The Nonary Games – Recensione
Qualche giorno fa vi abbiamo parlato di una collection molto ghiotta uscita su Playstation 4: ci riferiamo a Danganronpa 1.2 RELOAD. Tale collection comprendeva i primi due capitoli di una famosa saga di Visual Novel, genere di cui Spike Chunsoft è maestra, essa infatti non è seconda a nessuno nel creare trame dall’intreccio incredibile, e personaggi tanto strambi quanto veri ai quali è impossibile non affezionarsi.
Tuttavia Danganronpa non è la loro unica saga con queste caratteristiche, e sul suo stesso livello si attesta quella di Zero Escape.
Trilogia composta da 999 – Nine Hours, Nine Persons, Nine Doors, da Virtue’s Last Reward e infine da Zero Time Dilemma, Zero Escape è una serie di Visual Novel molto crude e dal pressante senso di ansia, dove i dialoghi sono intervallati da sessioni giocate di Escape Rooms.
Purtroppo The Nonary Games comprende solamente i primi due titoli e lascia fuori Zero Time Dilemma, rendendo questa collection estremamente meno interessante rispetto a quanto lo sarebbe stata proponendo la trilogia completa. Nonostante questa scelta del tutto incomprensibile, andiamo a vedere quali sono stati i miglioramenti in questa remastered edition.
Nove, Nove dappertutto
Le storie di 999 e di Virtue’s Last Reward non sono facilmente riassumibili senza cadere in vari spoiler di sorta. Essendo questa una collection la trama in questa sede può essere tranquillamente saltata, ma per i completi vergini al riguardo basti sapere che in entrambi i titoli nove persone sono state rinchiuse da qualche parte e sono costrette a prendere parte a un gioco sadico e pericoloso. Il fallimento significa la morte e la vittoria è sinonimo di libertà, oltretutto il tradimento dei compagni è sempre dietro l’angolo.
Come si evince anche dal nome della collection, il numero Nove è il fulcro di tutti gli eventi della saga, e ognuno dei giochi ne fa grande importanza. Entrambi i titoli modificano storia ed eventi in base alle scelte che faremo noi stessi, dando così forma a un vero e proprio gigantesco “albero” nel quale avremo sempre modo di tornare indietro per provare strade differenti. Sebbene questo possa sembrare un semplice “gioco a finale multiplo”, la realtà si nasconde nel fatto che all’interno di ogni strada, il protagonista scoprirà e imparerà cose e segreti che potrà poi riutilizzare in strade differenti così da sbloccare situazioni che fino a quel momento sembravano prive di vie d’uscita, e arrivare poi al tanto agognato True Ending.
Tra i due giochi, 999 è quello che ha ottenuto il lavoro di rimasterizzazione più completo e interessante. Uscito originariamente su Nintendo DS e solamente in Giappone e in America, noi Europei che lo giochiamo per la prima volta non noteremo di certo i miglioramenti incredibili apportati rispetto ai tempi della console portatile Nintendo. Non stiamo parlando solamente di disegni di personaggi e luoghi ridisegnati in alta definizione, ma anche del completo rimodellamento della gestione di mappa e controlli (a causa del fatto che, al tempo, veniva usato il doppio schermo con tanto di pennino), e l’aggiunta ex-novo di un doppiaggio per quasi tutti i dialoghi dell’avventura.
Non solo: è stato anche cambiato l’enigma finale per renderlo più interessante e adeguato al resto dell’opera. Non si tratta certo di cose da poco, e tali migliorie bastano a rendere 999 un vero e proprio gioiello all’interno della collezione The Nonary Games. Dal canto suo, Virtue’s Last Reward non ha invece ottenuto miglioramenti sostanziali a parte un potenziamento della risoluzione rispetto alla sua controparte per Playstation Vita.
Due non fa Tre
Come già accennato la collection è del tutto spoglia del terzo e ultimo capitolo uscito per Playstation Vita circa un anno fa. Non è chiaro se tale mossa sia stata pensata a causa di un futuro rilascio di Zero Time Dilemma su Playstation 4 come capitolo a sé stante, ma di certo la sua è una grande e grave assenza. Oltre a ciò, nonostante il grandioso lavoro di restauro su 999, non è stato inserito nessun tipo di contenuto extra, che avrebbe di certo giovato al pacchetto. Poter ammirare una sezione che comprendesse artwork, disegni, schizzi e quant’altro sarebbe stato un grosso incentivo all’acquisto per coloro che hanno già strafinito entrambi i titoli, i quali invece si ritroveranno sì due perle dell’arte videoludica, ma senza un vero e proprio motivo per rigiocarle e privati oltretutto del capitolo finale. Una vera e propria occasione sprecata, che però consigliamo comunque caldamente a tutti sperando nella pubblicazione a breve anche dell’ultimo gioco.
Pro
- 999 ha ottenuto un ottimo lavoro di restauro
- Due giochi eccezionali con un buonissimo prezzo
Contro
- Manca il terzo, fondamentale capitolo
- Virtue's Last Reward è essenzialmente un copia incolla