Tekken 6 – Recensione Tekken 6
Sono passati ormai 15 anni da quando la famiglia Mishima ha iniziato a riunire i lottatori più forti del mondo con lo scopo di prendersi a mazzate per il nostro divertimento. La saga Namco è stata una delle prime ad usare il 3d nei picchiaduro, con il primo Tekken del ’94, riuscendoci piuttosto bene e portandola ad essere una delle più conosciute ed apprezzate nel genere. Vivendo di alti e bassi, la storia si è protratta per 3 lustri e ha attraversato 3 generazioni di console, arrivando oggi al 6° capitolo (il nono, considerando gli spin-off come il Tag Tournament, l’Advance e il Dark Resurrection) e approdando per la prima volta oltre che su console Sony anche sulla 360 di casa Microsoft.
In sviluppo per ben 4 anni, tra continue indiscrezioni e qualche filmato dato in pasto ai fan, finalmente è giunta l’ora di impugnare un pad e prepararsi ad affrontare il sesto torneo del pugno d’acciaio. Non appena avrete avviato il gioco, la Namco offre ai vostri occhi il solito filmato introduttivo realizzato in computer grafica, nel quale verranno presentati nuovi e vecchi personaggi ed accennata la storia. Purtroppo però, anche per “colpa” dello straordinario roster disponibile, non tutti i personaggi faranno la loro comparsa nel filmato, ma questo onore sarà regalato solo a pochi.
Una volta finita la presentazione vi troverete di fronte ad un menù abbastanza spoglio: sopra ad un schermata con Lars in un’arena di gioco (il personaggio è però possibile cambiarlo selezionando il vostro preferito), si pareranno davanti 5 opzioni, Campagna, Modalità Offline, Galleria, Personalizza ed Opzioni, oltre alla modalità Online.
Non ruberai mai le mie pecore, maledetto sosia di Jackie Chan!
In aperta Campagna…
La prima delle modalità di gioco, ovvero la Campagna, è anche il punto cardine della versione per console. Altro non è che l’ennesima riproposizione del Tekken Force, picchiaduro a scorrimento introdotto nel terzo capitolo e poi portato avanti per tutti i Tekken successivi, ma stavolta è stato reso di primaria importanza ed è stato migliorato sotto alcuni aspetti.
Selezionandola ci ritroveremo a guardare dei mini-filmati introduttivi, in cui verrà riassunta la storia della saga a partire dal primo Tekken grazie a dei buoni disegni. Una volta finiti questi, partiranno dei filmati con grafica di gioco, che purtroppo iniziano a far sorgere i primi dubbi su questo capitolo: la veste grafica non appare affatto all’altezza delle ultime produzioni viste su console, ma anzi sembra abbastanza sotto la media.
Finiti i vari filmati si inizierà finalmente a giocare: impersonando Lars, misterioso protagonista di questo episodio dotato di una forza pari solo alla sua amnesia, e accompagnati da Alisa, figlia di Geppetto Boskonovitch e arma umana, vi ritroverete subito a scappare dalla Mishima Corporation, che sembra avere tutte le intenzioni di farvi la pelle per qualche motivo. Il perché di questo, oltre che la vera natura degli stessi Lars ed Alisa, verrà spiegato lungo la storia, che si evolve principalmente tramite sequenze al termine di quasi tutti gli stage.
Si avrà all’inizio della Campagna una sorta di World Map dove sarà possibile selezionare il luogo in cui spostarci: una volta entrati in questo inizierà il gioco vero e proprio, e con Lars o Alisa bisognerà avanzare lungo un determinato percorso sconfiggendo nemici di diversa natura fino ad arrivare al boss dello schema, ovvero un personaggio di Tekken, che una volta battuto aprirà vari altri percorsi nella mappa per proseguire l’avventura.
