The Ascent – Recensione
Tra le esclusive indie più attese di questa calda estate 2021, The Ascent giunge finalmente nelle mani dei possessori di console Microsoft e PC con la formula della disponibilità al day one su Xbox Game Pass. Il titolo sviluppato dal giovane studio svedese Neon Giant si configura come un interessante Action RPG di ambientazione cyberpunk, branca della fantascienza rifiorita dallo scorso anno e alimentata da una grande attenzione mediatica grazie al caso Cyberpunk 2077, e che strizza prepotentemente l’occhio al genere Hack and Slash rivelandosi così, come emerso fin dai primi trailer rilasciati, un prodotto che non ha nulla da invidiare a produzioni ben più blasonate.
La caratteristica principale di The Ascent è quella di sviluppare il suo gameplay e i suoi risvolti narrativi all’interno di un’arcologia: imponente struttura su più livelli configurata come una mastodontica città formicaio. All’interno di questa elevata megalopoli controllata dalle multinazionali, muove i suoi passi il nostro personaggio: semplice lavoratore di proprietà della potente compagnia The Ascent che detiene il distretto e tutto ciò che si trova in esso, compreso chi vi risiede. In questo scenario, una misteriosa concatenazione di eventi porta però al fallimento della potente The Ascent, mettendo a rischio sia il distretto che l’integrità dell’arcologia stessa. Da manovale a soldato di ventura il passo è breve e così, imbracciate le armi, il nostro alter ego si troverà all’interno di un gioco di potere e combatterà per scoprire ciò che è realmente accaduto al gruppo The Ascent, cercando al contempo di guadagnare un’effimera libertà.
La trama tira fuori alcuni spunti interessanti con qualche colpo di scena disseminato qua e là, ed è arricchita dai tantissimi contenuti presenti nel Codex del nostro personaggio, grazie ai quali potremo approfondire la conoscenza dei personaggi principali, della lore, dei nemici e quant’altro. A farci compagnia durante le nostre esplorazioni e i nostri incarichi avremo un’IA che fornirà diverse informazioni interessanti e utili, oltre a commentare in maniera ironica le situazioni in cui andremo a trovarci. I tanti dialoghi presenti nel gioco, anche durante le fasi più action, da un lato avranno il compito di immergerci completamente nella trama ma, di contro, risulteranno in alcuni frangenti invasivi rischiando di spingere il giocatore a ignorarli o saltarli al fine di tornare in azione. Sì, perché come vedremo più avanti The Ascent sviluppa un gameplay di scuola Hack and Slash che sembra puntare tutto sulla frenesia per poi nascondere al suo interno diversi elementi di strategia da non sottovalutare, e che rendono i combattimenti davvero divertenti e appaganti.
Le prime fasi di gioco di The Ascent riportano alla mente classici titoli Action RPG, grazie alla creazione e personalizzazione del personaggio e alla grande varietà di dialoghi, per poi puntare in maniera più decisa a fasi esplorative e action in stile Diablo, con orde di nemici da affrontare, loot drop, casse e quest principali e secondarie. La tipicità cyberpunk viene qui rimarcata sia nella personalizzazione del personaggio sia nell’arsenale che potremo utilizzare tramite settaggio del nostro loadout. La caratterizzazione del personaggio parte dall’immancabile corollario di caratteristiche quali energia vitale, mira, scatto ecc. per essere poi completato dalla scelta delle migliorie cybernetiche impiantate nel suo corpo e dai vari moduli innestabili. Le prime ci permetteranno di richiamare, ad esempio, dei droidi alleati o di sfruttare capacità fisiche aumentate come balzi o emissione di potenti raggi laser, mentre i moduli saranno in grado di migliorare le capacità fisiche, l’assimilazione di energia o, in generale, gli hp del nostro personaggio.
Oltre alle armi, la sezione relativa agli equipaggiamenti si completa con gli accessori protettivi suddivisi in testa (solitamente caschi, visori e affini), corpo e gambe (gambali robotici inclusi). Il nostro “armadio”, caratterizzato dalla classica suddivisione cromatica in base alla rarità dell’oggetto, sarà espandibile grazie ai loot rilasciati dai nemici, le ricompense tramite quest o casse e, naturalmente, grazie allo shopping nei vari negozi sparsi nelle diverse sezioni di gioco. Durante le frequenti e frenetiche battaglie contro nemici umanoidi, alieni o robotici sarà opportuno variare di volta in volta protezioni, moduli e migliorie ma soprattutto la tipologia di armi equipaggiate. Un esempio, in questo senso, è rappresentato dalle armi dotate di impulsi laser che saranno nettamente più efficaci contro i droidi.
