Thrasher RECENSIONE | Il rhythm game psichedelico
Sulla riga di giochi come Beat Saber, oggi parliamo di Thrasher, nuovo rhythm game VR uscito recentemente su Meta Quest e Apple Vision Pro, in arrivo anche su Steam nel corso del 2024. Nel gioco controlliamo un’anguilla, con la quale dobbiamo distruggere varie figure nel minor tempo possibile, evitando degli ostacoli: un gameplay tutto sommato già visto, che però è sempre in grado di intrattenere il videogiocatore.
Sicuramente ci troviamo davanti a un gioco che osa, usando uno stile grafico a dir poco particolare, ma molte volte sembra andare “contro” il confort generale di chi gioca.
Thrasher RECENSIONE | Un’esperienza per… alcuni
Il titolo usa come punto cardine uno stile grafico molto particolare, con colori psichedelici e con abissi immediatamente sotto il giocatore, digitalmente sorretto di conseguenza soltanto da una pedana decisamente ristretta: tutto ciò, nonostante io sia una persona che fa un frequente utilizzo del VR anche su titoli molto movimentati, mi ha fatto provare una sensazione di nausea che mi ha costretto a interrompere il gameplay dopo 30 minuti, riprendendolo successivamente dopo una pausa di un’ora circa.
Sconsigli quindi fortemente il gioco nel caso soffriate di motion sickness, vertigini, e soprattutto di epilessia.
Sicuramente continuando a giocare al titolo ci si può abituare e queste sensazioni hanno il potenziale di svanire, come nel mio caso, però sicuramente non è da sottovalutare nel caso venga approcciato da un individuo particolarmente sensibile.
Un Rhythm Game semplice ma efficace
Il gameplay, come dicevo, non è nulla di troppo complesso: si gioca con un singolo controller con cui muoviamo l’anguilla, e semplicemente muovendolo dobbiamo distruggere tutte le figure che ci vengono presentate a schermo entro 60 secondi, in set di livelli divisi in 3 sezioni, con una boss fight alla fine di ognuna di esse.
Il gioco inizia con una difficoltà estremamente bassa, permettendo al giocatore di capire con calma le meccaniche di base del gioco; ogni livello inizia successivamente ad aggiungere nuove meccaniche, come ostacoli o figure più ostiche da distruggere, senza però esagerare, e riuscendo a rendere estremamente più difficile tra un livello e l’altro.
Globalmente il gioco non si rivela mai troppo complesso: il tempo è abbastanza permissivo e la struttura non è troppo punitiva se si prendono gli ostacoli, mantenendo nel suo corso un giusto compromesso tra difficoltà e divertimento, magari rimanendo sbilanciata leggermente verso il “facile” ma senza eccesso.
Una piccola critica che si potrebbe muovere verso il titolo, però, è la totale assenza di un tutorial: le meccaniche devono esser comprese in autonomia da chi gioca, cosa che mi ha portato a ignorare alcune micro meccaniche durante le mie sessioni di gioco, finché ovviamente non le ho scoperte in maniera totalmente casuale. Un’altra critica che vorrei esporre è la totale assenza di un sistema per le custom song, punto secondo me fondamentale di qualsiasi rhythm game: è in fin dei conti una delle feature che più dà rigiocabilità al titolo.
Anche il comparto musicale rimane abbastanza anonimo, con tracce che fanno principalmente da sfondo piuttosto che esserne un punto cardine, come magari fa Beat Saber o titoli simili.
THRASHER RECENSIONE | In conclusione
THRASHER è sicuramente un titolo che merita. Riesce a essere estremamente divertente e coinvolgente, mantenendo comunque un buon livello di difficoltà; pecca però di rigiocabilità e l’assenza totale di un tutorial rende più complesso godersi il gioco al suo 100%. Anche il comparto musicale rimane piuttosto anonimo, elemento che contribuisce a fare di questo un gioco che fino a ora rimane molto acerbo ma che con il tempo può migliorare e colmare le sue lacune.
In caso vorreste comprare il gioco vi lascio il link per lo store di meta, e anche il link alla pagina Steam dove il gioco uscirà più tardi quest’anno; vi rimando in oltre alla nostra recensione di Arcade Paradise Vr, nel caso vorreste scoprire un altro titolo del mondo VR.
Un buon rythm game, che però rimane molto acerbo sotto alcuni punti di vista.
Pro
- Gameplay solido e divertente
- Progressione della difficoltà equa e lineare
Contro
- Musica poco coinvolgente
- Assenza totale di custom songs
- Assenza totale di un tutorial