The Expanse RECENSIONE La comunicazione nello spazio Telltale
La narrazione, si sa, è il punto forte di Telltale Games, software house specializzata nello sviluppo di videogiochi a episodi narrativi, tutti legati da un file rouge fortemente connesso al modus operandi classico delle serie TV.
Dopo una pausa di cinque anni, Telltale è tornata in auge pubblicando The Expanse: A Telltale Series, titolo che segue le orme della omonima serie TV, pubblicata su Syfy e Amazon Prime, e le vicende di Camina Drummer, uno dei personaggi più iconici della serie, splendidamente interpretata anche nel gioco da Cara Gee.
The Expanse RECENSIONE | Trama, scelte e familiarità
La nuova opera di Telltale è attualmente divisa in cinque episodi, tutti disponibili attualmente (l’ultimo episodio è stato pubblicato il 21 settembre), con un episodio bonus in uscita tramite apposito DLC.
Se è vero che una software house riesce (quasi) sempre a dare la propria impronta sui videogiochi, non sono in grado di presentarvi un videogioco di Telltale senza soffermarmi sulla trama e sulla peculiare modalità di gameplay, con l’importante premessa che, essendo la narrazione il punto forte dei giochi della compagnia, in questa recensione cercherò di evitare qualsivoglia spoiler.
Come detto, in The Expanse: A Telltale Series il giocatore vestirà i panni di Camina Drummer, capo equipaggio della nave The Artemis durante l’esplorazione della Cintura, una zona dell’universo ricca di peculiarità, la quale dovrà gestire alcune situazioni, sociali e non solo, particolarmente taglienti che coinvolgono anche la propria equipe e i propri sentimenti.
Già dopo qualche minuto dall’avvio del gioco, The Expanse: A Telltale Series impone al giocatore di compiere una scelta. Si, perché è questo The Expanse, soprattutto. Un titolo nel quale le scelte, sebbene non sempre coinvolgenti la vita o la morte, assurgono a elemento di gameplay primario, punto fermo del marchio Telltale che si tramanda di gioco in gioco.
La scrittura dei quattro episodi proposti è ben realizzata, quasi tanto quanto lo show televisivo, con un focus incentrato più sul carattere dei diversi personaggi rispetto che sulla più generale politica dell’universo e con un ritmo che sì segue il tempo battuto dalle serie tv ma che lascia spazio per non frainteso con una produzione cinematografica.
La migliore caratteristica di The Expanse è certamente la presenza di una storia così ben scritta da stare in piedi da sola. I dialoghi in cui si imbatte Camina le presenteranno sempre la necessità di scegliere tra due sole opzioni che non sempre, anzi veramente di rado, si riducono a essere buone e cattive.
Ciò che colpisce maggiormente in The Expanse è il fatto che Camina Drummer è un semplice essere umano che si trova a dover prendere decisioni particolarmente difficili per sé e per il proprio equipaggio e il titolo si colma di intensità nel momento in cui ci si imbatte in scelte non giuste da prendere, tutt’altro.
Nota a margine sul sistema di dialogo: questo risulta particolarmente familiare a chi ha già fatto il callo con i giochi Telltale. Ogni scelta, come detto, permette al giocatore di apprendere qualche nozione in più sull’equipaggio, in modo sì da orientare le decisioni future ma anche da aumentare il livello di rigiocabilità di The Expanse.
Esplorazione: punto debole o elemento accessorio?
Ma non è tutto qui. The Expanse innova la formula presente nei titoli Telltale introducendo la possibilità di vagare ed esplorare liberamente ogni zona nel quale chi gioca è tuffato a gravità zero, con una qualità grafica ambientale senza precedenti (ne riparleremo), sfruttando in modo encomiabile la prospettiva in terza persona.
L’implementazione è assolutamente intuitiva, permettendo al giocatore di attaccare gli stivali di Camina non solo al pavimento, ma anche alle pareti e al soffitto. Non solo, la protagonista è in grado di esplorare con facilità ogni area presente, dai relitti delle varie navi presenti nell’universo sino agli stanzini più angusti, sempre alla ricerca di materiali per l’equipaggio.
Funzionale all’esplorazione risulta essere il jetpack il cui utilizzo permette al giocatore di saltare ogni voragine presente nel titolo, calarsi giù da un pozzo o da un ascensore in disuso, nonché dilettarsi con capriolo e 360° per testarne la fluidità.
Per il resto, sia chiaro che, non trattandosi di un open world, le fasi di esplorazione risulteranno limitate alle aree che il titolo propone, con brevi licenze esplorative soprattutto nei momenti in cui saremo chiamati a muoverci tra le stelle.
Questa, infatti, viene risaltata maggiormente negli episodi iniziali nella quale Camina sarà libera di vagare per le zone mentre il titolo va chiudendosi verso la fine, concentrando completamente l’attenzione del giocatore in momenti ben precisi, diminuendo in modo quasi assoluto la possibilità di spaziare all’interno della mappa di gioco.
