The Bard’s Tale – Recensione The Bard’s Tale
Piccolo è bello
Sul piano grafico, il titolo può essere giocato sia in definizione standard che migliorata, con due pacchetti distinti da scegliere in fase di installazione e di cui valutare l’uso a seconda dello smartphone o tablet in cui viene usato. Essenzialmente, è lo stesso gioco del 2004 ma con texture ridefinite, e se su PC difetti come, ad esempio, la povertà di dettagli delle aree aperte rispetto agli ambienti chiusi apparivano più evidenti, sul piccolo schermo risaltano molto meno ed al contempo gli effetti grafici e le animazioni appaiono molto gradevoli rispetto alla media di ciò che nasce su smartphone.
Ineccepibile l’audio, dove il doppiaggio si abbina perfettamente ai personaggi interpretati, ed anche sull’effettistica nulla da dire: tutto “suona” esattamente come si vorrebbe sentire, dai fendenti delle spade, ai barili rotti, alle grida delle creature.
Conclusioni
The Bard’s Tale è un titolo che ha ritrovato nel mobile la sua dimensione: laddove su PC era un semplice giochino, su smartphone la sua semplicità lo rende ideale per la piattaforma in cui viene ospitato ed in ogni caso è un porting non solo perfettamente riuscito, ma anche migliorato e che mantiene comunque la caratteristica più importante del titolo, ovvero la sua comicità, che accompagna il giocatore per un abbondante numero di ore. E se non vi bastasse, come bonus a corredo raccoglie persino l’originale trilogia di Dungeon Crawler per Commodore64 di The Bard’s Tale.