The World Ends With You – Recensione The World Ends With You
Quando l’innovazione è ancora viva nel panorama videoludico
The World Ends with You è tra i progetti Nintendo DS del talentuoso team di Kingdom Hearts. Questo nuovo action-rpg ci mette di fronte a quel che è solito chiamarsi “arte video ludica” o, più semplicemente, quel qualcosa che è raro a vedersi in questo panorama, ultimamente colpito da una certa nonchalance ad offrire il classico “more of the same”.
Le metafore delle vita, del sentimento umano o del vivere semplicemente
La trama di TWEWY è già innovativa di suo. Impersonerete Neku, un adolescente chiuso in se stesso e molto eccentrico nei modi di fare che si trova, suo malgrado, coinvolto in un pericoloso quanto misterioso game ideato da gente che si fa chiamare i “Reapers”. Spiegamoci meglio. Neku si ritrova in una misteriosa Shibuya (un quartiere di Tokyo) che apparentemente non ha alcuna differenza rispetto a quella reale, salvo che nessuno potrà vedere il nostro piccolo protagonista e quest’ultimo può, comunque, leggere i pensieri dei passanti e dovrà risolvere dei compiti assegnatigli ogni giorno dai Reapers in un arco di tempo fissato ad una settimana. Neku è accompagnato da una deliziosa ragazza, Shiki, completamente differente dal protagonista. Se il ragazzo è infatti restio a qualsiasi rapporto socievole con altra gente ed ama restare in disparte dal mondo intero, Shiki è completamente l’opposto! Socievole, estroversa, allegra e molto gentile. Neku dovrà quindi collaborare con lei per uscire da questa situazione, scoprire chi sono i Reapers e soprattutto qual è lo scopo finale di questo “gioco”.
La trama è semplicemente splendida, ricca di colpi di scena e permette soprattutto di creare tante metafore con la vita reale, con i suoi sentimenti e con tutto ciò che la riguarda. Riflessione dopo riflessione, condite da dialoghi dal forte impatto carismatico dato che ogni protagonista è ben caratterizzato, ha una sua storia, un suo carattere e i suoi modi di fare.
Doppio schermo, doppio combattimento
Oltre a soffermarci unicamente sull’aspetto emotivo che il prodotto trasmette al videogiocatore, è giusto analizzare anche la struttura ludica preparata dal team di sviluppo. L’avventura si svolge in maniera lineare, dovrete muovervi da un quartiere all’altro seguendo le indicazioni e i compiti assegnatovi dai Reapers e i consigli della vostra partner Shiki, dato che Neku non è solo un ragazzo tipicamente asociale ma è anche molto svogliato e non è solito spremersi le meningi per risolvere gli enigmi del caso. Quest’ultimi saranno diversificati e, nei casi più complicati, vi costringeranno a collegare svariati pensieri dei passanti, cosa che diventa ancora più difficile se non siete amanti della lingua inglese, dato che il titolo non è stato tradotto nella nostra lingua.
Per quanto riguarda il sistema di combattimento, esso non prevede alcun turno od incontro casuale, ma si giocherà tutto su schermo, anzi su doppio schermo. Infatti, per combattere dovrete utilizzare delle speciali spille con innati poteri che sfrutteranno perfettamente il touch-screen, nel quale sarà presente il protagonista Neku. Ma, sullo schermo superiore vi troverete la partner e, che ci crediate o no, dovrete utilizzarla pure voi tramite la pulsantiera direzionale. Questo rischia di creare confusione, e proprio per ciò gli sviluppatori han ben pensato di inserire il combattimento automatico per il personaggio su schermo superiore. Fidarsi delle CPU è bene…non fidarsi è meglio. Proverbi improvvisati a parte, uno dei difetti del battle system di TWEWY risiede nel fatto che i due combattenti avranno la barra della vita in comune. Ciò sta a significare che se siete nel mezzo del combattimento e, magari, la CPU che controlla l’altro vostro personaggio si fa sconfiggere, il gioco terminerà con il classico “Game Over”. Per carità, questi episodi sono piuttosto rari visto che, fortunatamente, le sfere di energia andranno ovviamente a riempire la barra della vita di entrambi ma è un difetto che potrebbe indurre molti a rinunciare al supporto della CPU e quindi cavarsela da soli.
Per il resto, ogni spilla ha un diverso tipo di attacco che varia da una scia di fuoco, a sfere di energia potenti e quant’altro ancora. Inoltre, ognuna di esse avrà un tempo di ricarica che vi costringerà quindi a combinare perfettamente gli intervalli di attacco in modo da non rimanere praticamente “in bianco”.
Per concludere dovrete combattere la materializzazione dei pensieri negativi, i Noise, rappresentati da strane creature dal design prettamente geniale. Inoltre, avrete la possibilità di personalizzare i vostri personaggi, vista la presenza di numerosi centri commerciali e piccoli negozi che vi permetteranno non solo di acquistare vestiario ma anche diverse tipologie di cibo che incrementeranno le vostre capacità. Occhio però. Gli incrementi ed i miglioramenti saranno più elevati se acquisterete i capi del momento. Facendo un esempio pratico, se scegliete un nuovo cappello che è in tendenza con la moda del momento i miglioramenti saranno decisamente elevati. Se invece, questo capo è ormai sorpassato questi incrementi saranno dimezzati e, in questo caso, il gioco non vale la candela.
Design grafico innovativo
Il comparto tecnico di TWEWY è eccezionale. Graficamente lo stile è ineccepibile, con una ambientazione urbana ben colorata e disegnata ed un design dei personaggi piuttosto realistico nel rappresentare un moderno stile suburbano. Gli effetti grafici nei combattimenti sono superbi, cosi come le animazioni e il ritmo incalzante mai ripetitivo e sempre coinvolgente grazie anche ad una colonna sonora ben studiata e lavorata, anche se talvolta poco varia. Concludiamo citando un altro dei pochi difetti di questo prodotto che risiede nella longevità. Per completare il titolo vi basteranno infatti dalle 15 alle 20 ore, un po’ poco rispetto alla media del genere. Ma possiamo garantirvi al 100% che trattasi di sessioni intense, corredate da una trama da oscar ed un gameplay tanto appagante quanto profondo.
Il mondo finisce con Te
The World Ends With you è un piccolo capolavoro. Non solo propone un qualcosa di innovativo che si distacca da ciò che offre solitamente il genere ed il panorama videoludico in generale. Ma anche una trama cosi che permette di riflettere su tanti aspetti della vita, un gameplay profondo come i sentimenti umani e un design grafico superbo. Tuttavia, la grossa mole di dialoghi che compongono la trama sono totalmente in inglese vista la mancata localizzazione e questo penalizza un po’ l’acquisto per certi giocatori del nostro paese non molto pratici della lingua di Shakespeare. Inoltre, il gioco non è abbastanza longevo e lo completerete in poco tempo rispetto a quanto siamo abituati per i canoni del genere. Si tratta, comunque, di un titolo eccezionale che chiunque dovrebbe quantomeno provare. Una ventata d’aria fresca che non fa bene, come detto, solo al genere a cui appartiene ma all’intera industria dei videogiochi.