The Elder Scrolls V: Skyrim Special Edition
Nonostante l’opinabile politica in termini di distribuzione del gioco alla stampa che ha tenuto Bethesda sotto i riflettori fino al giorno del lancio, contribuendo tanto a fomentare i detrattori quanto alla pubblicità indiretta di gioco e azienda, il giorno è infin giunto. A cinque anni dall’uscita di quello che ancora oggi è uno dei migliori RPG open world che il mercato ha offrire, The Elder Scrolls V: Skyrim torna vestito di una nuova Special Edition a svecchiarne il look.
La rimasterizzazione grafica per PC, PlayStation 4 e Xbox One è accompagnata questa volta da tutti i DLC usciti dalla release di quel lontano 11/11/2011 e da una ottimizzazione tecnica sia su PC (compatibile ora anche coi 64 bit) che su console. Ciliegina sulla torta, l’inedita possibilità per quest’ultime di accedere a quel tassello mancante e caratteristico dell’esperienza di gioco desktop che ne ha d’altra parte garantivo l’inesauribile longevità: benvenute mod.
Bethesda celebra il primo quinquennio dall’uscita del quinto capitolo della pluripremiata saga The Elder Scrolls confezionando un nuovo look al suo capolavoro. Esattamente come accadde cinque anni or sono, l’epica musica del menu principale vi accompagnerà alla creazione del vostro personaggio nonché fedele compagno per future decine e decine di ore: nessuna aggiunta tuttavia è stata apportata alle razze disponibili o alle possibilità di personalizzazione. La prima ora di gioco potrebbe addirittura passare inosservata o portarvi a storcere il naso davanti ai modelli dei personaggi ancora troppo spigolosi e acerbi. Se siete stati tra i primi giocatori di Skyrim, apprezzerete sin da subito invece i rinnovati menu di gioco, ora più immediati e intuitivi.
A meno che non siate stati tra le fila di giocatori PC che hanno vissuto l’esperienza di gioco originale a settaggi Ultra, sarà una volta usciti dal primo tunnel sotterraneo, background delle fasi iniziali di gioco/tutorial, che vi accorgerete concretamente del restyle Bethesda.
I nuovi shader applicati ad acqua e neve (elemento atmosferico essenziale anche ai filoni narrativi del titolo) rendono notevolmente più piacevoli gli ambienti di gioco, mentre i raggi di luce volumetrici donano nuova vita alle chiome delle foreste e degli ambienti luminosi. Il campo visivo dinamico riesce nell’intento di diminuire quei pop in fastidiosi che minavano la componente esplorativa nella versione originale.
A chiudere il cerchio gli effetti visivi ridisegnati e l’aggiunta di superfici riflettenti e nuovi dettagli contribuiscono a rendere le fasi di gioco meno concitate quali il gathering più scorrevoli e appaganti per gli occhi. La rinnovata palette di colori e nuove profondità impreziosiscono tanto gli scenari panoramici quanto la vitalità di flora e fauna sullo sfondo, che passa dai 720p ai 1080p nativi della Special Edition.
Attenzione però: nonostante i miglioramenti siano tangibili e concreti, non è tutto oro quel che luccica. Skyrim Special Edition si piega al peso di un’età da cui non è riuscito del tutto a sottrarsi. Nel migliore e più scenografico dei suoi momenti, The Elder Scrolls V per intenderci non può nemmeno lontanamente competere con i compagni più giovani Fallout 4 o The Witcher 3, o ancora Dragon Age: Inquisition. Nel complesso la spolverata di Bethesda risulta troppo approssimativa (i modelli dei personaggi e le espressioni facciali rimangono un tallone d’Achille) e non supera in termini di qualità il codice scritto negli anni da decine, se non centinaia, di modder.
Meno pesante è stata la mano del team Bethesda sul comparto tecnico. Nonostante il gioco si attesti sui 30 fps anche nelle azioni più concitate o in scenari dalla fisica e dinamica complessa, la conversione sulle più recenti console lasciava presagire qualche sforzo in più.
Nulla viene aggiunto in termini di gameplay, ma d’altronde squadra che vince non si cambia: non ci saremmo aspettati altrimenti. Paragonato alla fluidità, tempi di risposta e più in generale personalizzazione dei sistemi di combattimento, level up e skill tree dei titoli più recenti, Skyrim può apparire un passo più indietro. Distanza però in fretta recuperata con una sceneggiatura di ottima fattura, una trama fitta e appagante e infinite storylines parallele di parimenti valore.