The Expanse propone una grafica senza precedenti
La collaborazione tra Telltale e Deck Nine (Life is Strange) produce i suoi maggiori frutti per quanto riguarda la realizzazione grafica, particolarmente curata nei minimi dettagli. Ai classici disegni dei vari personaggi stilizzati, protagonisti dei giochi di Telltale, The Expanse: A Telltale Series sostituisce una costruzione degli stessi più realistica e meno cartoonesca, con cutscene estremamente dettagliate.
Ma non solo, anche durante le fasi di gameplay, gli ambienti esterni e interni del gioco, nonché le espressioni facciali risultano essere estremamente dettagliate, con una cura nella realizzazione dell’universo notevole. Con riferimento alle espressioni facciali, queste migliorano nettamente quanto già visto in altri giochi Telltale, i volti dei personaggi risultano realistici, con un linguaggio del corpo sempre coerente.
Il senso di immersione viene interrotto, però, durante le fasi di esplorazione spaziale nelle quali si assiste di frequente a un notevole calo di qualità. Sia chiaro, non è un difetto tale da intaccare la giocabilità del titolo, ma stride con la pulizia grafica delle aree chiuse.
Nota di merito alle inquadrature: l’ottimo lavoro nel catturare l’essenza della serie TV e delle sue location, nonché il formato a episodi, permette di immergersi in uno show ad alto livello, con un ritmo che non spegne mai l’interesse, anzi lo amplifica. Ciò viene risaltato maggiormente nel quinto episodio, conclusione di una storia avvolgente e ricca di spunti creativi.
È decisamente un pregio per chi fa della narrazione il punto forte delle proprie pubblicazioni.
E il resto?
Dall’altro, alcune meccaniche di gioco non hanno la medesima cura di quelle già descritte. Il combattimento, infatti, altro non è se non una serie di eventi QuickTime che richiedono esclusivamente al giocatore di cliccare, entro un tempo ristretto, su determinati pulsanti ovvero di muovere le levette.
L’interazione con il mondo, inoltre, non è il forte di The Expanse e infatti a Camina è permesso interagire (raccogliere, aprire le porte o collegare dei cavi) esclusivamente con ciò che il titolo propone, limitando, forse, l’estro di chi ha viene colto di frequente dalla sindrome del raccoglitore compulsivo.
Un punto debole di The Expanse è la meccanica collezionabile: Camina può raccogliere oggetti di valore sparsi in giro per le sezioni, molto spesso da consegnarsi ad un membro dell’equipaggio, eppure il titolo non propone alcun inventario in modo da avere contezza di ciò che si è raccolto né una diretta modalità per consegnare questi oggetti.
Ma non solo. Se al termine del capitolo, e quindi della missione principale correlata, non si è riusciti a consegnare un oggetto raccolto ovvero a portare a termine la quest secondaria, sarà pressoché impossibile ritornare sui propri passi a patto di non riavviare l’episodio concluso attraverso un menù che permette o di procedere con la storia o di ripartire.
A quanto sopra si aggiunga che il titolo presenta sì qualche enigma ambientale, anche chiave per la progressione nel gioco, ma la soluzione degli stessi non risulta essere di particolare complessità (a volte è sufficiente guardarsi attorno, altre volte basta semplicemente seguire una strada che il gioco traccia, altre volte interagire con tutto ciò che ci circonda).
La ragione ultima di Telltale
The Expanse: A Telltale Series punta a essere un capolavoro nell’ambito dei giochi narrativi, un’evoluzione certa dei giochi di Telltale. Ogni scelta che il giocatore fa ha un risvolto pratico influente, la trama segue una logica mai banale e sempre coinvolgente, senza lacune o buchi ma ricca di colpi di scena.
Gli episodi, nonché il doppiaggio, sono notevoli e contribuiscono a ricreare l’atmosfera della serie televisiva anche quando la maggior parte dei personaggi regolari dello show sono assenti. Dall’altro, il titolo non propone meccaniche coinvolgenti al di fuori delle scene di dialogo, facendo troppo affidamento su eventi rapidi e sfide di movimento relativamente mediocri.
I pochi difetti del titolo sono controbilanciati dai suoi punti di forza che rendono The Expanse un videogioco imperdibile per coloro i quali sono appassionati di avventure narrative accattivanti e per chi ama prendere delle decisioni delicate grazie a un crescendo di emozioni che coinvolgono chi gioca completamente nell’atmosfera spaziale.
[E tu, lo sai che abbiamo fresca una pagina da Curatore di Steam alla quale puoi aggiungere un follow per poter avere, comode comode, le nostre recensioni sulle pagine Steam dei giochi che magari sei indeciso di prendere?]
Scrittura e narrazione eccezionale non supportata da un gameplay variegato
Pro
- Scrittura eccezionale
- Sistema di dialoghi eccelso
- Grafica curata
- Raffinata caratterizzazione dei personaggi
Contro
- Un sistema di combattimento poco fluido
- L'esplorazione è a tratti limitata
- Enigmi ambientali banali