The Alliance Alive HD Remastered – Recensione
Due anni fa uscì su Nintendo 3DS un gioco di ruolo giapponese, sviluppato dal trittico Cattle Call, Furyu e Grezzo, che passò abbastanza in sordina. Era un JRPG classico, con personaggi stilizzati in stile super deformed e combattimenti a turni. Il suo insuccesso sarà stato colpa della cattiva pubblicità, o forse del fatto che fu presentato come il successore spirituale di The Legend of Legacy, altro titolo che non riscosse incredibile successo.
Tuttavia, nella realtà dei fatti, sia il titolo precedente che The Alliance Alive meritano decisamente come minimo un’occhiata, essendo stati sviluppati entrambi da grandi nomi che hanno lavorato a SaGa, alcuni Final Fantasy, e soprattutto ai primi tre capitoli di Suikoden. Certi della bontà del titolo, gli sviluppatori hanno deciso di elargirgli una seconda possibilità, facendo uscire The Alliance Alive HD Remastered su PlayStation 4 e Nintendo Switch.
Un mondo senza cielo
The Alliance Alive HD Remastered narra le gesta di tanti diversi personaggi, ognuno molto diverso dall’altro e con le proprie motivazioni, ma con in comune il loro vivere in un mondo ormai caduto centinaia di anni prima sotto il dominio di una razza maligna chiamata Daemon. I Daemon, assieme ai loro servitori uomini-bestia, hanno schiavizzato gli umani rendendoli l’ultimo gradino della società e hanno coperto il cielo di terribili nuvole oscure che hanno reso l’azzurro e il sole una mera leggenda di cui parlano solamente i sognatori. Ma non tutti sono disposti a continuare a stare a guardare. Tra gli esseri umani vi sono alcuni che stanno organizzando una rivolta, e la resistenza sta meticolosamente e silenziosamente scambiando informazioni.
Tutto ha inizio quando la figlia di uno dei membri della resistenza, Azura, accompagnata dall’amico di infanzia Galil, viaggia per conto del padre per consegnare una lettera segreta a un altro membro della resistenza. Tuttavia sulla loro strada trovano le rovine di un’antico museo, dove alcune voci dicono venga tenuto un quadro che ritrae il cielo blu delle vecchie epoche. Colmi di curiosità e speranze, i due si addentrano in quel luogo che finirà per cambiare le loro vite.
Potenziamento casuale peggio di Crisis Core
Molti di voi probabilmente ricorderanno Crisis Core, il controverso spin-off di Final Fantasy VII uscito molto tempo addietro su PlayStation Portable. In quel titolo, durante i combattimenti, arrivavamo casualmente su schermo delle slot machine che, in caso di colpo di fortuna, permettevano di avanzare di livello. Su The Alliance Alive HD Remastered il sistema di potenziamento dei personaggi è similmente casuale: i livelli dei personaggi non esistono e, dopo ogni combattimento, ogni personaggio ha una possibilità di vedersi aumentata una statistica casuale, che può andare dai punti vita ai valori di attacco o difesa. Persino imparare nuove skill è dettato dal caso: ogni volta che useremo un attacco con un tipo di arma avremo una piccola percentuale di possibilità di imparare un nuovo attacco con la stessa arma. Inutile dire che questo rende molto difficile pianificare il proprio farming. Questo grado di casualità tuttavia, assieme al poter far usare a ogni personaggio qualunque tipo di arma, permette una forte personalizzazione e allo stesso tempo una continua sorpresa sul modo in cui alla fine gli eroi verranno buildati, costringendo il giocatore a pianificare le battaglie e il proprio party anche a seconda di come saranno andati i potenziamenti durante l’avventura.
L’inizio del gioco è piuttosto lento, poichè ci farà vivere separatamente le storie dei vari protagonisti così da conoscerli meglio e carpirne personalità e motivazioni. Solo dopo diverse ore gli eroi si uniranno formando un gruppo e permettendoci di scegliere un party di massimo 5 personaggi. Durante le prime fasi i combattimenti saranno piuttosto semplici e sarà molto raro trovarsi in difficoltà, soprattutto considerando il fatto che a fine battaglia i nostri personaggi torneranno in piena salute. Ma da quando partirà la vera storia e ci troveremo anche ad affrontare boss segreti, saremo veramente costretti a usare il cervello o, alternativamente, a farmare come matti per sopravvivere.
Una remaster stupefacente
Quello di The Alliance Alive HD Remastered è uno dei pochi esempi di Remaster davvero ben fatta e che ha senso di esistere. I modelli poligonali non sono stati semplicemente puliti, ma sono stati quasi rifatti completamente per permettere un passaggio decente dal 3DS alla generazione attuale di console domestiche. Questo vale anche per i fondali e per le texture, ma quello che stupisce di più è il completo rifacimento di tutti i menù di gioco, che originariamente erano posizionati su due schermi separati, e che su questa remaster vengono ricollocati in maniera magistrale e ben chiara. The Alliance Alive HD Remastered permette oltretutto combattimenti velocizzati fino a 4 volte, un sistema di salvataggio veloce, ed esaurienti spiegazioni di ogni singola meccanica di gioco all’interno di un menù di tutorial.
The Alliance Alive HD Remastered è il perfetto esempio di quando una remaster ha senso di esistere ed è sviluppata con reale impegno. Con una grafica rinnovata quasi del tutto e funzionalità aggiuntive, è la seconda chance che l’originale per 3DS meritava. Se non ci avete giocato due anni fa, è ora anche per voi di dargli una possibilità.
Pro
- Grafica più rifatta che rimaneggiata
- Ottimi tutorial e aggiunte
- Gioco originale già molto valido
Contro
- Niente italiano
- Nessun doppiaggio
- La casualità dei potenziamenti potrebbe lasciare perplessi i giocatori più "precisini"