Through the Woods – Recensione

Un momento di tranquillità nei boschi può trasformarsi in un incubo senza uscita? Certo, infatti cinema e letteratura horror ci hanno da sempre abituato a non sottovalutare i segreti che possono nascondersi sotto una patina di pace apparente. Through the Woods alimenta questi illustri dettami nel mondo videoludico mescolando, in modo sapiente e originale, tematiche importanti con il fascinoso folklore norvegese, ma non solo.

Through the Woods si configura infatti come un titolo indie che fa dell’inquietudine la sua mossa vincente. Il lavoro dei giovanissimi ragazzi norvegesi di Antagonist, al debutto, è stato subito notato e premiato attraverso una campagna kickstarter lo scorso anno, finanziata con successo e che ha trovato nella piattaforma Steam il metodo di distribuzione più congeniale, proponendo il titolo al prezzo di 19,99 €.

Through the Woods

Quella casa nel bosco

Nonostante la citazione che apre questo paragrafo possa ingannare, Through the Woods non vedrà il fulcro dell’azione all’interno di quattro pareti di legno ma, come lascia intuire il titolo stesso del gioco, rivelerà il suo plot all’interno di una disperata ricerca tra sentieri fatti di alberi, cespugli, rocce ed esseri misteriosi. Nei panni di Karen ci troveremo di fronte al peggiore scenario possibile per una madre: il rapimento del proprio figlio, Espen.

Lungi dall’essere un genitore modello Karen si dimostrerà un personaggio pieno di contraddizioni man mano che avanzerà in quello che diventerà sempre più un incubo divenuto realtà e popolato da mostruosità tipiche della mitologia nordica.

Through the Woods

Le apparizioni di questi esseri non saranno così frequenti ma la loro presenza, soprattutto nelle fasi avanzate di gioco, riuscirà ad amplificare l’inquietudine che permea Through the Woods sin dalle prime fasi, trasformandola in vera e propria paura.

Il buio oltre la siepe

Dopo aver attraversato un lago a nuoto per inseguire un’imbarcazione di legno, Karen si troverà proiettata di fronte alla vastità delle foreste norvegesi, completamente sola. Pochi indizi, lasciati dal piccolo Espen, ci guideranno verso la direzione corretta. Nonostante le premesse, non andremo ad affrontare un titolo con ampia libertà di esplorazione ma nonostante ciò, il senso di smarrimento che sarà avvertito nelle prime fasi di gioco si dimostrerà reale.

Through the Woods
Un esempio di illuminazione poco convincente

In queste stesse fasi iniziali di gioco di contro, avvertiremo subito le prime pecche del titolo con animazioni poco convincenti e texture dalla qualità altalenante, ma di questi problemi tecnici ci occuperemo più avanti.

Focalizzandoci sulla giocabilità di Through the Woods avremo a che fare con un titolo molto semplice e dotato di pochi comandi limitati all’abbassarsi, alla corsa, all’interazione e all’utilizzo della torcia. Vista la poca interazione con ambienti e oggetti, l’esplorazione sarà il focus della nostra ricerca e ci permetterà, oltre a seguire le tracce del piccolo Espen, di scoprire i segreti nascosti tra i boschi e nei piccoli villaggi che andremo ad attraversare componendo una storia inquietante e allo stesso tempo intrigante.

Durante i cinque capitoli che compongono l’opera prima di Antagonist, non saremo in grado di combattere o difenderci attivamente dalle insidie che ci circonderanno. L’elemento survival perciò si farà sentire soprattutto di fronte al cospetto di temibili creature come i Troll o, in generale, di nemici che potremo solamente allontanare o spaventare grazie all’utilizzo delle nostre fonti di luci.

Through the Woods
I checkpoint saranno essenziali, vista la mancanza di un sistema di salvataggio.

Gli ambienti e le creature che popolano Through the Woods sono stati realizzati tramite l’ormai solido e noto motore grafico Unity. Il lavoro dei ragazzi di Antagonist è apprezzabile, seppur altalenante. Dalle texture degli ambienti ai personaggi stessi, noteremo qualche vistosa differenza che andrà a intaccare un lavoro comunque apprezzabile come opera prima.

