Tales of Vesperia – Recensione Tales of Vesperia

La serie Tales of può vantarsi di una vasta schiera di capitoli usciti su diverse piattaforme, quasi sempre a sè stanti, i quali hanno consacrato il brand a mostro sacro del gioco di ruolo nipponico, accanto ai ben più famosi Dragon Quest e Final Fantasy, conquistando le attenzioni del pubblico e della critica con prodotti di qualità.
La saga apre le porte all’alta definizione con Tales of Vesperia, primo capitolo approdato sulle console di ultima generazione (escludendo Tales of Symphonia: Dawn of the New World per Wii) e qui recensito per Xbox360, l’unica versione al momento disponibile per il mercato europeo. Una versione Ps3 è prevista per l’autunno 2009 in Giappone, come già annunciato ricca di aggiunte come nuove zone, missioni e un nuovo personaggio giocabile.


Un viaggio di 100’000km inizia con un singolo passo

Nonostante il marcato stile anime che caratterizza  la saga, le tematiche trattate e le ambientazioni proposte sono da sempre mature e di una certa profondità, toccando argomenti delicati come il razzismo e la religione. Vesperia inizia come la più classica delle storie fantasy e, mantenendo quella classicità, offre al giocatore un mondo ricco e caratterizzato in ogni sua componente, senza tralasciare numerosi colpi di scena.

L’avventura è ambientata nel mondo di Terca Lumireis, nel quale la popolazione dipende da antiche tecnologie per sopravvivere, denominate Blastia e utilizzabili per diversi fini come l’innalzamento di barriere per la protezione delle città dai numerosi mostri che infestano il mondo, il potenziamento individuale per le battaglie o per la propulsione di mezzi come le navi. Verremo presto a contatto con questi elementi avanzati nella capitale imperiale, Zaphias, enorme città dotata di una imponente barriera, presidiata dai Cavalieri Imperiali e luogo d’inizio dell’avventura. Una misteriosa figura ruberà il Blastia che purifica l’acqua dei quartieri bassi e starà al protagonista trovare il ladro e riportare l’oggetto alla popolazione. Un inizio non troppo originale dal retrogusto Falloutiano (Water Chip?) viene presto condito con una buona dose di colpi di scena che coinvolgono misteriosi assassini e cospirazioni contro l’impero e le gilde, organizzazioni mercenarie che svolgono i più disparati compiti al di fuori della giurisdizione dei Cavalieri Imperiali.
Un plot non proprio originale, ma appassionante e viene compensato da ciò che sembra essere il vero cuore della parte narrativa di Vesperia, la caratterizzazione dei personaggi.
Il cast è su ottimi livelli e le interazioni tra i vari membri, ma anche con gli altri individui, sono gestite in maniera impeccabile e coerente. Il protagonista, Yuri, riesce a non cadere nei classici stereotipi del genere, presentandosi come un personaggio maturo, a volte sarcastico, legato alla giustizia ma comunque con un modo d’agire dove il fine giustifica i mezzi, risultando assolutamente credibile, così come il resto della compagnia. Al gruppo si aggiungeranno personaggi variegati e ben diversificati, dal trentenne pescatore e donnaiolo alla ragazza prosperosa, indecifrabile e pungente, passando per un’intrattabile maga prodigio ossessionata dai Blastia, ognuno con un proprio background, aspirazioni e obiettivi diversi dagli altri, creando legami e attriti senza scadere mai nel banale e nel già visto.
 

Veduta della capitale imperiale

La storia viene raccontata sia tramite filmati fatti con il motore grafico del gioco con qualche pizzico di computer grafica, doppiati o meno a seconda dell’importanza, sia con spezzoni di anime vero e proprio, ottimamente animato da Production I.G.
Oltre ai numerosi dialoghi,  le interazioni saranno approfondite  tramite un sistema di skits, siparietti con risvolti comici costituiti per di più da dialoghi tra  personaggi, rappresentati da artwork che cambiano espressione, posizione e dimensione in base a quel che sta accadendo, il tutto interamente doppiato. Il risultato è garantito, le centinaia di skits riescono ad approfondire i legami tra i membri del party e divertire il giocatore, che non tarderà a premere back (sono liberamente attivabili entro un lasso di tempo) per visualizzare l’ennesima scenetta.

Gameplay, combo e crafting

Il gioco utilizza un sistema di crescita dei personaggi basato sull’esperienza ottenuta dagli scontri, ottenendo la quantità richiesta di esperienza aumenterà il livello del personaggio e di conseguenza i suoi parametri. Le skills ottenibili sono legate alle armi, in un sistema che richiama quello visto in Final Fantasy IX, per ottenere un’abilità bisognerà utilizzare l’arma che la racchiude finchè non avremo riempito l’apposita barra dell’apprendimento e rimarrà attiva fintanto che utilizziamo l’arma. Cambiandola saranno comunque utilizzabili le abilità imparate in precedenza, attivandole dall’apposito menu in cambio di un variabile numero di punti. Ognuna sarà attivabile e disattivabile in qualunque momento, restituendoci i punti spesi che potranno essere subito investiti in altre skills. Il numero limitato di punti renderà fondamentale selezionare le abilità che più si adattano al nostro stile di gioco, aumentando la personalizzazione e la tatticità dell’ottimo sistema di combattimento.
 

