The Sims 2 – Recensione The Sims 2

Per aprire un nuovo ciclo…

The Sims, il simulatore di vita per antonomasia che ha conquistato i monitor di milioni di giocatori, vendendo complessivamente più di 85 milioni di copie per un totale di 1,6 miliardi di dollari di introiti, è probabilmente destinato ad aprire un nuovo ciclo all’insegna del successo anche sulla PS2, che si appresta finalmente a mostrare al pubblico il nuovo sequel dopo due capitoli (The Sims, e The Sims Fuori Tutti) promossi a pieni voti.
Di fronte al primo episodio per PS2 di questa famigerata saga, la prima cosa che potemmo notare fu la sostanziale differenza rispetto al suo omonimo per PC. La versione per console, pur rimanendo pressoché la stessa relativamente alla struttura di gioco (questo è ovvio), non era affatto un copia-incolla dal computer al monolite nero come in molti si aspettavano, ma un titolo decisamente rinnovato, ma molto altro ancora, mostrandoci nuovi spunti interessanti che hanno rappresentato una benefica ondata di freschezza per il titolo. Da ciò è stato possibile constatare un gran lavoro da parte della Maxis, che ha deciso di operare sul fronte PS2 non limitandosi ad offrire un prodotto già visto e rivisto avvalendosi del prestigio del proprio nome per vendere, ma in modo da raggiungere l’obiettivo di fornire veramente qualcosa di nuovo, qualcosa che non avevamo visto in nessun altro capitolo della saga fino ad allora realizzato.
Arriva finalmente sulla console Sony il seguito di un rinnovato TS, la Maxis avrà proseguito per la stessa strada dell’innovazione percorsa per la realizzazione del prequel? E’ quello che scopriremo!

Cosa vuoi fare nella vita?

L’inizio naturalmente è sempre quello: breve filmato introduttivo molto divertente, e subito proiettati di fronte al menù principale, decisamente più vivo e dinamico rispetto a quel del predecessore. Da esso potremo accedere alle due modalità sulle quali si articola il gioco: "Storia" e "Gioco libero". La prima, assente nella versione per PC, farà le veci di "Fatti una vita" presente nel primo capitolo; la seconda consiste sostanzialmente nella modalità classica di gioco che tutti noi conosciamo, dove potremo gestire le sorti di un intero vicinato.
Quella più interessante è senza dubbio la "Storia", che pur essendo simile alla modalità "Fatti una vita", del suo predecessore, si presenta strutturalmente diversa. Innanzitutto non ci sono livelli da completare, ma tutto è ambientato in un unico momento di gioco, in cui man mano che centriamo gli obiettivi che ci vengoni indicati, verranno sbloccati dei nuovi lotti da visitare dove, a loro volta, dovremo raggiungere altri obiettivi, sia quelli del nostro alter ego, sia quelli dei Sims che troveremo nelle nuove abitazioni in cui ci trasferiremo. Una delle principali novità del nuovo capitolo è la presenza delle "aspirazioni" (esistenti anche nella versione per PC), da cui poi dipenderanno quali sono i desideri che i nostri personaggi virtuali vorranno realizzare e i loro timori. Se ad esempio l’aspirazione del nostro personaggio è quella di fare soldi, i suoi desideri saranno di conseguenza incentrati soprattutto nel fare carriera nel lavoro, e ovviamente nel guadagnare tanti bei simoleon, diversamente da chi invece aspira ad essere popolare, che invece preferirà dedicare maggiore attenzione alla propria vita sociale. Ciò significa che gli obiettivi da centrare non sono univoci, ma variano a seconda di questo fattore. Le aspirazioni sono cinque in totale: soldi, popolarità, romanticismo, conoscenza, e potremo scegliere quella che preferiamo all’inizio, quando tramite l’editor dovremo creare il nostro "io" virtuale. Ogni desiderio che soddisferemo ci farà guadagnare dei "punti aspirazione", che ci permetteranno di sbloccare nuovi bonus, nuovi oggetti, nuovi abiti, ecc… Una categoria particolare di desideri sono quelli a fondo giallo, fondamentali poiché oltre a sbloccare oggetti, vestiario, ecc., ci permetteranno di proseguire con la storia. Il nostro compito sarà anche quello di prestare particolare attenzione ai timori di ogni Sims, poiché, concretizzandosi, comporterebbero l’opposto di quello che succede quando realizziamo i loro desideri: invece di guadagnare, perderemo determinati punti aspirazione.

