una determinata regione.
Tornando allo scenario di Total War Saga: Thrones of Britannia, troviamo cinque diversi tipi di fazioni: i Regni Inglesi, i Gallesi, i Clan Gaelici, il Grande Esercito Vichingo e i Re del Mare Vichinghi. Ognuna di queste “macro-fazioni” possiede caratteristiche e cultura uniche, dettagli che conferiscono in gioco alcuni vantaggi e, ovviamente, anche alcuni svantaggi. Ogni tipologia di regno contendente è a sua volta suddivisa in diverse entità più piccole, rappresentate da un condottiero specifico, naturalmente con tratti e caratteristiche peculiari a sua volta.
Tutta questa estrema e precisa caratterizzazione è il cardine centrale per una delle meccaniche meglio sviluppate di Total War Saga: Thrones of Britannia, ovvero la politica e la diplomazia.
Naturalmente anche le battaglie sul campo e le scelte tattiche avranno il loro giusto peso, ma in questo primo capitolo delle Total War Saga sarà fondamentale scoprire come giostrarsi al meglio tra alleanze, tradimenti, accordi commerciali vari giochi di potere.
Conteranno moltissimo non solo gli insediamenti in nostro possesso e le risorse varie che potranno fornire ai nostri eserciti, ma anche i vari governatori assegnativi, nostri vassalli di cui dovremo tenere bene a mente il carattere, le ambizioni e soprattutto l’influenza che hanno sugli altri nobili. Non è sicuramente una buona cosa vedere un nostro vassallo diventare più popolari (o temuti) del Re stesso.
Questa parte diplomatico/politica interna, in cui contano anche legami di parentela, mogli e figli compresi, hanno ovviamente una forte influenza anche nella politica esterna, quella con gli altri regni. Sarà dunque fondamentale pensare molto bene se conviene dichiarare guerra o stringere alleanze in base anche a quello che avremo in casa.
Oltre alla politica, saremo chiamati ad amministrare a dovere i nostri possedimenti. Uno dei fattori più importanti di tutto il gioco è sicuramente la disponibilità di cibo. Sembra cosa ovvia, come in effetti è, ma qui ci ritroveremo a dover calcolare al meglio le scorte, anche perché saranno consumate dai nostri eserciti non solo per il mantenimento di elevati standard qualitativi, ma anche per i semplici spostamenti.
Quando la diplomazia non è più un’opzione accettabile, saremo chiamati anche a scendere sui campi di battaglia. La risoluzione dei vari scontri può essere affidata interamente al computer, che valuterà le forze in campo e tutti i fattori e restituirà prontamente un risultato, ma è comunque consigliabile prendere direttamente il comando delle nostre truppe da guidare in battaglia.
La fase tattica si svolgerà in tempo reale, mentre quella strategica e politica è suddivisa in turni, e ci permetterà di controllare le nostre unità come negli altri titoli a marchio Total War. Anche qui ci saranno comunque moltissimi fattori da tenere in considerazione, non ultimo il meteo che influisce pesantemente sulle prestazioni delle varie unità e sull’effettiva portata di cariche e altri attacchi.
Sul piano tecnico ci troviamo di fronte a un ottimo lavoro, con interfacce agili, ben strutturate e ottimamente caratterizzate per la parte politica e controlli molto semplici e intuitivi per la parte riguardante le battaglie campali. La resa grafica durante i combattimenti è buona, anche se nettamente sottotono rispetto a Warhammer 2, per fare un paragone.
Molto buona anche la giocabilità, con una curva di apprendimento ben bilanciata (al netto della fazione scelta) che stenta soltanto un po’ in partenza. I primi turni saranno decisamente i peggiori dato che, se non abbiamo più che dimestichezza con questi tipi di gioco, saremo catapultati in una mare di scelte da fare con uno scarsissimo tutorial, osa che potrebbe disorientare e scoraggiare qualche giocatore. Una volta apprese bene le meccaniche, il gioco proseguirà però senza intoppi.
Total War Saga: Thrones of Britannia presenta inoltre una grande rigiocabiltà, vista l’ampia scelta di fazioni da controllare, ognuna con le proprie peculiari caratteristiche, cosa che permette ai giocatori di diventare sempre più abili e versatili, esperienza che potranno poi spendere nelle partite online multi giocatore. Decisamente una buona partenza per questa Total War Saga!
Pro
- Immersivo e dettagliato
- Longevo e rigiocabile
- Tantissime fazioni diverse tra loro
Contro
- Graficamente non al top
- Tutorial piuttosto scarno