The Lord of the Rings Online: Shadows of Angmar – Recensione The Lord of the Rings Online: Shadows of Angmar
A tre anni dal rilascio ufficiale Lord of The Rings Online è diventato free to play, riportandoci con piacere nella Terra di Mezzo.
Sviluppato da Turbine, gli stessi di Dungeons & Dragons Online, dopo due espansioni (Mines of Moria e Siege of Mirkwood) Lord of the Rings Online non ha bisogno di molte presentazioni.
Attualmente sono disponibili tre tipologie di account:
VIP – abbonamento che permette di accedere a tutti i servizi oltre ad una serie di bonus in game.
Premium – abbonamento mensile con possibilità di acquistare alcuni bonus del VIP.
Free – Limitato in molti aspetti rispetto al Premium con possibilità di acquistare alcuni bonus del VIP.
La storia
Come possiamo facilmente immaginare la storia di LOTRO si svolge nella Terra di Mezzo ed inizia contemporaneamente alla partenza di Frodo dalla Contea.
Le razze disponibili sono quattro, quelle dei popoli liberi: Umani, Elfi, Hobbit e Nani.
Ogni razza ha una sua introduzione semi-giocabile, nel senso che una parte degli eventi è narrata da Gandalf mentre il nostro personaggio assisterà passivamente (non volendo spoilerare vi consigliamo vivamente di guardare l’intro degli hobbit).
Per ogni razza potremo decidere anche la provenienza del nostro personaggio, scelta ininfluente dal punto di vista del gameplay ma che rientra nello spirito del gioco di adesione e fedeltà all’opera Tolkieniana. I più appassionati si troveranno probabilmente a passare una mezz’oretta a decidere se sia preferibile essere un elfo di Lorien o di Rivendell e quale sia il nome più adatto rispetto al luogo di nascita.
In tutto sono nove le classi disponibili (Champion, Guardian, Captain, Burglar, Warden, Rune-keeper, Ministrel, Hunter e Lore-Master) ma ovviamente ogni razza ci permetterà di sceglierne solo alcune.
I ruoli (tank, healer, damager e supporter) sono definiti in partenza per ogni classe e vengono ben descritti nella scheda esplicativa.
Come in molti rpg, è consigliabile collegare la scelta della razza a quella della classe, poiché la combinazione di entrambe porta vantaggi sfruttabili dal punto di vista del gameplay.
Il passo successivo è la caratterizzazione dell’aspetto; non sono molte le combinazioni disponibili ma risultano sufficienti a variare i personaggi che incontreremo nella Terra di Mezzo.
Dopo l’introduzione comincerà la nostra storia, che attraverso le quest si svolgerà parallelamente a quella della compagnia dell’anello, seppur intrecciandosi spesso con essa.
Sono presenti tre tipologie di quest in LOTRO: quelle epiche, che rappresentano il filone principale (che ogni tanto incrocia la storia del Signore degli Anelli), quelle collaterali, semplici quest che si inseriscono nella storia per permetterci di fare esperienza, e le quest di crafting, utili a sviluppare la professione scelta. Spesso le quest epiche saranno introdotte e/o concluse da filmati che riprendono alcuni episodi salienti del Signore degli Anelli, narrate da Gandalf interpretato da Harry Chase (doppiatore statunitense e voce introduttiva della CNN).
Per chiunque conosca un po’ l’inglese sarà possibile seguire, attraverso le quest, la storia e gli eventi di LOTR, uno dei punti di forza di questo gioco grazie all’eccellente lavoro svolta da Turbine per rimanere fedeli il più possibile al mondo di Tolkien.
Grafica e ambientazione
A questo si aggiunge un comparto grafico di notevole fattura, soprattutto rispetto ai classici free to play. LOTRO si presenta con una grafica realistica ispirata alle descrizioni del Signore degli Anelli, approvata anche dai fan più esigenti, ben curata nei particolari e molto soddisfacente nell’insieme. Una buona distanza visiva vi permetterà di ammirare alcuni paesaggi veramente ben riusciti, non si potrà fare a meno di salvare qualche snapshot di alcune delle location attraversate, come la Contea.
