The Legend Of Zelda: The Wind Waker HD – Zelda Windwaker HD
The Legend of Zelda. Una saga Nintendo che ci accompagna da decine di anni, sin dai tempi del NES, e col tempo si evolve, si rinnova, mantenendo comunque, nonostante meccaniche sempre nuove, dei capisaldi che non cadono mai. Nel viaggio dei vari Link non c’è mai stata una vera e propria ripetitività, e questa è la prima volta che Nintendo decide di darci un porting in HD di uno dei suoi titoli. I motivi potrebbero essere molteplici, come il voler permettere di giocare a Windwaker alle persone che non avevano una Gamecube, o magari semplicemente approfittare di una semplice conversione per far uscire un titolo di punta. Impossibile dare una risposta precisa, quindi tutto ciò che possiamo fare è prendere il WiiU Gamepad e limitarci a perderci nel mondo di Zelda, ancora una volta.
Avventura per i sette mari
Chiunque abbia giocato, a suo tempo, a The Legend of Zelda Windwaker, ritroverà qui, naturalmente, la medesima storia. Link è un bambino che abita nel villaggio di una isoletta assieme a sua nonna e alla sua sorellina. Ha appena raggiunto l’età del passato eroe della leggenda, e come vuole la tradizione deve vestirsi con la sua stessa tunica. Una volta mascheratosi di verde però, un misterioso e gigantesco uccello rapisce la sua piccola sorellina, e l’unica cosa che Link può fare è partire all’avventura per tentare di salvarla. Prende quindi una spada dal maestro d’armi, e fa la conoscenza di Dazel, una ragazza che fa il capitano di una nave pirata e che invita il piccoletto ad unirsi alla loro ciurma, così da salpare e andare alla ricerca della povera sorellina del biondo.
Da questo punto in poi naturalmente è tutto come già lo conosciamo, e per chi non avesse mai provato il titolo originale, sicuramente potrà rifarsi con una recensione più completa in questo link. Qui ci limiteremo a parlare in maniera piuttosto breve delle differenze che troveremo in questa versione del gioco pubblicata su Wii U.
Trova la differenza
Naturalmente, la prima grossa differenza che troveremo in Windwaker HD è il suo comparto grafico. C’è da dire che già originariamente, grazie al suo sapientissimo uso del Cell Shading, Windwaker su Gamecube era capace di regalare un’emozione di forme e colori che era impossibile invecchiasse male. Probabile infatti che rigiocare ora al titolo sulla cubica console non ci farebbe storcere il naso, ma il lavoro di miglioramento è innegabile. A partire dall’allargamento della visuale per raggiungere i 16:9, Windwaker HD ritrova texture lavorate per avere una qualità visiva molto più alta, oltre a modelli poligonali senz’altro rivisitati per una resa grafica degna di nota. Il controllo stavolta, a meno che non decidiamo di usare il Controller Pro, è affidato al sapiente Wii U Gamepad, i quali pulsanti ricalcano perfettamente le funzioni di quelli del pad della Gamecube, così da non rendere strano o estraneo il metodo di gioco originale. Lo schermo del Gamepad è dedicato all’inventario, che potremo gestire con un semplice tocco e trascinamento per decidere quali oggetti assegnare ogni volta ai pulsanti, e alla mappa, così da tenerla sempre sott’occhio in maniera davvero comoda durante i dungeon o durante le nostre cacce al tesoro mentre ci troviamo in mare aperto.
Il viaggio in mare oltretutto è stato anche molto facilitato, avremo modo di cambiare direzione al vento e di muoverci in maniera molto più rapida, e per non avere troppi tempi morti sono stati inseriti svariati incontri ed extra nei tragitti marini: è infatti ormai molto improbabile dover effettuare un lungo viaggio che duri molto tempo senza trovare intanto nulla di utile o che spezzi il ritmo.
C’è però un cambiamento, in termini di gameplay, piuttosto pesante e anche poco apprezzato. Forse alcuni di voi ricorderete Tingle, che in Windwaker era un grosso aiuto. Per chi non avesse giocato, il verde folletto era presente in questo gioco come aiuto facoltativo: collegando infatti il proprio Gameboy Advance alla Gamecube, sullo schermo della console portatile era possibile osservare la mappa di ogni luogo e muovere Tingle per controllare i luoghi in cui era possibile trovare eventuali tesori nascosti o segreti. Nella versione per Wii U, però, questa feature è andata perduta completamente, nonostante fosse assolutamente riesumabile in maniera davvero facile tramite il Gamepad o, in alternativa, con un Nintendo 3DS. Gli sviluppatori hanno invece preferito eliminare del tutto questa particolarità, per inserirne invece un’altra più “social” ma che troviamo difficile credere avrà un qualche successo. In ogni caso, troveremo in gioco una fotocamera con cui fare degli Screenshot, e avremo la possibilità di inserire questi screenshot, allegandoli ad un messaggio che potremo scrivere liberamente, in una bottiglia che poi libereremo in mare. Girovagando poi nelle spiagge del mondo avremo modo di trovare, eventualmente, altre bottiglie con dentro i messaggi e le immagini dei vari giocatori sparsi per il Miiverse, che ci scriveranno le loro impressioni e molto altro, ma senza mai sapere quale sarà di preciso il destinatario. Per quanto l’idea possa essere simpatica, tuttavia, avremmo preferito veder tornare tutte le componenti presenti nel gioco originale, piuttosto che rimpiazzarle con una feature dalla povera utilità.
In conclusione
The Legend of Zelda: Windwaker HD si rivela essere un porting in alta definizione davvero ben fatto e lavorato nei minimi dettagli. Graficamente ha subìto miglioramenti a tutto tondo, e anche in termini di gameplay sono state effettuate aggiunte un po’ dappertutto che rendono il ritmo dell’avventura più frenetico e con meno parti vuote. L’inserimento di una poco utile componente social e la rimozione di Tingle fa un po’ storcere il naso, ma per il resto, l’avventura di quello che per i più ora è conosciuto come “Toon Link” torna alla vita ancor più bella di prima. Consigliato caldamente a chi ha già provato l’avventura originale, obbligatorio per tutti gli altri.