Tom Clancy’s Ghost Recon Advanced Warfighter 2 – Recensione Tom Clancy’s Ghost Recon Advanced Warfighter 2
Ghost Recon Advanced Warfighter rappresentava il primo passo di Ubisoft sul terreno della next gen: si è mostrato al mondo per la prima volta, accompagnando il lancio di Xbox360 in un periodo c’erano pochi avversari capaci di competere con la sua favolosa grafica e tutti gli elementi da next gen, riuscendo così a sorprendere moltissimi giocatori e finendo, come al solito, per vendere un numero spropositato di copie.
Dopo averne visto immagini, filmati e dopo aver provato anche la demo, eccoci davanti al secondo capitolo, mettendoci nei panni dei giocatori e chiedendoci se meriti comprarlo anche quest’anno, vista l’ormai agguerrita concorrenza, oppure se è meglio passare ad altro.
Il primo Ghost Recon è stato un gioco che è riuscito nel difficile compito di vendere alle masse un prodotto per un preciso e ristretto target.
Molti infatti preferiscono uno stile di gioco più veloce, immediato, quando si parla di FPS o di giochi di guerra, e sono sempre in pochi a scegliere questo tipo di giochi molto riflessivi a discapito del più amato Quake.
Per questo suo grande successo il primo GRAW ha stupito la stampa, come anche il suo publisher, che ha messo a disposizione degli sviluppatori un budget record per la realizzazione del suo seguito.
Molto probabilmente le copie vendute dal primo capitolo sono state per merito della grafica next gen, in quel momento ancora sconosciuta, ma ora che la concorrenza si è fatta agguerrita, sfornando capolavori di grafica come Gears of War ed il più recente Bioshock, come se la caveranno a vendite questa volta i fantasmi?
I Messicani, questi sconosciuti
GRAW 2 è uno sparatutto tattico in prima/terza persona, ambientato in un Messico del prossimo futuro, governato dalla guerra e dal caos.La sceneggiatura vanta una trama scritta nientemeno che da Tom Clancy in persona, maestro indiscusso della thriller e della fantapolitica dei giorni nostri.
E’ anche il seguito di una manciata di titoli della serie Ghost Recon che includono: l’originale, Ghost Recon Advanced Warfighter, Ghost Recon 2, Jungle Storm, Desert Siege e Island Thunder solo per citarne qualcuno.
La trama del gioco si svolgerà tutta nell’arco di 72 ore (nella finzione purtroppo, non nella realtà), in cui i Fantasmi passeranno tra Messico e Stati Uniti. Saranno 72 ore estremamente intense, ma altrettanto brevi. Le diverse missioni si svolgeranno in modo del tutto simile al primo episodio, alternando situazioni in solitaria a momenti di vero “gioco di squadra”, con obiettivi diversi per ciascuna di esse, il che spesso ci porterà a dover cambiare strategia nel corso della stesse.
Sembrerebbe avere tutto un sapore di già visto, ma il lavoro svolto dagli sviluppatori è decisamente ottimo e le migliorie apportate elevano questo GRAW 2 all’ennesima potenza.
Per quanto riguarda il gameplay, gli sviluppatori hanno cercato di limare quelle piccole imperfezioni che affliggevano il primo GRAW, riuscendoci benissimo, permettendoci ad esempio di mostrare a tutto schermo ciò che vedono i nostri compagni con la semplice pressione del dorsale RB, e dandoci la possibilità di dar loro ordini direttamente da questa schermata. La stessa funzionalità è attiva anche per il drone UAV e per il MULE, una sorta di veicolo corazzato e radiocomandato che trasporta armi e munizioni, o che all’occorrenza può essere usato come riparo mobile.
Migliorie che permettono un maggior livello tattico/strategico all’interno delle missioni, e che se ben sfruttate possono risultare molto efficaci per riuscire anche nelle missioni più ostiche.
Rimane pressoché invariato il sistema di controllo, tranne che per una maggior facilità nel mettersi al riparo e la possibilità di sostituire le armi più rapidamente.
Da sottolineare la presenza di un nuovo “compagno”, il medico, non molto efficace in combattimento, ma con l’opportunità di curare completamente Mitchell e tutta la squadra in ogni momento, altra novità che lascia aperte differenti scelte tattiche.
E’ bello sforacchiarsi insieme
Se il gioco in singolo risulta poco longevo, la modalità multyplayer, grazie alle sue 18 mappe e al supporto per 16 giocatori proroga la longevità del titolo Ubisoft, rendendolo virtualmente infinito.
Le modalità di gioco online previste sono diverse: campagna in cooperativa, che consente di svolgere sei missioni che fanno da contorno alla storia principale, il classico death-match a squadre, una modalità di conquista dei territori, e una in cui è previsto il recupero di determinati oggetti; ognuna di queste varianti è prevista anche per il giocatore “solitario”, che preferisce cimentarsi in scontri tutti contro tutti.
Ognuna di queste modalità è perfettamente personalizzabile in molti suoi aspetti, come per esempio nelle armi e negli equipaggiamenti disponibili.
Come se tutto questo non bastasse a portare il multiplayer su ottimi livelli, gli sviluppatori hanno aggiunto un valido supporto per i clan, con la possibilità di inserire un simbolo, un motto e anche un URL ad un eventuale forum o sito, tutto questo ovviamente con la possibilità di prendere parte a partite riservate esclusivamente ai clan.
