The Forest – Recensione
The Forest, il survival game in salsa horror di Endnight Games, è finalmente arrivato sulle nostre console, dopo il debutto di qualche mese fa su PC a coronamento di ben quattro anni di Early Access. E’ valsa la pena aspettare così tanto? Decisamente sì, e vediamo perché!
The Forest, come già detto, è un gioco di sopravvivenza: per poter avanzare con la storia e riuscire nel nostro intento ultimo, dobbiamo prima assicurarci di riuscire a badare a noi stessi in un ambiente solo apparentemente bucolico e tranquillo.
Il gioco inizia con una personalità televisiva esperta di tecniche di sopravvivenza (à la Bear Grylls, per intenderci) su un aereo di linea in compagnia del figlioletto Timmy. Più avanti verremo a scoprire che la moglie, la madre di Timmy, è recentemente scomparsa in maniera tragica. L’aereo incappa in una spaventosa turbolenza e precipita rovinosamente, spezzandosi a metà a contatto con il suolo. Poco dopo il nostro eroe si risveglia dall’impatto, giusto in tempo per apprendere che Timmy è sì fortunatamente sopravvissuto, ma sta venendo rapito da un inquietante figuro dipinto di sangue! Purtroppo il malcapitato è troppo stordito per reagire, anzi, perde nuovamente i sensi.
Una volta ripresa conoscenza, ci accorgiamo subito che tutti i passeggeri, sia sopravvissuti sia i corpi, sono spariti dal relitto dell’aereo, ad eccezione del cadavere di un’assistente di volo con un’ascia di emergenza conficcata nel costato, primo utilissimo oggetto che potremo raccogliere. Da lì in poi toccherà a noi arrangiarci per rimanere in vita, mangiando, bevendo, procurandoci materiali e quant’altro. Perché solo riuscendo a sopravvivere potremo andare in aiuto al figlioletto rapito.
Fortunatamente, nel disastro si è salvato anche lo zaino tecnico e la guida alla sopravvivenza, forse l’oggetto più importante del gioco. Grazie a essa potremo capire cosa cercare per realizzare al più presto un riparo e delle armi degne di questo nome. Sì, perché purtroppo per noi, la remota regione non è abitata soltanto da comune fauna. Presto, molto presto, ci renderemo conto che i dintorni sono frequentati da almeno una tribù di cannibali subumani che non vedono l’ora di pranzare con una bella tartare di survivalista, mentre nel folto della foresta pericoli ben peggiori ci attendono.
La struttura di The Forest è al 100% open world. Tolti i consigli iniziali, indispensabili per prendere confidenza con le meccaniche di gioco, verremo lasciati completamente in balia di noi stessi, senza indicazioni sul da farsi, né restrizioni (salvo naturali) sul dove e quando andare. Se un posto sembra irraggiungibile a una prima occhiata è semplicemente perché non abbiamo capito come arrivarci.
Attività principale di The Forest è dunque l’esplorazione, che ci permetterà di raccogliere i materiali per craftare oggetti, ripari e armi e ci consentirà, se sapremo cogliere i dettagli, di scoprire pian piano la lore, complessa e intrigante, specie per un gioco del genere. Nulla verrà spiegato esplicitamente; dovremo ricavare la storia dei dettagli che ci circondano, un po’ come nei vari Dark Souls e simili. Le meccaniche sono variegate e abbastanza complesse, ma strutturate in maniera da essere facilmente comprensibili e di pratico utilizzo. L’interfaccia si nota subito che è stata progettata per funzionare al meglio con il VR, ma anche senza funziona alla grande, così come i comandi.
The Forest possiede una grafica molto dettagliata e fluida e un sonoro davvero di altissimo livello. Quando, nottetempo o nel fitto di un bosco, sentiremo un sinistro grugnito provenire da qualche parte non meglio identificata, la tensione salirà in maniera davvero palpabile. In molti punti The Forest fa davvero paura!
Ciò, unito anche a un’ottima gestione della AI di animali, cannibali e mutanti vari, rende l’esperienza di gioco davvero coinvolgente.
Purtroppo non ci sono rose senza spine, e qualche difetto anche The Forest lo ha. La cosa che più salta all’occhio è sicuramente un sistema di progressione del personaggio decisamente sbilanciato. Nelle prime battute saremo in quasi completa balia della natura ostile e delle creature che la popolano, dovendo guadagnarci ogni traguardo per davvero con le unghie e con i denti. Col passare del tempo, però, il fisico e le capacità si tempreranno e affineranno, rendendo quasi una banale routine azioni come la caccia per il sostentamento. Lo stesso si può dire per le abilità in combattimento: da naufrago spaurito, il nostro eroe diverrà una sorta di inarrestabile Predator in grado di fare facilmente strage di cannibali.
Oltre a questo, non abbiamo trovato altri grandi difetti, forse solo la mancata localizzazione in italiano, che potrebbe infastidire qualcuno.
The Forest è un ottimo gioco di sopravvivenza e un ottimo horror, anzi, probabilmente è uno dei migliori survival horror attualmente sul mercato. Il lungo periodo di early access ha sicuramente giovato alle meccaniche e ad alcuni dettagli. Nonostante un po’ di sbilanciamento nella progressione del personaggio, The Forest rappresenta una grandiosa e inquietante, esperienza. Un ottimo titolo che non dovrebbe mancare nella collezione di ogni appassionato del genere.
Pro
- Meccaniche di gioco complesse ma molto pratiche
- Ottima grafica e sonoro
- Lore davvero interessante
Contro
- Progressione del personaggio un po' sbilanciata
- Completamente in inglese