The Conduit – Recensione The Conduit
Probabilmente nessuno degli appassionati dimenticherà il 17 Aprile 2008, giorno in cui la High Voltage Software annunciò ufficialmente The Conduit. Ciò che fecero vedere rimase sulla bocca di tutti, poichè il gioco, uno sparatutto in prima persona, utilizzava una grafica e degli effetti che finora, su Wii, non si erano mai visti. In effetti questa console può molto spesso contare su titoli eccezionali prodotti dalla Nintendo, purtroppo anche una quantità allucinante di sola mondezza prodotta dalle case di terze parti, dalla quale spicca solo una volta ogni tanto un prodotto degno di nota. E’ così che la High Voltage Software ha cercato di farsi valere, ideando un motore grafico che portasse la console ai suoi limiti, e trovando in Sega un ottimo Publisher.
Alieni e misteri
Nel momento in cui metteremo mano al Wiimote, vestiremo i panni dell’agente Michael Ford, per qualche motivo svenuto, e che riprende conoscenza nella Metro di Washington. Proseguendo, nonostante lui appaia già ben familiare alla situazione, scopriremo che vi è stata una invasione aliena sulla Terra, e, utilizzando armi futuristiche e altre di tipo extraterrestre, andremo avanti per i corridoi facendo saltare le loro teste. L’agente Ford troverà quindi, in diverse stanze, degli strani condotti spaziali dai quali escono tali creature. Raggiunto quello più grande della zona, l’agente sembra aver trovato ciò che cercava e, privo di ripensamenti, vi entra dentro.
Ovviamente fino a questo momento noi giocatori non siamo in grado di capire cosa stia succedendo, ma a salvarci interviene il mitico flashback. La storia si porta indietro di 5 giorni, prima dell’invasione. John Adams, leader dell’organizzazione Trust, informa l’agente Ford della sua missione: recuperare un prototipo sperimentale Trust, il quale è stato rubato da un terrorista che si fa chiamare Prometheus. Giunto sul luogo però, Michael viene attaccato dagli agenti Trust che avrebbero dovuto catturare il terrorista in una imboscata. Sta a lui quindi inseguirlo per recuperare il prototipo All-Seeing Eye. Di cosa si tratta esattamente? Perchè i membri della Trust si sono rivoltati? Chi è Prometheus, e come ha tutto questo a che vedere con l’invasione aliena?
La potenza non è nulla senza controllo. Ma se c’è il controllo le cose cambiano…
The Conduit potrà anche stupire per la sua grafica superiore al comune, o potrà divertire chissà quanto gli appassionati di sparatutto. La cosa che risalta più di ogni altra, e che merita un bel 10, è senza dubbio la giocabilità. Non solo i controlli sono di un’enorme comodità, grazie al sistema di puntamento Wii ed ai pulsanti, ma vi sono anche risposte precisissime ai nostri input e la possibilità di personalizzare totalmente ogni tipo di sensibilità, arrivando anche a modificare separatamente il movimento orizzontale e quello verticale. Naturalmente potremo anche modificare i tasti come desideriamo, anche se di default sono messi nel modo più comodo possibile. Con B spariamo con la nostra arma, con A saltiamo, con C ci accovacciamo, con Z usiamo lo zoom per mirare, mentre portando in avanti il telecomando Wii possiamo attaccare fisicamente con il calcio dell’arma equipaggiata. Lo stick del Nunchuk serve a muoversi e il puntatore, oltre che a sparare, ci fa girare se portato all’estremità dello schermo, mentre i pulsanti direzionali sono adibiti al cambio dell’arma equipaggiata (ne possiamo portare al massimo due con noi, se ne troviamo una che ci piace in più dovremo abbandonarne un’altra). Infine, muovendo il Nunchuk verso lo schermo, lanceremo una granata. Insomma, il sistema di controllo è senza dubbio molto semplice, ma allo stesso tempo dona una grande profondità mentre si gioca.