Le due uniche note dolenti sull’organizzazione online del titolo sono un calo grafico rispetto alla modalità in giocatore singolo, che rimane comunque su standard elevati, e la non implementazione della funzionalità per ripararsi.
La tecnologia della guerra
Dal punto di vista puramente grafico GRAW 2 migliora ulteriormente le già ottime doti del suo predecessore.
Una grafica decisamente di alto livello, con modelli poligonali estremamente dettagliati, effetti di luce ed ombra in tempo reale così come gli effetti atmosferici, che possono mutare da un momento all’altro, cambiando visivamente il territorio che ci circonda, e degli effetti particellari mai visti prima. Tutto questo ci regala una grafica mozzafiato, che rasenta in più di un occasione il fotorealismo, senza attestarsi ai livelli di dettaglio grafico di Gears of War, ma con un impatto generale stupefacente.
Per quanto riguarda la colonna sonora non ci sono novità rispetto a GRAW e la mancanza di qualche nuova musica si sente, ma sicuramente c’è una scelta migliore di “momenti“, cioè la melodia giusta inizia al momento giusto, dando una maggior enfasi ad ogni situazione. Con un parlato discreto, e delle ottime riproduzioni dei suoni di armi, veicoli e ambiente, il sonoro risulta un ottimo completamento alla grafica per rendere completa l’immersione nel titolo.
L’intelligenza artificiale è migliorata, ma non è ancora quel tanto difficile da battere, nella modalità normale, da garantire una buona sfida con il giocatore.
Giocarlo in modalità difficile aumenterà anche l’IA nemica pregiudicando parte del divertimento, è consigliato dunque quindi di giocare GRAW2 in questa modalità a coloro che hanno già finito il gioco e volessero allenarsi prima di competere su Xbox live.
Quasi quasi ci ritorno
In fin dei conti GRAW2 è tutto ciò che doveva essere il suo predecessore, ci appare infatti come versione ripulita, massimizzata e debuggata in tutti i punti dove il capitolo precedente mostrava delle debolezze. Gli amanti di sparatutto tattici, giochi di guerra o in generale dei giochi d’azione dovrebbero quanto meno dargli un’occhiata, quelli invece che non se lo devono lasciare sfuggire sono gli amanti dei giochi targati Tom Clancy, che troveranno sicuramente pane per i loro denti in quest’utima produzione Ubisoft.
La prima scelta che vi ritroverete ad affrontare sarà nel menu iniziale. Ai giocatori solitari viene offerta una corta ma ben strutturata campagna, disponibile in tre diversi livelli di difficoltà, mentre ai giocatori più socievoli o muniti di un account Xboxlive, una modalità cooperativa di sei missioni ed il famigerato multiplayer mode. La modalità cooperativa e Multiplayer supportano sia System Link che Xbox Live permettendo fino a 16 giocatori di sfidarsi in indimenticabili scontri a fuoco senza esclusione di colpi. Il numero di giocatori massimo, inferiore della metà rispetto a Call of Duty è stato giustificato da Ubisoft con la semplice risposta che il colosso transalpino ritiene il 16 un numero “magico” di giocatori che ben si adatta al tipo di gioco.
Al livello medio di difficoltà, la campagna in solitario inizia relativamente facile, per poi aumentare gradualmente fino a donare al giocatore una serie di sfide davvero impegnative nella parte finale del gioco, tutto questo vi terrà occupati per circa otto ore di gioco, una brevità che non trova soluzione nella proposta dei programmatori di selezionare il livello di difficoltà più difficile sbloccatosi una volta finito il gioco, infatti il gioco si rivelerà essere molto più frustrante e non equilibrato, da come lo avevate giocato la prima volta. Ciò che rende il gioco più facile sono anche tutti i nuovi supporti tecnologici che la squadra dispone, come la Cross-com, più veicoli ed un sistema di puntamento facilitato.
Altra vacanza nel Messico?
Nella realtà è passato quasi un anno dall’ultimo intervento del Ghost Recon team, nel gioco, invece, è trascorso un solo giorno dalla liberazione, da parte del Capitano Scott Mitichelldel presidente Messicano a Città del Messico. Il trattato di collaborazione tra i due paesi è ormai quasi totalmente compiuto, e la situazione sembra essersi calmata. Ma come vuole la tradizione di Tom Clancy, il terrorismo è restio a essere eliminato, infatti i ribelli tornano ad attaccare impegnando l’esercito messicano che si trova costretto a chiedere nuovamente l’aiuto alla squadra Ghost.
Ci ritroviamo nuovamente al comando nei panni del capitano Mitchell, pronto a comandare il suo team, deciso a sventare un ulteriore colpo di stato per garantire la pace mondiale. La trama non è certo il massimo dell’originalità, anche se in un gioco del genere spesso è considerato un elaborato optional, ma riesce ad essere estremamente credibile, grazie soprattutto alla collaborazione del leggendario scrittore ed estremamente coinvolgente, questa volta grazie alle cut-scenes realizzate con il motore grafico del gioco e agli spettacolari elementi che contornano il gioco, come le comunicazioni agli HQ tramite video, mentre sarete nel bel mezzo dell’azione.