Tales of Xillia 2
Uscito il 1 novembre 2012 in Giappone, Tales of Xillia 2 è il quattordicesimo capitolo della saga di JRPG Tales of. Seguito diretto dell’originale Tales of Xillia, approda sul nostro mercato il prossimo 28 agosto con una localizzazione dedicata su PS3. Scopriamo assieme cosa ci riserva questa volta l’eccentrico Hideo Baba, creatore della serie.
Alla (ri)conquista del West
Sono passati ben 19 anni dal lontano 1995, anno che vide l’uscita del primo capitolo della serie, Tales of Phantasia. Con oltre 16 milioni di copie globalmente vendute, Tales of è divenuto un marchio di fabbrica solido e redditizio, che ha saputo superare i confini del Giappone riscuotendo fan e successo anche in Europa: anche Tales of Xillia non è uscito dagli schemi positivi di Namco Bandai. E Tales of Xillia 2? All’ombra del successo del primo capitolo, Xillia 2 è un prodotto dalle molteplici sfumature di grigio che nonostante qualche innovazione e una nuova storia da raccontare poco aggiunge all’arcobaleno di colori ed emozioni che è stato Tales of Xillia.
Attenti a quei due!
Ed è così che ritroviamo i mondi di Maxia ed Elympios, collisi a seguito delle avventure narrate in Tales of Xillia. Due i nuovi protagonisti: Ludger Will Kresnik ed Elle Mel Marta. Il destino li vuole sullo stesso treno che sta per essere sabotato dagli agenti di Exodus (originari di Elympios, li abbiamo già conosciuti nel capitolo precedente), incrociando così le loro vite. Introverso e di poche parole lui, vive sotto lo stesso tetto del fratello Julius e del gatto Rollo. A seguito delle cure mediche che riceverà dalla Spirius Corporation (generando così il “debito” che segnerà tutta l’avventura e di cui vi parleremo fra qualche riga), scopre di avere nel proprio DNA il potere di distruggere le dimensioni parallele che stanno alla base dello sviluppo della trama principale.
Otto anni, misteriosa e tutta da scoprire lei, ragazza di una delle dimensioni “fratturate”: inviata dal padre alla disperata ricerca di Ludger e della fantomatica Terra di Canaan. Grazie all’orologio tascabile che il genitore le dona in quello che è il primo filmato animato del gioco, Elle è in grado di aiutare Ludger a trasformarsi nella sua forma Chromatus in battaglia.
Nonostante possano essere considerati co-protagonisti (Elle si rivelerà essenziale nei twist della trama), il solo personaggio di Ludger è reso giocabile. Questa disparità di base rende molto difficile immedesimarsi nel personaggio di Elle e riuscire ad apprezzarne appieno il character design. D’altro canto, nonostante l’utilizzo di personaggio maschile in ogni battaglia, il suo carattere taciturno (o peggio, che parla tramite mugugni e monosillabi) lo rende di una piattezza rara nella storia della caratterizzazione dei personaggi della saga di Tales of. Completando il gioco una prima volta, sarà però possibile sbloccare la sua voce nel nuovo gioco +, sentendolo così recitare le proprie righe in prima persona. Namco Bandai, perchè costringerci dunque a un intero gameplay facendo da balia a una ameba?
Compito del duo sarà quello di viaggiare da un universo parallelo all’altro, rilevando e sistemando la “frattura” temporale di turno. Diretta conseguenza sarà la scomparsa di quella linea temporale, prezzo morale da pagare per salvare il proprio universo che metterà a dura prova i nervi del nostro eroe. Per fortuna potremo corrergli in soccorso offrendo una mano nella scelta da compiere in momenti cruciali del gioco, condividendo così l’amara conseguenza di una azione di distruzione che grava sul suo essere. Questo è solo l’inizio.
Gradito ritorno sotto form di personaggi non giocabili saranno i vecchi protagonisti di Tales of Xillia, da Milla a Jude, passando per Leia, Elize, Alvin e Rowen, anche se molti di questi non avranno grande impatto nella storia lasciando loro un ruolo di mera presenza e omaggio ai fan del predecessore.
Non sempre nuovo è sinonimo di bello
A differenza di Tales of Xillia, il secondo capitolo è fortemente condizionato da una nuova componente ricorrente e interattiva: quell’homo faber ipsius fortunae che porterà il protagonista a dover compiere scelte determinanti di fini del gioco e della trama principale. Di tanto in tanto Ludger sarà messo di fronte a situazioni che richiedono il suo intervento, e starà a lui scegliere come plasmare il mondo e il destino degli eventi in cui è coinvolto attraverso una delle due opzioni di volta in volta perseguibili. O almeno, ci piacerebbe che così fosse. Le scelte infatti comportano raramente delle vere e proprie conseguenze, a volte limitate per conseguire uno dei tre possibili finali.
