The Pathless – Recensione

Recensito su PlayStation 5

Dai creatori di ABZÛ, The Pathless si presenta sul mercato come un titolo capace di farvi dimenticare che state giocando a un semplice videogioco, meritandosi la definizione di opera d’arte in movimento.

Scoprite cosa ci ha convinto di questo peculiare titolo prodotto da Annapurna Interactive – disponibile anche sulla nuovissima PlayStation 5 – in questa nostra recensione!

Semplicità a colori

Fin dai primi istanti siamo rimasti piacevolmente colpiti dallo stile grafico adottato dal team Giant Squid: tanto semplice quanto ricco di colori. Mettiamolo subito in chiaro, se siete patiti del  fotorealismo The Pathless non incontrerà certo i vostri gusti, eppure dietro ad un’apparente semplicità si cela una direzione artistica sorprendente che vi catturerà sin dai primi minuti di gioco.

The Pathless
The Pathless vede protagonista una cacciatrice che giunge in un’isola soggiogata da una presenza malvagia nota come “Lo sterminatore di Dei” che vuole controllare il mondo intero al fine di far seguire a tutti “un unico percorso”. Il titolo è di fatto un open world in terza persona che, però, ci leva diversi comfort per avvicinarci sempre di più al mondo di gioco e farci percepire ogni singolo elemento che ci circonda. Niente minimappa, niente fast-travel e nessuna bussola. L’unico modo che avremo per orientarci sarà una speciale visione che ci indicherà le zone di interesse.

Il viaggio porterà la cacciatrice ad incontrare un’aquila speciale con cui condividerà l’intero gioco. L’aquila potrà essere accarezzata richiamandola a noi con la pressione di un tasto. Prendersi cura del nostro compagno alato ci permetterà di sbloccare nuove mosse, come ad esempio effettuare più balzi in aria.

The Pathless
La protagonista dovrà quindi, assieme alla sua nuova compagna, liberare diverse lande dall’egemonia che ha fuorviato gli animi di quattro animali sacri. Tali animali, ora bestie fameliche, ci daranno costantemente la caccia. Sarà infatti visibile una grande sfera rossa che si sposterà costantemente nella mappa di gioco, costringendo il giocatore a cambiare spesso i propri piani per liberare i tre totem necessari per la purificazione della terra.

Se verremo sopraffatti da una bestia, perderemo contatto con l’aquila che andrà ritrovata nel mezzo della tempesta senza farsi scoprire. L’aleatorietà di tali situazione rende sicuramente ancor più interessante il prodotto di Giant Squid: per esempio, in una delle lande siamo riusciti a evitare completamente l’incontro di caccia con la bestia (ad eccezione della boss fight di fine area, ovviamente). Liberate le tre torri si potrà affrontare la bestia soggiogata. Ogni boss fight è diversa dall’altra e sono tutte estremamente godibili oltre che avvincenti, merito anche dell’eccellente colonna sonora del titolo, che ne aumenta il prestigio.

Orchestra in movimento

I movimenti della cacciatrice sono leggiadri e veloci. Dei talismani, sparsi per tutta l’isola, potranno essere colpiti con il nostro arco per guadagnare una spinta di velocità e permetterci così di correre in lungo e in largo senza sosta.

The Pathless
Ogni movimento della nostra protagonista equivale a un armonioso accompagnamento musicale che muta l’esperienza di gioco in un titolo che si dimostra essere un grande esempio di arte videoludica. Ogni traccia della colonna sonora è stata composta per trasmettere le sensazioni che si proverebbero nel percorrere realmente quelle vaste e colorate lande presenti in The Pathless. Ogni strumento trasmette il senso d’avventura e l’epicità della lotta che si sta compiendo, un viaggio lungo un percorso impervio, soli contro il Divoratore di Dei, assettato di potere.

The Pathless

Anche i brani realizzati per le boss fight, se ben analizzati, non rappresentano il classico accompagnamento sonoro allo scontro tra bene e male, quanto piuttosto una danza, un rituale per purificare quegli animali ora saturi di malvagità che necessitano il nostro aiuto. Oltre all’esplorazione e alle boss fight di fine area, la colonna sonora di The Pathless accoglie il giocatore anche durante le fasi esplorative più delicate, come quelle dedite alla risoluzione degli enigmi ambientali.

Come menzionato precedentemente, ogni terra è colma di attività da svolgere, nessuna di esse è però legata a un ordine ben specifico: saremo liberi di muoverci a suon di colpi di freccia ovunque vogliamo, trasportarti dalla coinvolgente musica del titolo. Per liberare le tre torri sarà necessario l’ottenimento di diversi totem, questi ultimi ottenibili tramite la risoluzione di alcuni puzzle, mai banali e che, assieme all’accompagnamento musicale, verrete catapultati nell’armoniosa tela dipinta dal team di Giant Squid.

The Pathless su PlayStation 5

Nelle nostre sei ore trascorse con The Pathless abbiamo avuto modo di provare la versione per PlayStation 5. Il titolo permette di scegliere tra due modalità: prestazioni o risoluzione, consigliandoci quest’ultima solo se si è in possesso di uno schermo 4K. Lato nostro abbiamo comunque preferito la modalità prestazioni per avere un frame-rate fisso a 60 fotogrammi al secondo.

The Pathless

Ad aumentare maggiormente l’immersione del giocatore nel titolo ci pensano i trigger adattativi del Dualsense, che vengono attivati ogni volta che viene scoccata una freccia, permettendo così di percepire la tensione della corda dell’arco; c’è anche un lieve supporto dei feedback aptici, limitato ai momenti più intensi della narrazione, specialmente nei momenti finali dove vi è la presenza di scene artisticamente ancora più intense.


The Pathless è un’opera videoludica che unisce arte, musica e videogiochi in un grande dipinto in movimento. Non fatevi ingannare dalla sua apparente semplicità e non snobbatelo perché non è un tripla A: il team di Giant Squid ha dimostrato ancora una volta di saper raccontare una storia attraverso musiche e scelte stilistiche ben congegniate. Non rivoluzionerà l’industria per le sue scelte di gameplay ma The Pathless prova a toglierci tutti quei paletti di sicurezza a cui siamo abituati negli open world, permettendoci di sentire e vedere un’esperienza videoludica sopraffina e curata fino ai titoli di coda.

9

Pro

  • Artisticamente ispirato ed eccelso
  • Colonna sonora di qualità
  • Gameplay veloce e immediato
  • Puzzle non banali

Contro

  • Nessuna rivoluzione in termini di meccaniche di gioco
Vai alla scheda di The Pathless
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