La giocabilità è buona, inizialmente potrete impersonare solamente i due personaggi citati sopra, ma mano a mano che proseguiremo sbloccherete i vari boss finali in modo da renderli disponibili in questa modalità. C’è da dire che come i precedenti Tekken Force visti anche questo pecca un po’ di ripetitività, ma la Namco ha cercato di attenuare il più possibile questo problema, inserendo qualche variante alla linearità della maggior parte degli schemi e alcuni stage segreti da sbloccare tramite determinate condizioni. All’interno di uno schema, solitamente i nemici son sempre degli stessi 3-4 tipi, ma guardando d’insieme l’intera modalità si nota come i vari avversari casuali siano di un numero tutto sommato discreto e abbastanza differenziati tra loro per forza, difesa e lista mosse. Anche la struttura stessa varierà leggermente con l’avventura: potrete finirli dopo aver sconfitto l’ultimo boss, oppure trovare vari alleati (anche tra i 40 protagonisti del titolo) lungo il percorso. S
Sarà possibile trovare all’interno delle casse, sparse lungo gli stage vari, item che potranno aiutarvi nella vostra avventura: si va da pozioni dagli effetti più disparati ai soliti pulcini/polli in grado di ripristinare parte dell’energia, fino a denaro per gli acquisti e armi di varia fattura, come i lanciafiamme o le gatling. Inoltre, anche i vari nemici potranno dropparvi qualcosa, sicuramente il premio più ambito sono i vestiti per i personaggi, interessante novità centrale di questa modalità. Sarà infatti possibile, mentre sarete nella mappa del mondo, personalizzare il costume del vostro personaggio tramite questi oggetti recuperati, e come in Soul Calibur i vari capi d’abbigliamento porteranno modifiche non solo estetiche durante il combattimento, ma influiranno anche su alcune statistiche: potrete aumentarvi gli hp, migliorare la rigenerazione dell’energia, massimizzare l’attacco o effettuare attacchi elementali con i nuovi vestiti, che più alti sono di grado più apporteranno bonus migliori. Attenzione però, ogni personaggio potrà equipaggiare solo 5 bonus differenti, e gli stessi bonus non saranno cumulativi tra loro. La cosa brutta di ciò è che non c’è modo di ordinare per tipo i vari pezzi d’equipaggio nel menù di personalizzazione come accadeva in SC IV, ad esempio, ma questi saranno disposti in ordine solo per grado, costringendovi a volte di rileggervi le caratteristiche di una cinquantina e oltre di oggetti per trovare finalmente quello che fa per voi.
Preparatevi a far una carneficina di avversari grazie alle armi presenti in modalità campagna
Tutto sommato la Modalità Campagna si risolve qui: relativamente lunga, vi porterà via intorno alle 6 ore per esser completata del tutto, lungo una quarantina di stage e qualche colpo di scena nella trama, veramente curata che tocca tutti i 40 personaggi del titolo. Il suo problema però è proprio la grafica, che evidenzia ambientazioni molto scarne e texture non degne di questa generazione, che stonano parecchio con i modelli dei personaggi abbastanza resi bene. Inoltre, il sistema di targeting del bersaglio, affidato al tasto dorsale, è abbastanza macchinoso, ed unito ad una telecamera non gestibile vi darà parecchi problemi nelle fasi più concitate, come quando vi troverete addosso 6-7 Gun Jack pronti a ridurvi in poltiglia. Ma niente paura, un’oculata gestione dei potenziamenti dati dall’equipaggio, unita ad un I.A. nemica non troppo curata, vi porterà fuori da quasi tutte le situazioni complicate.
Purtroppo, al momento non è possibile giocare la Campagna in coop, né online né tantomeno offline, ed è un peccato, perché la compagnia di un amico l’avrebbe resa sicuramente più interessante. Pare però che la Namco voglia rimediare al problema con un DLC gratuito in grado di render possibile la cooperazione online, quindi sarà solo questione di tempo. Un ultimo appunto su questa modalità: sarà presente nella World Map un’area denominata Arena, nella quale si giocherà non più con la struttura a scorrimento ma proprio con quella da picchiaduro 3d che è Tekken. Grazie a questa, che è a tutti gli effetti l’erede della vecchia modalità Storia, selezionando un personaggio sbloccato precedentemente nei livelli della Campagna vedrete il suo prologo e affronterete 4 combattimenti per ricevere in cambio, una volta vinti, il filmato finale di quel personaggio. Questo video, per fortuna, non è stato realizzato con il motore grafico del gioco, ma bensì in computer grafica come quello iniziale: seppur corti come sempre nella serie, son ben realizzati e divertenti.
Il torneo del pugno d’acciaio
Anche se in questo sesto capitolo il Tekken Force ricopre una posizione molto più importante che nelle passate edizioni, è indubbio che la vera forza di Tekken stia nel suo essere un picchiaduro 3d e non uno a scorrimento.
La modalità offline servirà a questo infatti: prepariamoci ad affrontare la nuova edizione del gioco, con tutte le varie sfaccettature che Tekken ci ha sempre offerto: saranno infatti disponibili le tipologie di gioco che abbiamo imparato ad apprezzare lungo la storia della saga Namco. In questa inoltre non sarà necessario sbloccare i vari personaggi in qualche modo, perché ce li ritroveremo da subito tutti e 40 pronti all’azione.