Una delle novità introdotte è propro quel concetto di “debito” che vi abbiamo accennato nei primi paragrafi. Dopo poche ore di gioco Ludger si ritroverà a contrarre un vero e proprio debito di 20 milioni di Gald (la valuta del mondo di gioco) con la Pirius Corporation che vincolerà l’intero proseguo del gioco. Sarà possibile pagare tramite depositi manuali o a rate automatiche (ottenendo in questo modo piccoli omaggi della banca), ci precluderà l’accesso a determinate aree di gioco fino a quando non avremo estinto diverse fasce del nostro gigantesco debito. Una meccanica anonima e sulla carta innovativa, ma che nella pratica si rivela arma a doppio taglio che rischia di scemare in un grind sterile nel tentativo di racimolare qualche Gald in più costringendo il giocatore nelle anonime quest secondarie (che in questo caso diventano, paradossalmente, primarie).
Cross Dual Raid Linear Motion Battle System
Il gameplay di Tales of Xillia 2 non si discosta troppo da quanto abbiamo visto in Tales of Xillia: ritroviamo lo stesso sistema 3D che ha caratterizzato la saga sin dai tempi di Tales of Symphonia. Un nome complesso per un battle system le cui radici sprofondano nella natura stessa della saga. Quello che giunge nuovo è invece il restyle della formula di combattimento in tempo reale. In aggiunta alle classiche debolezze magiche, i nemici si ritroveranno ora a essere suscettibili a un tipo di arma piuttosto che a un altro: ecco dunque che quelli corazzati cederanno soltanto sotto i colpi di un martello a doppia impugnatura, mentre i nemici più agili andranno sfoltiti a colpi di spada.
Stessa impronta action dunque, caotica nelle prime fasi di gioco, in grado di regalare soddisfazioni anche ai jrpg-er di vecchio stampo: potrete tornare a mischiare le vostre Arti agli attacchi standard, questa volta con la possibilità di cambiare tipologia di arma scegliendo tra martelli, spade e pistole.
A scapito del vecchio sistema di sviluppo conosciuto come Illium, diamo il benvenuto al nuovo Allium. Mentre in Tales of Xillia spettava al giocatore distribuire i punti abilità conquistati grazie all’esperienza frutto dei combattimenti, nell’Allium la maggior parte della crescita del personaggio avrà luogo in maniera non altrettanto diretta. l’Allium permette di equipaggiare oggetti speciali che col tempo e l’utilizzo insegneranno al personaggio Arti e abilità personalizzate. Qualcuno ha detto “Esper in Final Fantasy VI”? Bravi, avete vinto un chupa chups alla coca cola.
Il mix di micro gestione del proprio personaggio non sempre si sposa bene con il profondo sistema di personalizzazione proprio del Tales of Xillia originale: insomma, un ibrido le cui potenzialità non vengono appieno bilanciate. Il risultato? Un sistema di sviluppo di difficile gestione che potrebbe portarvi a picchi di stress e alla perdita di sonno.
Tutti per uno, uno per tutti
Tales of è una saga che ha fatto dei rapporti tra personaggi e dell’impatto emotivo delle proprie azioni sul gruppo un cavallo di battaglia. Anche in Xillia 2 il party sarà oggetto di sviluppo e crescita, non solo meramente fisica ma anche morale. Attraverso una serie di missioni dedicate (e separate da quelle primarie) scopriremo col passare del tempo i loro più intimi segreti, stringendo legami che doneranno una marcia in più alla trama del gioco. Alcune di queste hanno dei risvolti piuttosto interessanti e anche importanti nell’intera narrativa del gioco, altre invece risultano piuttosto forzate, banali e non apportano nulla alla storia, rovinando in alcuni casi quanto era già stato raccontato nel precedente capitolo.
A coronare l’esperienza di gioco e l’esplorazione delle diversificate mappe disponibili, immancabile è la presenza di missioni secondarie. Vengono definite “Contratti”, nome in codice per quelle che si riveleranno essere missioni di caccia, recupero oggetti e così via. Una scorciatoia per qualche punto aggiuntivo e denaro di scorta per saldare parte del vostro immenso debito. Una funzione secondaria permetterà di inviare il simpaticissimo gatto obeso Rollo in ricognizione alla ricerca di ulteriori oggetti per il vostro inventario. Tutte le missioni secondarie saranno accettabili in qualsiasi città che visiterete, di facile gestione e raggiungibili in un batter d’occhio attraverso la comoda funzione di teletrasporto del gioco.
Peccato, però, che tutte le ambientazioni siano state totalmente riciclate dal precedente episodio, costringendo i giocatori di vecchia data a riaffrontare gli stessi dungeon, gli stessi nemici e rivisitare le stesse città, sempre povere di elementi da esplorare e con cui interagire.
[signoff predefined=”Signoff 1″ icon=”quote-circled”]Una ventata d’aria fresca al sistema di battaglia non avrebbe di certo guastato, allo stesso modo una più adeguata caratterizzazione del protagonista giocabile Ludger. Ma con dozzine di ore di gioco garantite e una trama che vi vedrà condizionare in prima persona le sorti dell’universo, Tales of Xillia 2 è un prodotto imperdibile per tutti gli amanti della saga, fermo restando non rappresenti un apice della saga né il capitolo migliore.[/signoff]