The World Ends With You: Final Remix – Recensione
Quando The World Ends with You approdò su Nintendo DS si fece notare per essere un titolo che osò essere qualcosa di diverso, grondante di stile e creatività, con una direzione artistica fuori dagli schemi rispetto ai numerosi JRPG fantasy classici che avevano trovato dimora sulla console Nintendo; e soprattutto fu uno dei pochi giochi a sfruttare fino al limite le possibilità hardware del DS con il suo battle system.
Dopo oltre dieci anni dal suo debutto, torna su Nintendo Switch in questo The World Ends With You: Final Remix, un enhanced port che cerca di incastonarsi in una console diversa da quella su cui venne concepito, e ovviamente con qualche contenuto in più.
Il protagonista è Neku Sakuraba, un adolescente dal carattere piuttosto misantropo che si sveglia nel bel mezzo di Shibuya (uno dei quartieri più affollati e dinamici di Tokyo) privato di gran parte della memoria. Presto si rende conto che la mancanza di ricordi non è il suo unico problema: lui e altri giovani si trovano infatti in una dimensione parallela della città in cui la maggioranza della popolazione non riesce a vederlo o sentirlo. In questa dimensione è in corso un imperante “Gioco” gestito da entità che si definiscono “Demoni” e dove vigono regole spietate: ogni giorno gli involontari giocatori ricevono una missione che devono portare a termine, se non ci riusciranno saranno eliminati dall’esistenza. A peggiorare la situazione si aggiunge la comparsa di strane creature aggressive chiamate “Rumori”, pronte a mettergli i bastoni tra le ruote.
Neku dovrà quindi suo malgrado conoscere e cooperare con altri giovani giocatori per sopravvivere a questo crudele gioco. All’inizio dell’avventura il protagonista sarà estremamente insofferente verso il prossimo e per lo più interessato solo a sé stesso. Man mano che anche gli altri personaggi metteranno a nudo le proprie complesse personalità, anche Neku inizierà ad aprirsi verso di loro diventando più gradevole e determinato. La storia di The World Ends With You ruota proprio intorno ai temi delle lotte interne comuni a molti adolescenti alle prese con l’accettazione del prossimo e il rapporto con la società. Probabilmente è un genere di trama che risuonerà di più per i giocatori più giovani. Fortunatamente per l’occasione è stata inserita una traduzione dei dialoghi scritti completamente in italiano.
Il fulcro del gameplay dell’originale The World Ends With You venne sviluppato dall’esperienza di Kingdom Hearts: Chain of Memories, raffinato e reso meno restrittivo per il giocatore in una formula action RPG. Per combattere i nemici bisogna eseguire degli specifici movimenti sul touch screen attivando così le abilità che Neku ha equipaggiate sotto forma di spille; ognuna richiederà un tipo di movimento per essere attivata. Su Nintendo DS grazie ai due schermi il giocatore poteva controllare Neku con i comandi touch, e contemporaneamente un altro personaggio tramite i tasti normali o la croce direzionale. Nel 2012 il gioco poi venne importato su dispositivi mobile e la gestione del partner venne affidata alla CPU. Anche su Nintendo Switch ci troviamo con un solo schermo, ma Square Enix ha trovato un compromesso: ora anche gli attacchi del secondo personaggio sono gestiti dal giocatore tramite lo stesso schermo.
È facile intuire che questa soluzione, sebbene restituisca una buona parte del controllo nelle mani del giocatore, crei inevitabilmente dei problemi di precisione. Dato che i comandi su schermo attivano sia il movimento di Neku, che i suoi attacchi che quelli del partner, capita spesso che tali comandi si sovrappongano e non si riesca a fare esattamente quello che si vorrebbe nel giusto ordine. Più di una volta ci è capitato di attivare un attacco invece di spostarci attraverso lo schermo o viceversa, con ripercussioni sulla battaglia in corso. È vero che con la pratica si diventa via via più precisi, ma l’azione di gioco risulta comunque abbastanza confusionaria. La situazione non migliora se al posto dei comandi touch utilizziamo quelli tramite Joy-Con, che inevitabilmente risultano meno precisi dei nostri polpastrelli. In particolare con la console in modalità docked il riconoscimento del puntatore soffre di ricorrenti imprecisioni, costringendoci a ricentrarlo tramite il tasto Y.
Al netto di qualche problema, il gameplay di The World Ends With You: Final Remix risulta comunque dinamico e coinvolgente, e offre un buon grado di personalizzazione. In primis potremo scegliere la nostra rosa di abilità tramite le varie spille, che potremo sviluppare con punti esperienza e persino farle evolvere. La nostra efficacia in battaglia sarà anche determinata dalla marca dei nostri vestiti. Proprio così, a seconda del quartiere in cui ci troviamo indossare equipaggiamenti della marca giusta ci conferirà un boost di stat; se però non abbiamo l’equipaggiamento giusto o semplicemente non vogliamo sottostare ai trend, la buona notizia è che potremo noi stessi cambiare la moda del quartiere a forza di combattere.
Per questa versione su Switch è stata inoltre inserita la modalità Co-op per intraprendere i combattimenti assieme a un altro giocatore che prenderà il controllo del secondo personaggio. Una feature sicuramente interessante dato che non sono molti i giochi di questo tipo a cui è possibile giocare in compagnia di un amico, malgrado la presenza contemporanea di due cursori su schermo che si agitano vorticosamente possa risultare abbastanza confusa.
Infine, la versione Final Remix include un capitolo supplementare con un nuovo personaggio che si colloca dopo il finale del gioco, e che apre le porte a un potenziale seguito.
Sul versante grafico vediamo un ulteriore miglioramento rispetto alla versione mobile del 2012. Graficamente il gioco ha fatto dei notevoli passi in avanti rispetto alla versione DS, con modelli di sprite in alta definizione e animazioni più curate che danno vita al particolare design a cura di Tetsuya Nomura e Gen Kobayashi, che hanno gestito il comparto visivo con una direzione artistica graffiante e fuori dagli schemi. Certo, a patto che lo stile urbano e il tratto dei due artisti incontri i vostri gusti.
La colonna sonora a opera di Takeharu Hashimoto (già compositore per Crisis Core: Final Fantasy VII, Final Fantasy Type-0 e i vari Dissidia) dal canto suo ci immerge efficacemente nel mood metropolitano con tracce che vanno dall’hip-pop, il funk e il JPOP. Per questa versione è stata inoltre remixata, ma con la possibilità di switchare alla sua versione originale per i più nostalgici.
The World Ends With You fu davvero una piccola perla per l’handheld Nintendo, e se a suo tempo ve lo siete lasciato sfuggire questa è l’occasione perfetta per recuperarlo; a patto che sappiate apprezzarne lo stile smaccatamente metropolitano, nonché le tematiche tipicamente giapponesi. Peccato solo che la sua formula originale abbia costretto a un compromesso poco comodo e preciso. Considerando che The World Ends With You: Final Remix viene venduto a un prezzo non indifferente, se ci avete già giocato su DS o mobile potrebbero non esserci grandi motivi per prenderlo anche su Nintendo Switch, a meno che proprio non riusciate a trattenere la curiosità sul capitolo extra, o fremiate dalla voglia di giocarci con un amico.
Pro
- Gameplay dinamico e all'avanguardia ancora oggi
- Grande stile artistico e musicale
- Interessanti aggiunte
Contro
- Controlli imprecisi
- Trascurabile per chi ci ha già giocato