The Conduit è suddiviso in vari livelli, piuttosto lineari, nei quali dovremo proseguire, risolvere qualche semplice enigma, e far saltare tutte le teste che troviamo di fronte a noi. Questa linearità viene fortunatamente spezzata dalla presenza dell’All-Seeing Eye, il prototipo della Trust che si presenta come una sfera che galleggia in aria, sul palmo della nostra mano. Questa particolare sfera, quando la terremo equipaggiata, fuonzionerà in modi parecchio differenti tra loro. Potrà essere usata come decodificatore di lingue, strumento di hack per computer e sistemi di vario tipo, e per scovare oggetti nascosti o frasi misteriose scritte sui muri e visibili solo grazie ad essa.
L’Intelligenza Artificiale dei nemici non è effettivamente così alta nè a livelli di difficoltà facile nè normale. Vi capiterà spesso di ritrovarvi di fronte nemici che senza copertura, saranno lì a fare i bersagli sparando a random. Però basta aumentare un po’ il livello di difficoltà per avere davanti bestie davvero temibili. Il gioco, di per sè, può diventare monotono, ma è anche vero che, nonostante il sistema di controllo della Wii si presti molto bene agli sparatutto, non abbiamo molte altre scelte. Se si possiedono una 360 o una ps3, che dispongono di parecchi FPS, potrebbe essere sensato ripiegare su altro, ma per coloro che utilizzano solo una Wii questo è un titolo d’obbligo.
Una nota di merito va all’Online, che permette partite con 12 giocatori simultaneamente. Davvero ben fatto, con molte modalità e molte mappe con cui divertirsi, e addirittura 20 diverse armi. Troveremo il solito Deathmatch, la partita a punti con tempo limitato, una "caccia al tesoro" dove dovremo cercare un oggetto e tenerlo con noi il più possibile senza venire uccisi, "cacciatore di taglie" nella quale dovremo girare cercando l’obiettivo prefissato e riceveremo penalità se elimineremo un innocente, infine c’è il classico Cattura la bandiera. Grazie a un lag assente quasi in tutte le partite (a parte, raramente, nei casi in cui ci si trovi con moltissimi giocatori con una connessione scadente). L’unico lato negativo di tutto ciò è l’obbligo di scambiarsi i codici amico con chi vogliamo giocare. Ma si sa, per Nintendo ormai è diventato un fastidioso must.
Pagellino Alieno!
Come già detto, The Conduit attira senz’altro per la sua grafica, grazie al motore progettato appositamente per permettere alla Wii effetti che normalmente non potrebbe replicare. Il sonoro è ottimamente implementato, musiche ed effetti sonori di atmosfera, uniti ad un doppiaggio inglese veramente eccezionale. Il sistema di controllo merita un 10 e lode, e anche la longevità è ottima, grazie a una storia di circa 6 ore (da considerarle come 8-9 però, visto che sono circa 6 ore senza mai morire e andando sparati in avanti), aumentabili parecchio andando alla ricerca di oggetti segreti. Non dimentichiamoci l’online, che porterà via parecchie ore della nostra vita videoludica.
In definitiva
Non è facile dare un voto a The Conduit. E’ un gioco molto ben fatto, ma che non dona quasi nulla di nuovo agli FPS e con una storia forse un po’ già vista. Se possedete una Ps3 o una Xbox360 quindi, è facile che decidiate di optare per un altro gioco. Nel caso abbiate solo una Wii non c’è dubbio: The Conduit è un gioco da prendere a occhi chiusi. Grafica strabiliante, per i suoi standard, gioco divertente e ben congegnato, ottimo doppiaggio, sistema di controllo alle stelle, e modalità online, vi permetteranno di gustarvi fino in fondo questo piccolo gioiello pubblicato da Sega, in un parco giochi Wii dove fin troppo spesso vediamo prodotti mediocri per bambini.