Teenage Mutant Ninja Turtles: Shredder’s Revenge – Recensione
Teenage Mutant Ninja Turtles: Shredder’s Revenge è un gioco “beat ‘em up” (Picchiaduro a scorrimento – N.d.R.) realizzato da Tribute Games ed edito da DotEmu e Camera Games. Avete già ordinato la pizza? Se sì, prendete il pad e premete il tasto di accensione, altrimenti fatelo e preparatevi a godervi ore e ore di divertimento e risate in compagnia dei vostri amici.
Non aspettatevi un tripla A e una resa della città in alta definizione, ma se il vostro obiettivo è la ricerca del divertimento puro e semplice, allora questo è il titolo che fa per voi.
Ritorno a New York
Siamo stati per la prima volta a New York assieme alle Tartarughe Ninja nel lontano 1989, con il picchiaduro a scorrimento Teenage Mutant Ninja Turtles all’interno del cabinato Konami. Sia questo che i suoi successori su Nintendo NES prima e SNES dopo sono conosciuti per essere molto ostici e mettere in difficoltà il giocatore in ogni momento. Anche giocandoli al giorno d’oggi, se non si padroneggia il move-set del personaggio selezionato e non si conoscono bene le ambientazioni e le boss fight, infatti, il rischio di prendere un sacco e una sporta di botte è tutt’altro che remoto. Ci sono giocatori che hanno finito tutta la storia con un solo gettone o altri che hanno fatto dei playthrough integrali su Youtube, ma stiamo parlando di veri e propri specialisti del genere.
Tranquilli, Teenage Mutant Ninja Turtles: Shredder’s Revenge non richiede questo tipo di pertinacia nell’innalzamento del proprio livello di abilità. La difficoltà, infatti, è selezionabile e potete scegliere inizialmente tra sei personaggi diverso: Donatello, Leonardo, Michelangelo, Raffaello, Splinter e April O’Neal. Solo dopo aver completato la modalità Campagna per la prima volta, sbloccherete il settimo personaggio, ovvero Casey Jones, il celebre vigilante amico delle quattro tartarughe. Selezionando la modalità Campagna, affronterete una storia lunga quindici capitoli. Ogni capitolo ha un boss finale da sconfiggere, ai quali dovrete aggiungere due boss fight supplementari e una serie di side-quest utili per sbloccare qualche trofeo in più e alcune abilità proprie di ognuno dei personaggi. Uno dei trofei sbloccabili riguarda il vedere tutti e sette i finali disponibili (uno per personaggio), quindi se vorrete platinarlo preparatevi a rigiocare la modalità storia almeno sette volte con tutti i personaggi a disposizione. L’altra modalità giocabile è la Arcade, di fatto una “coin-op” dove andrete avanti in progressione fin quando non farete game over.
Noi di Gamesource abbiamo platinato il gioco e, per quanto possa sembrare strano, la ripetitività non è così marcata come si potrebbe pensare. Ognuno dei sette, infatti, ha le sue mosse, i suoi punti di forza e i suoi punti deboli. Anche qui, il consiglio che vi possiamo dare è quello di iniziare con Donatello, perché è quello che ha le skill più bilanciate rispetto agli altri personaggi. Una volta abituati alle meccaniche di gioco e combattimento, vi verrà automatico esplorare altri approcci alla battaglia con personaggi magari molto forti in attacco ma deboli in difesa, o magari con meno forza ma più velocità nel portare i colpi.
Grafica e Audio
Teenage Mutant Ninja Turtles: Shredder’s Revenge è un titolo che non fa della grafica il suo punto di forza. Si tratta di una pixel-art delle più classiche e che richiama fortemente i primi capitoli della serie, ma trattandosi di un picchiaduro a scorrimento non ci si poteva aspettare altro. Il comparto audio con colonne sonore ed effetti è la ciliegina sulla classica torta preparata all’insegna dell’effetto nostalgia e del divertimento.
Multiplayer
Oltre alla modalità single player, gli sviluppatori hanno previsto una modalità co-op in locale (massimo 4 giocatori) e una modalità multiplayer on line con stanze a invito per un massimo di sei giocatori. Qui il divertimento si amplifica in maniera esponenziale, perché combattere assieme agli amici con una bella pizza sul tavolo e una bottiglia di Coca Cola, è davvero il massimo. Le ore di divertimento sono potenzialmente illimitate, perché tra amici si può comporre un party il più possibile cucito addosso alle caratteristiche dei giocatori, rendendo la squadra una vera e propria forza della natura da contrapporre a nemici e boss. L’unico neo, purtroppo, è che con tanti giocatori più i nemici che popolano lo schermo diventa tutto rapidamente molto caotico.
Teenage Mutant Ninja Turtles: Shredder’s Revenge riesce perfettamente nel suo intento: riportare le Tartarughe Ninja nel mondo dei videogiochi, con una grafica pixel art bellissima e con quintali di divertimento assicurato. Il gioco è leggero, divertentissimo e mai realmente violento. I nemici per quanto grandi e grossi sono delle macchiette che, fondamentalmente, prendono in giro loro stessi e si rivelano goffi e piuttosto tonti anche quando vorrebbero tirarsela da cattivoni. Il gioco scorre via in un attimo e, se siete appassionati del genere, non dovete assolutamente lasciarvelo sfuggire. E non dimenticatevelo mai: cowabunga!
Pro
- Giocabilità
- Effetto nostalgia
Contro
- Poco fruibile dai non amanti dei beat 'em up