Tennis World Tour – Recensione
Dopo alcuni anni di vuoto assoluto nel panorama videoludico, il tennis è finalmente tornato a far parte degli sport presi in considerazione dagli sviluppatori. Quando l’anno scorso Bigben Interactive annunciò Tennis World Tour erano trascorsi ben sei anni da Top Spin 4, capolavoro tennistico disponibile per le console della scorsa generazione.
Nonostante Breakpoint Studio, responsabile dello sviluppo del titolo, possa vantare tra i suoi dipendenti alcuni ex-componenti di 2K Czech, il risultato è qualitativamente molto lontano da Top Spin 4: Tennis World Tour sembra infatti un titolo rilasciato senza un adeguato periodo di testing e ottimizzazione. Graficamente è più vicino a un gioco della scorsa generazione; l’unico punto positivo è la realizzazione abbastanza verosimile dei volti degli atleti su licenza, verosimiglianza che si perde in un comparto animazioni abbastanza simile per tutti gli atleti, eccezion fatta per la gestione dei rovesci (a uno o due mani), sia per il campionissimo Roger Federer sia per il nostro portacolori Fabio Fognini, nonostante tatticamente questi due atleti abbiano un modo di interpetare il tennis in maniera molto diversa tra loro.
Buona la realizzazione complessiva dei campi: nonostante la mancanza di licenze ufficiali per le competizioni, i tornei maggiori sono subito riconoscibili dagli appassionati di questo sport. Purtroppo tutte le diverse superfici sembrano rispondere allo stesso modo, quindi non ci sarà una grossa differenza nella reazione della palla quando quest’ultima rimbalzerà sulla terra rossa o sul sintetico.
Il vero punto debole di Tennis World Tour risiede nella giocabilità. Per una scelta di sviluppo, l’atleta che andremo a controllare ribatterà sempre i colpi verso la rete; il nostro intervento molto spesso è richiesto solo per modificare la potenza e la direzione. Questo sistema di scambio semi-automatizzato ha, a mio avviso, la pecca di aver ridotto il livello di tattica da sempre presente in questo sport. La presenza di un’intelligenza artificiale dai comportamenti ancora imprevedibili (nonostante l’uscita di un paio di patch che hanno migliorato la situazione) non aiuta a migliorare questo feeling e rende il titolo di Breakpoint molto meno appagante di Top Spin 4.
La modalità Carriera, offerta principale per quel che riguarda il single player, è ricca e ben strutturata. Dopo la creazione attraverso un editor decente (anche se qualche volto in più tra cui scegliere sarebbe stato gradito) e la scelta delle caratteristiche tecniche (tipo di rovescio e mano principale), il nostro alter ego viene lanciato all’ultimo posto nel ranking con obiettivo di risalire le novantanove posizioni che lo separano dalla vetta. Il nostro atleta può essere migliorato affrontando allenamenti, partite di esibizione, acquistando nuovo equipaggiamento e partecipando ai tornei. I risultati portano all’ottenimento di soldi ed esperienza: con i primi potremo procedere all’acquisto di equipaggiamento che andrà a migliorare una o più caratteristiche, ma a peggiorare leggermente alcune altre, e potremo usufruire dei servizi di manager e preparatori, utili anch’essi per migliorare il nostro tennis; con l’esperienza, invece, andremo a far aumentare di livello il nostro atleta potendo scegliere di utilizzare i punti sviluppo su tre parametri (Attacco, Difesa, Servizio-Volée).
Gli sviluppatori hanno dichiarato in occasione del lancio che nella settimana del 12 giugno, giorno del rilascio di Tennis World Tour su Nintendo Switch, il gioco avrebbe avuto finalmente una modalità online, ma al momento della recensione questa modalità non è ancora stata attivata: nella sezione online presente nel menù del gioco campeggia, infatti, un molto poco rassicurante “prossimamente”.
Un altro punto a sfavore di Tennis World Tour è la pessima implementazione del commento tecnico di Paolo Bertolucci, commentatore di Sky Sport ed ex-tennista: essa si limita a una decina di frasi ripetute ossessivamente e anche senza alcun senso rispetto alla giocata appena effettuata (il telecronista si complimentava per un ottimo rovescio quando il punto era stato ottenuto con un dritto).
Tennis World Tour è senza dubbio una grossa occasione mancata vista la penuria di titoli tennistici in questa generazione. Graficamente arretrato e monco di alcune modalità importanti (doppio e online), con Top Spin 4 come ispirazione, Breakpoint Studio avrebbe dovuto ottenere un risultato ben diverso. Nel buon sviluppo della modalità Carriera, dettagliata e appagante, possiamo vedere come gli sviluppatori abbiano delle potenzialità ma lanciare sul mercato un gioco incompleto, chiedendo al pubblico di pagare il titolo a prezzo pieno, è una scelta che non può (e non deve) avere successo.
Pro
- Modalità Carriera ben sviluppata
Contro
- Graficamente più simile a un gioco PlayStation 3
- Telecronaca imbarazzante
- Mancanza della modalità online