Nei panni di un Sim

La vera sostanziale novità del nuovo capitolo la noteremo solo a gioco cominciato, e riguarda sostanzialmente il gameplay. Si tratta della possibilità di alternare al classico sistema di controllo con l’indicatore colorato che simula il mouse, uno mai visto prima in cui saremo noi a gestire direttamente la giornata del Sim, spostandolo in tempo reale muovendo la levetta analogica sinistra. Così, se ad esempio vogliamo farlo addormentare, dovremo prima condurlo fino al letto per poterlo fare interagire con esso. La differenza tra i due sistemi di controllo sta quindi nel modo tramite il quale controlleremo i personaggi: in quello classico avremo un controllo indiretto sui nostri alter ego virtuali, visto che dovremo limitarci ad impartire loro ordini che poi eseguiranno automaticamente. Con il nuovo sistema invece potremo farlo direttamente e molto più da vicino, dato che ci toccherà anche coordinare i suoi movimenti per fargli eseguire determinate azioni. Quando l’oggetto di interazione è una persona, utilizzando il nuovo metodo di controllo diretto, sarà possibile socializzare con la speciale interazione "Socializza", che limiterà temporaneamente la nostra azione ai soli due Sims intenzionati a scambiare quattro chiacchiere. Essa è caratterizzata anche dalla presenza di una barra che ci indica il livello di relazione che intercorre tra i due, e gli incrementi o decrementi maturati in seguito ad ogni singolo "comando sociale" che impartiamo al nostro "io" virtuale. Il nuovo sistema non è interessante solo per i motivi sopra citati, ma anche perché ci permette di ovviare ai soliti problemi di IA dei sims (per fortuna leggermente migliorati in TS2) che ad esempio interrompono immediatamente l’azione che stavano compiendo quando impattano contro un loro simile, oppure quando bisogna varcare una porta già impegnata, e via dicendo. Tuttavia, questo nuovo metodo di controllo adattato appunto per rendere più semplice la gestione del gioco con il joypad, non sempre si dimostra più pratico, poiché ci vorrà più tempo affinché i personaggi eseguano le loro azioni (visto che dobbiamo condurceli noi prima). Pertanto, spesso ci tornerà più utile giocare con il sistema classico, specialmente quando dovremo controllare una famiglia assai numerosa, poiché potremo impartire in maniera più rapida gli ordini a più sims. Inoltre, malgrado i vantaggi che questa novità comporta, il nuovo sistema rappresenta per un certo senso una contraddizione con la natura del gioco, il quale, essendo un gestionale, non è stato certo pensato per un controllo joypad diretto dei personaggi. Di conseguenza, il vero gusto di TS2 potremo assaporarlo maggiormente giocando con il sistema classico, anche se ci troveremo spesso nella situazione di alternarli a seconda delle esigenze.
Ovviamente i programmatori non si sono certo fermati qui, ed infatti questa non è l’unica novità che il nuovo capitolo può vantare sul suo predecessore. Il modo migliore per scoprire ogni sorpresa è cominciare a giocare e sperimentare da sé, anche perché sarebbe difficile citare tutto quello che c’è di nuovo. Tuttavia, tra le tante, vale la pena menzionare il notevole ampliamento effettuato sui vari cataloghi di acquisto, in cui potremo scegliere tra un vastissimo assortimento di oggetti, pavimenti, rivestimenti per muri e molto altro ancora. Inoltre, sono state aumentate all’inverosimile le possibili interazioni con gli oggetti. A tal riguardo, il miglior esempio è rappresentato dalla possibilità di improvvisarci come cuochi: mentre nel prequel per nutrire il nostro alter ego bastava dargli il comando di cucinare, in TS2 è possibile preparare svariati tipi di pietanze, diverse a seconda degli ingredienti scelti, che potranno essere assemblati in maniera sperimentale oppure sulla base delle ricette che i Sims apprendono man mano che le loro abilità culinarie aumentano. In questo modo, ogni cibo si differenzia dagli altri, sia per quanto riguarda la sua incidenza sullo stato fisico del nostro alter ego (ogni cibo influisce diversamente sulle barre fame, energia e vescica), sia per gli effetti collaterali che alcuni di essi possono causare. Può infatti accadere di preparare dei piatti con effetti afrodisiaci, oppure altri che mettono il buono o il cattivo umore, quelli con effetto lassativo e così via… Ma non saranno limitate di certo al solo frigorifero le tante nuove azioni che i programmatori ci hanno riservato, e di questo ci se ne accorge presto. Infine, è giusto menzionare il miglioramento del sistema relazioni, molto più articolato e complesso rispetto a quello del prequel (anche se purtroppo i sims possono ancora passare da amici a nemici in un batter d’occhio), grazie a differenti fasi della relazione che possono essere raggiunti in base a determinate circostanze.