The Ascent si caratterizza per la presenza di 12 missioni principali, ciascuna delle quali suddivisa in vari step, ma è da segnalare la presenza di tantissime missioni secondarie – che possono essere attivate durante il nostro girovagare nei vari distretti dell’arcologia, parlando con determinati NPC – tutte varie e divertenti. Il gameplay generale del titolo è una commistione ben riuscita di fasi action, esplorative e narrative ma l’elemento di maggior pregio di The Ascent riguarda senza dubbio la componente shooter. Grazie alle varie personalizzazioni del nostro alter ego sarà possibile variare nettamente l’approccio ai combattimenti, che si caratterizzano per i vari piani di mira. Infatti tra le caratteristiche del lavoro Neon Giant c’è un valido sistema di copertura che permette di mirare a diversi livelli di altezza a seconda della stazza del nemico o del fatto che anch’esso si trovi dietro un riparo.
I nemici varieranno, oltre che per razza o tipologia, anche per dimensioni e livello, per culminare con boss fight in cui affronteremo energumeni particolarmente ostici. Le boss fight, ma in generale le fasi shooter, si dimostrano maledettamente impegnative e dannatamente divertenti grazie alle orde di nemici che accorreranno a più riprese in supporto del loro “capo”. Non sarà quindi improbabile morire per ricominciare dall’ultimo checkpoint disponibile e valutare, successivamente, se adottare una strategia e un equipaggiamento differenti o tornare sui propri passi per livellare grazie al classico farming.
La campagna single player, come dicevamo, è composta da solamente 12 missioni principali ma, grazie alla difficoltà generale del titolo, la longevità si attesta su buoni livelli e richiederà svariate ore di gioco per completare tutte le quest accessorie. Invece, la componente multiplayer rende particolarmente rigiocabile il titolo grazie alla sua modalità co-op, sia online che in locale fino a quattro giocatori. In tal senso sarà possibile creare e salvare diversi personaggi, un po’ come avviene nei vari Diablo, da richiamare mentre si hosta una partita con i propri amici o quando si partecipa a un game ospitato da altri giocatori.
Per quanto riguarda invece gli aspetti tecnici del titolo, l’Unreal Engine 4 si comporta ancora egregiamente ed è stato ottimizzato in maniera sapiente da Neon Giant per sfruttare al meglio le peculiarità di Xbox Series X. Non si notano rallentamenti su schermo nonostante la massiccia presenza di nemici, npc e oggetti scenici (interattivi e non). Allo stesso modo le esplosioni, sia durante situazioni live che durante gli eventi scriptati, risultano fluide, visivamente appaganti e decisamente spettacolari. Le uniche pecche si notano a causa di qualche caricamento di troppo e per alcune texture meno rifinite, soprattutto durante i filmati di gioco (sostanzialmente tutti realizzati con il motore grafico del gioco) o in alcune inquadrature ravvicinate.
Per il resto siamo di fronte a un grande lavoro di diversificazione di scenari che a prima vista potrebbero risultare fin troppo simili tra loro. Invece, muovendosi tra i vari livelli dell’arcologia di The Ascent sarà possibile rimanere stupiti dai tantissimi dettagli e particolari inseriti. E il comparto sonoro? Discreto, efficace e con un ottimo doppiaggio (solo in lingua inglese e non accompagnato da testi e menù tradotti in italiano) ma mancante di una colonna sonora maggiormente epica e con brani evocativi: sicuramente le melodie pseudo techno ben si sposano col mood generale del titolo, ma non riescono a garantire un’immersione totale e appagante, e vengono troppo spesso sovrastate dal rumore delle sparatorie ed esplosioni.
The Ascent è un titolo indie davvero ben riuscito e che catturerà gli appassionati degli Action RPG, e sicuramente degli Hack and Slash, grazie a quella sensazione di trovarsi in un Diablo in chiave cyberpunk. Ma il lavoro di Neon Giant non si limita a ricordare altri titoli: ci troviamo infatti di fronte a un gameplay d’impostazione shooter variegato e ben studiato grazie all’ottimo sistema di ripari, alla personalizzazione del personaggio e alla possibilità di affrontare le orde nemiche e i boss variando il proprio stile in base a innesti e moduli futuristici. Senza dubbio potremmo trovarci di fronte al punto di partenza di un nuovo franchise, ma oggi possiamo dire che l’arcologia di The Ascent è un mondo tutto da esplorare e in grado di regalare svariate ore di impegnativo e puro divertimento videoludico.
Pro
- Gameplay ricco e divertente
- Personalizzazione del personaggio semplice e variegata
- Fasi shooter impegnative e appaganti
- Longevità garantita da quest secondarie e multiplayer co-op
Contro
- Trama con diversi alti e bassi
- Grafica non sempre curata
- Qualche caricamento di troppo