La prima della lista è la Battaglia Arcade, praticamente la riproposizione su console del Tekken 6 da cabinato: 8 personaggi da affrontare in rapida successione, culminanti nel boss finale, il possente Azazel. Inoltre, superato il sesto schema, comparirà uno sfidante bonus, il massiccio robottone Nancy; purtroppo questo mostro, non utilizzabile dal giocatore se non in uno schema della Campagna, occupa mezzo schermo ed è dotato di una difesa straordinaria. La potenza dei vostri colpi sarà praticamente dimezzata o peggio, e come se non bastasse le sue mosse vi leveranno una marea di energia, rendendolo molto ostico e frustrante da affrontare. Non vi preoccupate, in caso di sconfitta non vi sarà game over, ma la vittoria contro esso porterà al vostro profilo maggior lustro e la possibilità di sbloccare un trofeo o un obiettivo a seconda della vostra console.
Un altro personaggio che vi darà problemi sarà proprio Azazel, il boss finale, anch’egli non a disposizione dei player, che segue la tradizione lanciata da Jinpachi Mishima: alto, grosso e molto potente. Purtroppo, una volta battuto questo e i restanti 7 personaggi, non ci sarà la vecchia soddisfazione di gustarsi l’ending del proprio personaggio, che sarà relegata solamente nell’arena della Campagna.
Subito dopo la Battaglia Arcade si trova nell’elenco la Battaglia Fantasma. Questa è la vecchia modalità Arcade del quinto capitolo: partendo dal 9° Kyu, si dovranno affrontare una serie di lottatori per ottenere soldi e possibilità di promozione, fino ad arrivare al 1° Dan. Si, 1° Dan e non Tekken Lord o gli altri gradi massimi, che saranno sbloccabili solo a furia di combattimenti online. Come in Tekken 5 inoltre, una volta sconfitto un avversario, avrete qualche secondo per scegliere il prossimo da una lista di tre.
Sempre nella Offline son presenti la Battaglia Vs, in cui sarà possibile sfidare un amico, e la Battaglia a squadre, la Prova a Tempo e la Sopravvivenza, tali e quali a quelle dei vecchi capitoli.
Infine, per ultimo, ci sarà la Pratica, dove selezionando un personaggio avremmo accesso alla sua move list e potrete quindi imparare ad usarlo al meglio. Anche qui, son state mantenute le stesse impostazioni dei vecchi capitoli: potrete quindi impostare come vorremmo il comportamento del personaggio usato dal computer, analizzare i colpi o vedere la cronologia delle nostre mosse. Purtroppo però è stato eliminato il recording mode, che consentiva di registrare le proprie combo per poterle rivedere in seguito, cosa che dispiacerà sicuramente a tutti coloro che studiano ogni possibile combinazione di colpi per rendere al meglio nelle battaglie.
La bellissima Zafina, uno dei nuovi personaggi introdotti con questo titolo
Oltre alla Modalità Offline ci sarà quindi la Galleria, dove sarà possibile visionare i vari filmati sbloccati nel corso del gioco, i diari di Alisa e i riconoscimenti finali.
Le ultime due opzioni infine son dedicate al Profilo e alle Opzioni. L’ultima ovviamente servirà a settare le impostazioni di gioco, dalla difficoltà (in cui son presenti 5 varianti da facile ad ultra difficile) ai controlli, mentre nella sezione dedicata al profilo sarà possibile visionare le proprie statistiche e personalizzare i vestiti dei personaggi, dopo aver acquistato i nuovi item a suon di centinaia di migliaia di “G”, la moneta del gioco. C’è da dire che la quantità di items disponibili e vestiti è vastissima e ben variegata, e potrete agghindare ogni pg come meglio vi pare… sempre se avrete voglia di ripetere svariate volte gli stage della Campagna pur di guadagnare in fretta molti quattrini.
Fight!
Sostanzialmente, il Gameplay del titolo non ha subito molte variazioni da com’era nei precedenti capitoli, ma son state apportate solamente delle piccole aggiunte. In questo capitolo tornano le famose arene multi-livello, presenti nel 4 episodio ma accantonate in Tekken 5: grazie a queste sarà possibile far sprofondare l’avversario in un altro stage solamente effettuando un colpo potente mentre questo sarà a terra. Oltre a queste rimangono comunque le classiche arene “senza limiti” e quelle invece circondate da muri, nei quali potrete spingere l’avversario per massacrarlo di colpi.
Un’altra novità del titolo è il sistema di rabbia, che potenzia le mosse del vostro personaggio; quando la vostra energia volgerà ormai al termine, la barra inizierà a lampeggiare di rosso, come rosse saranno le scie che seguiranno i movimenti del vostro personaggio: il risultato sarà che sarete in grado di assestare colpi più potenti del normale in questo status, che potranno anche ribaltare la situazione. Inoltre, in questo capitolo ad ogni alter ego virtuale si potrà equipaggiare un’arma, la quale potrà essere usata grazie ad una combinazione di tasti.
