Tony Hawk’s Pro Skater 1 + 2 – Recensione PS5
A distanza di circa sei mesi dal suo ritorno glorioso su PlayStation 4 e Xbox One (e ovviamente l’immancabile PC) e prima dell’inevitabile sbarco su Nintendo Switch (dove siamo curiosi di vedere come girerà, visti alcuni recenti terrificanti esperimenti terze parti come Apex Legends), il bellissimo remake di Tony Hawk’s Pro Skater 1 + 2 è appena arrivato sulle ancora introvabili PlayStation 5 e Xbox Series X/S. Arriva così il turno anche per i fortunati possessori di una console next-gen di mettere le mani sulla versione riveduta e corretta – e sempre maledettamente anni ’90 – di quelli che sono stati senza molti dubbi i migliori titoli di skateboard arcade di sempre.
Per un’analisi approfondita di cosa offre questa trasposizione moderna dei primi due capitoli della serie Tony Hawk’s Pro Skater, vi rimandiamo alla nostra precedente recensione, mentre oggi ci concentreremo sulla versione PS5/XSX sviluppata dallo studio satellite Beenox.
Hey Tony, sembri ringiovanito!
Disponibile dal 26 Marzo in versione stand-alone o come aggiornamento (gratuito per chi possiede la Digital Deluxe Edition o prezzato a 10 € per tutti gli altri), Tony Hawk’s Pro Skater 1 + 2 porta in dote una serie di novità che dovrebbero – sulla carta almeno – migliorare drasticamente l’esperienza di gioco ma che alla fine si riducono a essere un’aggiunta piacevole ma non indispensabile.
Partiamo dal fatto che non possiamo non apprezzare (almeno per chi tra voi ha una televisione Ultra HD – Tony Hawk’s Pro Skater 1 + 2) nella sua modalità grafica predefinita, che offre una risoluzione nativa a 4K su entrambe le console next-gen. A parte questo graficamente parlando non è cambiato molto: il gioco oggettivamente ha una resa visiva eccellente adesso come la aveva su PlayStation 4.
Si nota comunque un’illuminazione generalmente migliorata (soprattutto nei livelli in notturna come quello di New York in THPS 2 o anche la primissima Warehouse di THPS 1) e anche ombre più definite e nitide. Anche il frame-rate è fissato a 60 FPS come nell’originale e risulta essere più stabile di prima: niente che faccia gridare al miracolo ma comunque possiamo definirle migliorie apprezzabili. Vista la frenesia del gioco, è invece un’aggiunta graditissima quella del supporto ai 120 Hz (sacrificando la risoluzione), ma ovviamente dedicata solo a chi possiede una TV di ultimo grido.
Detto questo Tony Hawk’s Pro Skater 1 + 2 non sfigura per niente su PlayStation 5 e Xbox Series X, principalmente per merito del lavoro svolto da Vicarious Visions ai tempi della versione PS4/X1.
Non solo l’occhio vuole la sua parte
Siamo rimasti anche poco stupiti dal supporto alle caratteristiche peculiari di PlayStation 5 di Tony Hawk’s Pro Skater 1 + 2: a parte l’audio spaziale 3D (spettacolare a patto di avere delle cuffie o un sistema compatibile), il gioco supporta i trigger adattivi del DualSense, tuttavia non abbiamo notato grandi miglioramenti o aumento dell’immersività grazie alla vibrazione come invece succedeva per esempio in Control Ultimate Edition. Anche le Cards con obbiettivi e guide che si trovano nella dashboard non sono così curate come ci si poteva aspettare.
Quello che fa davvero la differenza sono i caricamenti: soprattutto in alcuni livelli saranno quasi istantanei e migliorati decisamente da quelli della versione last gen. Si tratta davvero un fattore importante per un gioco che fa del trial and error la sua spina dorsale e la vera ragione per spingervi a un upgrade che per quello che offre poteva essere gratis per tutti, onestamente.
Spaccava prima, spaccava adesso
Tony Hawk’s Pro Skater 1 + 2 – anche se può essere frustrante a tratti per chi non ci dedicherà il tempo necessario a imparare (e cadere) tante volte – resta un vero spettacolo e la versione next gen non cambia questo fatto, anzi. Quello che però non riusciamo a dire è che l’upgrade sia decisivo e renda le versioni PlayStation 5 e Xbox Series X imperdibili, e qualche persona ha anche riportato dei problemi di crash in queste versioni.
Detto questo l’acquisto rimane più che consigliato per uno dei migliori remake di tutti i tempi: un prodotto che urla nostalgia per chi lo ha già spolpato all’epoca della Fabbrica dei Mostri e di Solletico, e allo stesso tempo offre ore di divertimento – molto arcade – a chi vi si avvicina oggi per la prima volta. Questo porting next-gen fa il suo lavoro in modo discreto e si fa preferire certamente per chi possiede già una PS5 o una XSX, sebbene offra miglioramenti non abbastanza marcati da farvi aspettare di mettere le mani su una nuova console per giocarlo una prima volta.
Pro
- Sempre quel gran pezzo di software di THPS 1+2
- Sistema i piccoli problemini di frame-rate dell’originale
- 120 FPS e 4K
- Caricamenti quasi immediati
Contro
- Le migliorie grafiche sono solo marginali
- DualSense che non fa la differenza