PS2 vs. PC

Come per il suo predecessore, il nuovo capitolo versione console della Maxis si presenta per molti aspetti diverso dall’originale per PC, e di conseguenza potrebbe essere interessante anche per chi ha avuto modo di prendere famigliarità con quest’ultimo. Il secondo episodio per PS2 vanta alcune delle novità già citate non solo verso il prequel, ma anche verso il suo omonimo per computer: giusto a titolo di esempio, la possibilità di cimentarsi in cucina creando piatti personalizzati seguendo determinate ricette o in maniera sperimentale è esclusiva di questa versione, mentre non è presente in quella per PC. Ovviamente anche il sistema di controllo diretto dei Sims è disponibile solo per questa versione, anche perché sarebbe inutile su un computer utilizzare un joypad. Ma la differenza più vistosa sta senz’altro nell’omissione di un elemento importante e innovativo che aveva segnato una netta svolta tra il primo capitolo della saga e il secondo: il "ciclo vita". A differenza della versione per computer, dove i Sims crescevano, invecchiavano, e infine morivano, e dove i loro obiettivi erano vincolati alla fase di vita in cui essi si trovavano, in quella per PS2 è stato fatto un passo indietro con il ripristino dell’atemporalità tipica del primo capitolo, dove lo scorrere del tempo non influisce sui Sims che pertanto non sono soggetti ad alcun processo di invecchiamento.
Comunemente con il prequel, che poteva vantare rispetto all’omonimo per PC di un’inedita modalità "Fatti una vita" oltre a quella classica, anche il nuovo episodio ne possiede una analoga, in cui dovremo percorrere la storia del nostro alter ego, realizzare i suoi desideri e sbloccare così oggetti, abbigliamenti, e tanto altro ancora. Questo tipo di modalità è stata sempre sconosciuta alle versioni per il computer.


Un vicinato in 3D

Un lavoro degno di nota anche sul fronte tecnico, che ha permesso un certo salto di qualità del gioco rispetto al predecessore. Il comparto grafico, come l’omonimo versione PC, è completamente in 3D per un realismo assicurato. La telecamera può essere ruotata e zoomata in totale libertà, consentendoci pertanto di cambiare l’inquadratura facilmente e come preferiamo. Non si tratta di una sorpresa, visto che era così anche nel prequel, tuttavia la grafica è stata ulteriormente migliorata nei minimi dettagli, e di conseguenza sia l’ambiente sia i Sims sono meglio definiti. I programmatori hanno inoltre deciso di curare il paesaggio che circonda le case, caratteristico a seconda del lotto sul quale ci troviamo. La monotonia dei classici lotti del vecchio TS, tutti identici, e caratterizzati da un terreno piatto e delimitato da un muro di confine, viene rimpiazzata da splendidi paesaggi di sfondo dinamici e tridimensionali, che conferiscono maggiore realismo alle situazioni di gioco. L’hardware è spinto fino ai limiti, e qualche scatto di tanto in tanto ci scappa, ma è un prezzo che paghiamo volentieri per una grafica così.
Decisamente migliorato anche il comparto sonoro, soprattutto per quanto riguarda il "vocabolario" dei personaggi virtuali, ulteriormente ampliato per dare maggiore espressività ai dialoghi.
Qualche passo indietro è stato purtroppo compiuto nel gameplay: l’introduzione del sistema di controllo diretto adattato appositamente per il joypad ci permette di rendere le fasi di gioco più pratiche in determinate situazioni, ma sfortunamente accusa un’interazione difettosa fra il Sim e l’ambiente. Anche il metodo di controllo classico non è esaltante: l’indicatore è meno fluido di come era nel prequel, con conseguente difficoltà nell’usarlo in alcune situazioni. Tuttavia questo è un problema di poco conto che non pesa in alcun modo sull’eccellente lavoro compiuto nell’intero comparto tecnico.

In sintesi

Un altro successo della Maxis sul fronte PS2, con un nuovo episodio che, come previsto, ci ha sorpreso con piacevoli aggiunte e novità varie. Purtroppo l’omissione del "ciclo vita", assoluta novità della versione per computer, rappresenta appunto un limite per l’innovatività e potrebbe pertanto limitare la longevità del titolo. Malgrado le tante novità che TS2 può vantare sul prequel, l’atemporalità delle situazioni di gioco è un elemento che ridà molto al passato, pertanto i giocatori più esigenti potrebbero presto stancarsi di giocarci. La sequenza temporale avrebbe senz’altro dato qualcosa di più al gioco, che comunque si rivela un lavoro indubbiamente brillante e degno di nota, assolutamente consigliato soprattutto ai veri fans della saga.

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