In generale la giocabilità è stata ottimizzata: i movimenti son stati resi più rapidi e molte collisioni hanno avuto una revisione, ma sostanzialmente lo strapotere delle juggle rimane invariato anche in questo titolo, per la gioia di chi ama far rimbalzare il proprio avversario lungo l’arena. Il parco mosse dei personaggi è stato rivisto per tutti, anche se non a tutti i vecchi personaggi son stati apportati grandi cambiamenti: a parte i nuovi personaggi che avranno per ovvi motivi una move list inedita, si possono notare immediatamente le differenze tra lo Yoshimitsu visto nel 5° capitolo e questo presente in Tekken 6, così come generalmente ogni personaggio avrà qualche mossa nuova e altre combinazioni variate nell’esecuzione. In ogni caso non disperate, Yoshimitsu a parte, se conoscevate nei minimi dettagli un personaggio con questo Tekken 6 vi basterà un’occhiata alla lista mosse in Pratica per padroneggiarlo come ai vecchi tempi o quasi.
Un simpatico regalo per lei, Mr. Law
Tirando le somme
Alla fin fine questo Tekken 6 non è stato come ci si sarebbe aspettato da un titolo in programmazione da ben 4 anni.
Il comparto tecnico è a tutti gli effetti la cosa che delude di più e che salta agli occhi subito: la modalità Campagna si articola in scenari veramente spogli e brutti, con texture ripetute e sfocate, in cui l’unica cosa di gradevole per gli occhi sono i modelli dei personaggi. Come se non bastasse, giocando nelle modalità Offline, vi accorgerete che anche gli sfondi delle varie arene non godono tutti di un’ottima realizzazione grafica, si va da arene molto ben fatte (come lo schema di Las Vegas) ad altre veramente brutte (una su tutte, il livello del porcile), e i modelli dei personaggi "storici" appaiono visibilmente meno curati rispetto alle new entry, specie per quel che riguarda le animazioni, che sembrano copiate di pari passo dal capitolo precedente.
Un’altra cosa sottotono è il sonoro, nulla da dire per quanto riguarda gli effetti dei colpi o le urla dei vari personaggi, ma il punto debole son le varie melodie di gioco che spaziano da schitarrate varie fino a canzoni j-pop, una più brutta dell’altra. Per fortuna, copiando un vostro cd nella console, è possibile sentire quello, piuttosto che la musica di gioco mentre combattiamo. Sempre restando nel campo del sonoro, anche il doppiaggio del titolo fa un po’ storcere il naso; durante la Campagna sentirete delle voci per così dire “miste”, dato che i personaggi parleranno o in Giapponese o in Inglese a seconda della loro origine. L’effetto che ne deriva è spiazzante, in quanto vi chiederete se tutti siano poliglotti da capire benissimo ogni lingua e rispondere in un’altra ancora.
Questo Tekken in ogni caso ci regala anche lati abbastanza positivi. In primo luogo la storia, davvero ben curata come poco ci si aspetta dai picchiaduro in generale, che grazie anche alla modalità simile al Tekken Force (oltre che ai vari filmati di ending) tocca le vicende di ogni personaggio e lo inserisce molto bene in quel contesto che è il sesto torneo del pugno d’acciaio. Un altro suo punto di forza è senza dubbio la longevità: 40 personaggi di cui 6 nuovi di zecca son tanti, è uno dei roster più polposi di questa generazione se non proprio il più consistente; imparare ad usarli tutti anche solo superficialmente porterà via varie ore, specie se non si ha mai messo mano ad un Tekken. Vista la loro lista mosse molto fornita e differente da personaggio a personaggio, non si avrà nessuna difficoltà a trovare quello che fa al caso vostro, ve n’è davvero per tutti i gusti. Inoltre, grazie alla possibilità di personalizzare ogni pg con una miriade di item differenti, sarete spinti a giocare sempre più per guadagnare soldi e quindi comprarvi l’oggetto che vi interessa. A tutto ciò vanno aggiunte le altre modalità, l’arcade, la battaglia fantasma, il survival ma soprattutto la possibilità di sfide online che vi porteranno via parecchie ore, se siete appassionati della serie.
Comprando questo Tekken, vi ritroverete tra le mani un buon capitolo della serie, con una storyline curata e un roster veramente enorme e molto particolareggiato, capace di offrire un’ottima scelta e varietà. Peccato però che l’idea generale mentre si gioca è quella che si poteva dare molto di più, specie sul lato tecnico. Una maggiore pulizia grafica, una realizzazione migliore delle cut scene sorrette dal motore grafico di gioco e degli sfondi delle arene, unita ad un comparto sonoro differente, l’avrebbero reso un ottimo titolo. Così invece è consigliabile solo ai fan sfegatati della serie o dei picchiaduro in generale, che passeranno ore a studiarsi i tanti personaggi che il titolo offre ed accumulare vittorie e sconfitte nelle partite online. A tutti gli altri si consiglia prima di provarlo per ponderare l’acquisto.