Total War: Rome Remastered – Recensione

Ne è passata di acqua sotto i ponti (di Roma) dal 22 settembre 2004, data in cui uscì Total War: Rome. Sono passati diciassette anni e il videogioco che oggi vi presentiamo ha cercato di fare in modo che questi anni non sembrassero un macigno e soprattutto che Total War: Rome Remastered non divenisse la pietra tombale del suo predecessore.

L’operazione curata da Creative Assembly è riuscita a mescolare perfettamente il vecchio e il nuovo, da una parte mantenendo intatto il centro, il cuore, della vecchia edizione, senza andare a intaccare le meccaniche di gioco del 2004 – dall’altra introducendo svariate migliorie e restyling grafici che potessero rendere il titolo più adatto all’anno del Signore 2021.

Se i nostri lettori si aspettano un “remake” sono fuori strada. Ribadiamolo subito, Total War: Rome Remastered è perfettamente in linea col suo nome, ma ciò che ci ha fatto strabuzzare gli occhi è l’amore e la cura messi all’opera su una creatura che ha tanti anni alle spalle.

L’amore (e un po’ anche il rispetto) si vede nell’attenzione che è stata dedicata alle texture e allo stile grafico delle unità. La qualità è migliorata ma si nota che si è anche dovuti scendere a patti con lo stile, probabilmente a causa della scelta di fare una remaster “leggera” che influisse più sull’aspetto generale del gioco che su quello particolare. Proprio sui particolari è bene quindi non soffermarsi e resta valido il discorso della differenza tra remaster e remake.

Quello che però vi stupirà davvero se sceglierete di dare fiducia all’operazione nostalgia è l’HUD. Su questo aspetto è stato messo in campo uno sforzo notevole. Sia la barra delle informazioni in basso che le sovrimpressioni a schermo sono state fortemente riviste e oggi (finalmente), Total War: Rome Remastered ha un HUD coerente con il mondo di gioco, chiaro, semplice ma con la stessa macchinosità di un tempo per quanto riguarda i pannelli di reclutamento, informazioni sulla città e sugli agenti.

Molto apprezzata anche la resa grafica migliorata delle acque, dei vessilli delle fazioni e dei modelli in generale che forse godono anche di un piccolo effetto self-shading che non dà fastidio e anzi contribuisce a conferire all’aspetto estetico un non-so-che di “al passo coi tempi”.

Per quel che abbiamo potuto sperimentare il gioco fila liscio in ogni occasione, qualche piccola incertezza di troppo forse sui caricamenti, a volte lunghi e tediosi. Ottima invece la scelta di mantenere la vecchia colonna sonora e il vecchio doppiaggio (una vera chicca). È vero non c’è contenuto “nuovo” ma tutto è stato rivestito di una patina rivista e corretta che rende Total War: Rome Remastered un prodotto spendibilissimo nel 2021, cosa che non ci aspettavamo davvero.

Di solito le operazioni nostalgia finiscono per lasciare contenti dal punto di vista emotivo ma perplessi da quello tecnico. Questo accade perché, nei nostri ricordi, il videogioco si ammanta di un velo mitico (e a volte mistico) quindi si è contenti di poter rigiocare a un titolo di parecchi anni fa ma poi ci si scontra con meccaniche di gioco e con grafiche vetuste. Nulla di tutto ciò però accade con Total War: Rome Remastered. Fra le remaster, il lavoro di Creative Assembly e Feral Interactive sale sicuramente sul podio e ad arricchirlo ci sono anche i due DLC con le invasioni barbariche e l’impero di Alessandro Magno.

Chi ha sperimentato la vecchia versione troverà un gioco profondamente rinnovato ma che ha conservato le sue peculiarità più caratterizzanti. Chi invece non ha mai giocato a questo titolo scoprirà una chicca imperdibile. E poi, signore e signori: a €29.90 (mentre scriviamo questa recensione), questo gioco è sicuramente un best buy per il 2021 che, considerando la particolare situazione che stiamo vivendo, vi renderà sicuramente più piacevole il lockdown.