Qualche sbavatura la presentano le animazioni dei personaggi, un po’ legnose anche se nettamente migliorate rispetto a quelle del predecessore, Dungeons & Dragons Online.
Le animazioni delle magie non sono visivamente accattivanti (un punto dolente per tutti quelli abituati a mmorpg un po’ più "colorati") ma si attengono al mondo creato da Tolkien e si adattano alla scelta di riproduzione realistica di tutto l’ambiente di LOTRO.
L’interfaccia è molto intuitiva ed accoglie i perfezionamenti introdotti dagli addon nei mmorpg in questi ultimi anni, è completamente configurabile (dimensioni e posizione dei frame) e presenta alcune facilitazioni per l’usufruibilità del gioco (una su tutte: sulla mappa ci viene indicata l’area dove completare le quest).
Il sonoro che accompagna le nostre avventure è ben pensato: non sovrasta tutto ma si adatta piacevolmente ai vari momenti di gioco. Potremmo definirlo un sottofondo musicale di classica ispirazione fantasy, non eccessivamente epico ma improntato al realismo, esattamente come il comparto grafico.
Gameplay
LOTRO è un bel gioco di ruolo che nasconde la sua meccanica a turni avvicinandosi a modelli come World of Warcraft per dinamica dell’azione. Il gioco presenta una complessità, anche al primo impatto (gestione delle skill, crescita del personaggio e delle professioni), non troppo elevata per chi è abituato ai classici rpg, ma può rappresentare un buon compromesso per un giocatore di ruolo che abbia voglia di molta azione in aggiunta alla consueta narrazione.
LOTRO è fortemente orientato al gioco PvE (Player Versus Environment) di gruppo, molte quest si svolgono in party (detti giustamente fellowship) e lo scopo del gioco sono fondamentalmente i dungeon di alto livello, per accedere ai quali diventa necessaria l’associazione in una gilda (kinship).
Ogni personaggio, oltre ad avere le caratteristiche comuni a tutti quelli con uguale razza e classe, avrà una serie di “tratti” personalizzabili divisi in quattro categorie: razza, classe, virtù e leggendari (questi ultimi i più rari e difficili da trovare). Ogni volta che verrà raggiunto un determinato livello sarà disponibile uno slot traits in cui potremo inserire, parlando con un bardo in città, nuove abilità raccolte in giro o ricevute come ricompensa per compiti svolti.
Relativamente alle professioni ogni giocatore potrà scegliersi un’"arte": un pacchetto completo di professioni di crafting e di farming associate tra loro (artigiano del legno=falegname+boscaiolo+contadino). Le "arti" sono anche collegate tra loro poichè per avanzare nelle professioni spesso serviranno oggetti prodotti da altri. Questo fornisce un ulteriore motivo per associarsi ad una kinship, dato che in LOTRO gli oggetti craftati hanno un peso non indifferente nel gameplay.
L’attuale level cap è di 65 ma non è molto difficile da raggiungere, tantissime le quest disponibili da poter svolgere per accumulare esperienza.
Conclusioni
Lord of the Rings Online è un ottimo gioco per chiunque cercasse un mmorpg ben strutturato, con un ottima ambientazione ed una buona dose di azione. Come detto precedentemente è una buona via di mezzo tra due mmorpg come Dungeons & Dragons online e World of Warcraft, poiché permette ai più pazienti di godersi una bella storia intrecciata a quella del Signore degli Anelli ed ai più patiti dell’azione di “questare” velocemente per godersi istance e dungeon. Altamente sconsigliato per chi cercasse un gioco Player Versus Player; Turbine ha limitato la scelta delle razze a quella dei popoli liberi è quindi possibile duellare ma non aggredire gli altri nella Terra di Mezzo. Per chi volesse provare combattimenti contro altri player LOTRO prevede una zona apposita in cui è possibile entrare col proprio pg o crearne uno nuovo scegliendo anche tra i mostri.
Un’ultima considerazione sul tipo di account: è vivamente consigliabile scaricare il client F2P per provare il gioco di persona, ma i costi dello store e le limitazioni imposte all’account free spingeranno i player più esigenti o chiunque sia interessato ad avere un esperienza completa e soddisfacente del gioco ad optare per un account Premium o VIP.