Epica, maestosa, inarrivabile rimane la musica di gioco. Soundtrack, effetti sonori, limpidezza dei dialoghi in italiano raggiungono soprattutto su PlayStation 4 vette inaspettate. La maggior compressione degli audio su PC e Xbox One risultante in una qualità a confronto solo mediocre potrebbe indirizzare verso quella Sony l’utenza in possesso di più console. E considerata l’importanza del sonoro in un titolo situazionale e variopinto di natura open world, più che a ragione aggiungeremmo.
Inclusi nella copia del gioco ci sono tutti i DLC usciti a seguito della release di cinque anni fa. Tra le altre cose Dawnguard offre la possibilità di trasformarsi in vampiri aggiungendo al mondo di gioco la dimensione della levitazione. Hearthfire permetterà anche ai neofiti della saga di costruire il proprio giaciglio attraverso un sistema gestionale che implementa inoltre le relazioni famigliari con tanto di possibilità di adottare figli e un inedito sistema di craft del cibo. Dragonborn, ultimo DLC rilasciato a più di un anno dalla data di uscita del titolo originale, introduce una nuova mappa giocabile, equipaggiamenti, nemici e la possibilità di prendere il volo sul dorso di un drago.
Se è la prima volte che giocate a The Elder Scrolls V: Skyrim potreste non accorgervi della presenza dei DLC inclusi, che sono stati invece uno dei più preziosi carburanti offerti ai videogiocatori veterani per una ancor più estrema longevità del titolo. Ottimo lavoro è stato fatto da Bethesda in fase di ripulitura di buona parte dei bug bloccanti che avevano fatto gettare la spugna a più di un videogiocatore alla prima run.
Mentre per gli utenti PC non sarà una novità, l’implementazione del supporto alle mod strapperà grida di giubilo ai possessori di PlayStation 4 e Xbox One, spesso e volentieri discriminati dalla natura e specifiche del gaming console. Certo, il processo di installazione non è dei più immediati e richiede l’accesso alla pagina web Bethesda.net selezionando le mod dal catalogo browser prima di poterle riprendere su console. La limitazione poi griffata Sony su PS4 a un singolo gigabyte dedicato per ogni mod a disposizione non permette di sbizzarrirsi con le implementazioni grafiche che tanto gioverebbero al titolo.
Rimane comunque apprezzabile lo sforzo di Bethesda nel rendere partecipi tutti i videogiocatori di una esperienza tipicamente desktop, che possono ora godere di vantaggi quali Urli infiniti, fiumi d’oro, fastidiose limitazioni sul peso rimosse o creare gemme e pergamene da sé. La speranza è quella di vedere espandersi nel futuro prossimo il catalogo di mod compatibili con l’aggiunta di quelle che ne hanno decretato il successo su PC: dal restyle dei modelli dei personaggi fino alle con nuove location di gioco ed equipaggiamenti dedicati.
The Elder Scrolls V: Skyrim Special Edition è un gioco che va gustato a pieno partendo dalla sua versione originale prima ancora di metterlo a confronto coi titoli più recenti. Con quest’ottica saprete apprezzare lo svecchiamento di uno dei titoli cardine di un genere che d’altra parte negli ultimi anni ci ha regalato gioielli preziosi. L’inclusione di tutti e tre i DLC originali amplia il mondo di gioco e aumenta la longevità già encomiabile del titolo. Aggiungendo poi la possibilità su console di sperimentare una selezione delle più celebri mod a stravolgere nella maggior parte dei casi l’esperienza di gioco fino a regalarne nuove interpretazioni, The Elder Scrolls V: Skyrim Special Edition rappresenta l’occasione giusta per tutti coloro che avessero maldestramente mancato il gioco nel 2011. La correzione di buona parte dei bug più frustranti dell’edizione originale rappresenta un ulteriore valido motivo per riportare i veterani di Skyrim a vivere le avventure del dovahkiin.
Pro
- Un capolavoro genuino e senza tempo...
- Miglioramenti grafici apprezzabili...
- Compatibilità console per le mod...
Contro
- ...che non aggiunge alcun contenuto inedito
- ...ma non rivoluzionari
- ...che speriamo di veder aumentare nel futuro