I veri problemi del titolo si concentrano in certe animazioni — ridicole quelle della Karen nuotatrice delle prime fasi  — e in difetti ben più gravi come collisioni o texture che spariscono, all’interno di alcuni vistosi cali di frame rate, non imputabili alla propria scheda grafica. Lungi dal precludere la godibilità di questo titolo, che fa di panorami mozzafiato e mostri curati e inquietanti le proprie carte vincenti, i difetti sopra elencati faranno comunque storcere il naso in più occasioni.

Through the Woods

L’illuminazione del titolo, non sempre convincente, va a minare in alcune occasioni l’atmosfera oscura e di perdizione fatta dalla foresta nelle ore notturne e rappresenta un altro difetto importante. Una menzione a parte va fatta per la torcia, la nostra fonte di illuminazione primaria: illuminerà in modo coerente a distanza ma risulterà inesistente in situazioni in cui saremo troppo vicini a pareti o oggetti. L’ultima pecca riguardo la torcia, di poco conto ma alla lunga stancante, sarà il suo inutile spegnimento automatico dopo aver trovato e letto un documento o recuperato un oggetto. Con un’illuminazione più coerente siamo certi che l’atmosfera già interessante di Through the Woods si sarebbe rivelata ancora più coinvolgente e suggestiva.

Il silenzio e i sussurri

Se c’è un elemento che si contraddistingue e risulta vincente in Through the Woods è quello rappresentato dal comparto audio. Una colonna sonora ispirata e appagante farà da sfondo alla nostra disperata ricerca, sottolineando i momenti più drammatici o di maggiore pathos, mentre gli effetti sonori risulteranno inquietanti e in grado di acuire il nostro senso di paura alla presenza delle misteriose creature nordiche.

La perfezione non è raggiunta però a causa di un limitato set di effetti sonori che si fanno notare nelle fasi di esplorazione. L’esempio più calzante riguarda la mancata varietà relativamente alle diverse superfici su cui ci muoveremo: i nostri passi produrranno sempre il medesimo suono sul terreno differenziandosi solo nell’acqua. Non stiamo andando a pescare il pelo nell’uovo ma una maggior cura di questi dettagli avrebbe sicuramente influenzato ulteriormente l’ottimo appeal riscontrato nella componente audio. Una nota a parte riguarda il doppiaggio in inglese che risulta non all’altezza delle aspettative con una recitazione che non trasmette il pathos necessario mentre per quanto riguarda la nostra lingua non dovremo preoccuparci in quanto il titolo è tradotto e sottotitolato in italiano.

Through the Woods

Coerentemente con quanto potrebbe narrarci una pellicola cinematografica, l’angosciante ricerca di Karen si esaurirà in appena una manciata di ore. Starà alla volontà del giocatore soffermarsi alla ricerca di tutti i documenti e dei non tantissimi collezionabili, sparsi tra anfratti e capanne e in grado di darci molte nozioni sull’ambientazione e la mitologia nordica qui rappresentata. La poca longevità del titolo non deve però spaventarvi, come in altre opere analoghe, la scoperta dell’interessante trama saprà appagare una pur breve esperienza di gioco.


Siamo di fronte all’ennesima occasione mancata? In parte. Through the Woods è dotato di un altissimo potenziale grazie a una trama intrigante e a un’ambientazione in grado di inquietare e spaventare con le sue poche, ma disturbanti, creature. Il comparto audio risulta di prim’ordine nonostante qualche minore mancanza mentre sul lato grafico, anima pulsante di ogni prodotto videoludico, i difetti sono più importanti soprattutto a livello tecnico. Se amate il folklore nordico e volete mettervi alla prova con un titolo horror dotato di un ottimo mix di tematiche mature e fantastiche, Through the Woods merita una chance.

7

Pro

  • Buon utilizzo di Unity...
  • Comparto audio interessante...
  • Ottima atmosfera
  • Interessante mix di tematiche mature e fantastiche

Contro

  • ...minato da diversi problemi tecnici
  • ...ma il doppiaggio è sottotono
  • Interazione ridotta all'osso
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