The Surge 2: The Kraken – Recensione
Il freddo di gennaio, pericolosamente amplificato da una lunga sequela da rinvii, sta lentamente penetrando nei corpi e nelle menti dei videogiocatori, desiderosi più che mai di ritornare a respirare a pieni polmoni aria di uscite videoludiche di spessore. E così, nella settimana di Dragon Ball Z: Kakarot, rischia di passare completamente inosservato The Surge 2: The Kraken, il DLC dedicato a quel The Surge 2 che, soltanto qualche mese fa, è arrivato sul mercato con tante attese, fugate però in larga parte a causa delle solite problematiche da cui Deck13 non sembra riuscire a distanziarsi. The Kraken, sulla carta promettente e corposa espansione capace di catapultare il giocatore in una nuova (splendida) area e di far riattivare la voglia sopita di souls-like scifi che è in ognuno di noi, non riesce però nel suo intento, o comunque non del tutto risultando, così come il gioco base, un lavoro dal buon potenziale ma impossibilitato nel compiere il salto qualitativo definitivo. Dopo aver – letteralmente – fatto a pezzi orde titaniche di nuove tipologie di avversari, siamo pronti per darvi il nostro responso definitivo, che come avrete già capito non sarà del tutto positivo, su quello che è un buon more of the same dell’ormai iconica saga targata Deck13.
Ambientazione
La prima grande difficoltà che il gioco ci para davanti è quella di riuscire a ritornare nella giusta direzione, ossia in quei luoghi visitati soltanto all’inizio dell’avventura e ora quasi inaccessibili a causa della mutazione del mondo di gioco, conseguenza dello scontro con il generale Ezra Shields che, di fatto, spalanca le porte a quelle che, nel gioco base, sono le battute finali della campagna principale.
Superato questo scoglio di non poco conto, generato più che altro da uno scarso senso dell’orientamento, è possibile trovare sui moli del buon vecchio Port Nixon una piccola imbarcazione che ci porterà verso la nuova meta, caldamente suggerita da H.A.R.O.L.D., il quale ci dirà più volte che prendersi una pausa dagli impegni principali per dedicarsi all’esplorazione della nuova area porterebbe rivelarsi un’idea più remunerativa di quanto si possa credere. E, di fatto, è esattamente così. La nuova destinazione, la VBS Krakow, una gigantesca portaerei trasformata in una gioviale cittadina da un manipolo di pirati robotici, assoggettati alla mente diabolica dell’IA CAIN, rivoltatasi contro l’uomo a causa anche delle diramazioni della storia principale (ben stacca dal DLC), si presenta sulle prime battute in splendida forma, capace di lasciarci quasi interdetti – in senso buono – per via di una soluzione estetica decisamente azzeccata. Da vedere, infatti, la nuova location è molto accattivante, caratterizzata da uno stile retrò, in cui sembra di essere rimasti coinvolti in una cittadina americana degli anni 60’.
La verdeggiante terra di The Kraken è patria di una moltitudine di nemici, agguerriti e desiderosi di morte e distruzione più che mai, ma è anche la timida dimora di qualche spunto narrativo ulteriore, sia secondario sia principale, che accompagnerà l’incedere della nuova mini-avventura legata a The Surge 2 che, come il capitolo principale, finisce rapidamente col diventare l’emblema dell’esclamazione “occasione sprecata”.
Difficoltà, boss-fight, longevità
Una volta giunti sul posto, dopo una breve chiacchierata con un simpatico figuro che si diletta nel barbecue, si inizia subito a fare conoscenza con il terribile inferno su terra, caratterizzato da un quantitativo di (nuovi) nemici elevatissimo. Essi sono, a parte il discorso numerico, caratterizzati da un livello di aggressività impressionante, e possono facilmente rendervi la vita molto complicata, nel caso voi arrivaste impreparati sul fronte dell’equipaggiamento. Fortunatamente, però, essi lasciano cadere anche il proprio set, che una volta farmato nella sua interezza può regalarvi buone soddisfazioni e, soprattutto, un livello di protezione nettamente più consono alla difficoltà del suddetto DLC.
Va detto che qualora voi foste già arrivati al NG+ e dunque con un personaggio molto livellato, queste difficoltà potrebbero sparire o comunque assottigliarsi pericolosamente, seppur complessivamente è giusto sottolineare che il livello di sfida generale della nuova avventura è tarato decisamente verso l’alto. Se però la nuova location risulta splendida da vedere, la stessa bellezza non si traduce in termini ludici e strutturali. Le varie scorciatoie e in generale il level design della mappa sono abbastanza ridondanti e confusionarie e offrono, nel complesso, un’esplorazione caotica che, collegata alla forza in alcuni momenti eccessiva dei nemici ordinari, offre una sensazione di frustrazione fin troppo evidente. Lo scarno apporto quantitativo di cui il DLC The Kraken si macchia si lega anche a una delle questioni più delicate, quando si parla di souls-like: i boss. Essi infatti sono presenti in modo abbastanza risicato e non riescono a risultare obiettivamente memorabili in alcun modo.
Tutto ciò viene compromesso ulteriormente da una longevità fin troppo risicata, che rende l’esperienza di The Surge 2: The Kraken, per quanto piacevole da vedere e impegnativa sul fronte ludico, tutto sommato molto sbrigativa. Ben equipaggiati, infatti, tutta la pratica può essere sbrigata in qualche ora, ammesso che non si vogliano completare tutte le – poche – attività secondarie o mettersi a craftare i nuovi pezzi d’equipaggiamento che, comunque, si possono contare sulla punta delle dita.
In conclusione
Così come il gioco “base”, il The Surge 2: The Kraken risulta un piccolo spreco da parte del team Deck13 che, ancora una volta, dimostra come sia possibile vanificare le buone idee con un lavoro complessivo rinunciatario e a tratti svogliato. La nuova ambientazione protagonista del DLC è splendida da vedere, ma risulta complessivamente ridondante e fondamentalmente priva di vero interesse sul fronte narrativo. Per fortuna, comunque, a salvare la baracca ci pensano un livello di sfida complessivamente soddisfacente e un buon numero di nuove armi ed equipaggiamenti da ritrovare, elementi che vanno però a cozzare con un quantitativo di boss fight risicato e poco memorabile. In totale, comunque, ci sentiamo di consigliare il DLC soltanto a chi ha apprezzato veramente The Surge 2, grazie anche al prezzo tutto sommato accettabile. Tutti gli altri, onestamente, possono tranquillamente passare oltre.
Pro
- Ambientazione molto affascinante
- Qualche nuova arma e set di armature aggiuntive
- Livello di sfida sempre molto elevato...
Contro
- ... che potrebbe scoraggiare a ritornare sul gioco
- Mappa corta e con poche possibilità
- Boss-fight dimenticabili
- Durata molto esigua
- Si poteva sfruttare meglio un setting meraviglioso