The Council – Episodio 1: The Mad Ones – Recensione
Senza alcun dubbio in questi ultimi anni le avventure grafiche con bivi narrativi, molto focalizzate sui dialoghi e le interazioni tra i vari personaggi, stanno riscuotendo un ottimo successo. Titoli come The Life is Strange o Batman: The Enemy Within ne sono la prova inconfutabile: ma emergere in questo scenario odierno, per un gioco di questo tipo, non è ovviamente facile. The Council ultima uscita targata Big Bad Wolf, è sicuramente un titolo con un enorme potenziale.
The Council, come ormai tradizione per questo genere di giochi, ha una struttura a episodi, in questo caso cinque. Nel primo episodio, intitolato The Mad Ones, faremo la conoscenza di Louis de Richet, nobiluomo francese al tempo della Rivoluzione e appartenente a un misterioso ordine dal sapore massonico, il Golden Order, che si reca su di una brulla isoletta al largo delle coste d’Inghilterra per partecipare a uno degli esclusivi ricevimenti tenuti dal padrone dell’isola stessa, il misterioso ed estremamente influente Lord Mortimer.
Louis dovrà anche cercare tracce della propria madre, Sarah de Richet, anch’essa membro di spicco del Golden Order e misteriosamente scomparsa proprio sull’isola dopo un invito da parte del proprietario.
Appena sbarcati, ci renderemo immediatamente conto dell’effettiva influenza di Lord Mortimer e della caratura dei suoi “party”. I nostri compagni di soggiorno saranno, tanto per fare qualche esempio, George Washington, Napoleone Bonaparte, un vescovo molto vicino a Papa Pio IV e un’affascinante Duchessa inglese, strettamente imparentata con la Corona.
Se la struttura di base del gioco è quella di una classica avventura grafica, The Council aggiunge comunque delle nuove meccaniche meccaniche in stile gioco di ruolo, così da rendere il tutto molto più interessante. Ad esempio, all’inizio della nostra avventura dovremo decidere che tipo di carriera sta intraprendendo il nostro Louis. Le possibilità sono: il Diplomatico, che ci consentirà di migliorare le nostre capacità comunicative utilissime per gestire l meglio i dialoghi; il Detective che migliorerà di molto la nostra capacità investigativa e di recupero indizi; e infine l’Occultista, che invece darà una bella spinta alla nostre propensione al sotterfugio, oltre che una certa conoscenza del sapere non canonico.
Una volta scelta una delle tre “classi” ci verrà mostrato il nostro albero delle abilità, migliorabili spendendo una sorta di punti esperienza che guadagneremo durante l’indagine, facendo così progredire il nostro personaggio nella maniera che più si avvicina al nostro di approcciare la trama. Durante la nostra ricerca, saremo molto spesso chiamati a spendere degli “Effort Points”, punti che andranno impiegati per mettere in pratica delle azioni o accedere a risposte specifiche nei dialoghi, sempre in relazione alla carriera intrapresa e alle abilità sviluppate.
Oltre a queste novità, in The Council troveremo anche una sorta di consumabili, oggetti che si riveleranno preziosi per ripristinare un certo numero di Effort Points, togliere una qualche alterazione di stato e scoprire al volo alcuni tratti salienti delle persone con cui avremo a che fare. Nonostante questi piacevoli inserti ruolistici, The Council rimane un gioco di investigazione e narrazione. Dovremo sempre tenere bene a mente la personalità e i vari punti deboli del nostro interlocutore, il tipo di relazione che ha nei nostri confronti e, non per ultimo, quelli che sono (o che crediamo che siano) i suoi scopi e le sue motivazioni.
La vicenda che si prospetta in questo primo episodio è davvero intrigante, sempre in bilico tra lo spionistico e l’occulto. Non marcheranno riferimenti a società segrete e intrighi internazionali in cui noi, anche se come figure in secondo piano, dovremo in una qualche maniera schierarci. O far credere di averlo fatto! Ad ogni modo, portando a compimento The Mad Ones, non vedrete l’ora di giocare il secondo episodio.
Se dal lato trama e meccaniche questo The Council esce a testa più che alta, un piccolo appunto lo dobbiamo fare alla caratterizzazione dei volti. O, per meglio dire, a certe animazioni, davvero un po’ troppo legnose. Alcuni personaggi, soprattutto se ritratti in primo piano, fanno molto “generazione passata”. Stessa cosa per certe animazioni del nostro personaggio. Nulla di grave o di eccessivamente fastidioso, comunque.
Se i successivi episodi di The Council si riveleranno all’altezza di questo The Mad Ones, la serie ha tutte le carte in regola per tenerci incollati agli schermi per un bel po’ di tempo.
Pro
- Storia affascinante
- Personaggi ottimamente caratterizzati
- Nuove meccaniche di gioco azzeccate
Contro
- Resa grafica sottotono
- Non localizzato in italiano