I combattimenti sono adrenalinici e molto movimentati

Il sistema di combattimento si presenta come action puro. Durante gli scontri avremo il controllo di un solo personaggio (che potremo ovviamente scegliere), mentre i restanti tre saranno gestiti dall’intelligenza artificiale, alla quale potremo assegnare un set di comandi più o meno complessi e totalmente personalizzabili.
I nemici sono visibili sulla mappa, rendendo consigliabile evitare di farsi prendere alle spalle ed evitando di scadere in un obsoleto sistema ad incontri casuali. Una volta ingaggiato un nemico o un gruppo di questi, saremo liberi di muoverci liberamente sul campo di battaglia, opzione che consentirà di evitare i colpi, attaccando a nostra volta con la pressione del tasto B, parare la risposta dei nemici tramite X, oppure utilizzare le skills con la pressione di più tasti o consumare gli oggetti curativi.
Gli attacchi speciali denominati Artes, vengono appresi con l’aumentare del livello e mutano con l’utilizzo degli stessi tramite la pressione del tasto A più una direzione della levetta analogica sinistra e della levetta destra, per un totale di otto abilità impostabili contemporaneamente e concatenabili tra di esse in spettacolari combo.
Il sistema d’intreccio degli attacchi sfiora livelli da picchiaduro, offrendo un vastissimo sistema di colpi e attacchi aerei capaci di dar vita ad esaltanti combo che spronano il giocatore a migliorare per ottenere catene il più lunghe e articolate possibile.
Oltre all’enorme mole di Artes (divise in varie tipologie come Base, Arcane, Altered, Burst e Mystic) potremo contare sui Fatal Strikes, coreografiche mosse finali che potremo effettuare una volta azzerata la resistenza del nemico a particolari colpi, premendo il grilletto destro quando una luce colorata appare sul bersaglio. E se tutto ciò non dovesse bastare si aggiunge l’Overlimit, una barra caricata infliggendo e subendo danni, permette l’uso in rapida successione di Artes per un breve lasso di tempo, attivabile manualmente attraverso la croce direzionale e che amplia il già perfetto sistema di combo. Ma niente paura, se i più smanettoni si divertiranno nello sperimentare le più complesse combinazioni, il battle system risulta fruibile anche per l’utente meno esperto e che si affida  al button smashing, la pressione dei tasti più legata alla casualità che alla tecnica, grazie anche al livello di difficoltà selezionabile in ogni momento.

Per quanto riguarda la parte esplorativa del gioco, questa offre una world map curata e particolareggiata, condita con una buona variabilità negli ambienti e una notevole profondità dell’orizzonte. I dungeon, che saremo chiamati a percorrere, non saranno troppo complessi e nè verremo a capo rapidamente,  anche grazie agli enigmi piuttosto elementari, ma non per questo banali, che intervallano l’azione e l’esplorazione senza però spezzarne il ritmo.
 


Fase esplorativa

Una menzione speciale va al sistema di crafting, allo stesso tempo semplice ma funzionale. Quando una qualsiasi parte del nostro equipaggiamento, che sia essa un’armatura, un’arma o un accessorio, viene rimpiazzata da una migliore, potremo riciclare l’oggetto sintetizzandone uno nuovo e creando la rispettiva versione migliorata. Grazie a questo sistema saremo spinti a conservare i vecchi equipaggiamenti e cercare sulla mappa  le locazioni contenenti materiali utili alla creazione di nuovi oggetti o delle versioni migliorate di quelli che già possediamo. Inoltre, sarà utile cercare di racimolare quante più ricette e ingredienti possibili in modo da potersi dedicare alla cucina, ogni piatto porta diversi benefici come l’aumento temporaneo delle statistiche o il ristoro dei punti vita.

Grafica e Sonoro

La prima cosa che salta all’occhio è sicuramente l’ottimo uso del cel-shading, uno dei migliori in assoluto, capace di accentuare lo stile anime del character design e donare a Vesperia un piacevole tocco fiabesco. Come per Eternal Sonata, i personaggi possono vantare un livello di dettaglio notevole, con modelli ottimamente realizzati, ricchi di dettagli (l’arma è visibile durante le fasi esplorative e riproduce perfettamente quella equipaggiata) ed egregiamente animati, sia per quanto riguarda il party che per il vasto bestiario che incontreremo nel corso dell’avventura.
Le ambientazioni risultano ispirate e molto gradevoli da contemplare, basti pensare alle vedute della  capitale Zaphias o  Halure e la sua pioggia di petali, lo stesso si può dire dei dungeon che spesso mostrano scorci evocativi. Le variazione atmosferiche si riflettono sulle città, che cambiano sia nell’aspetto che nella popolazione a seconda della condizione atmosferica e dell’ora del giorno, durante le quali visiteremo la locazione.
Purtroppo l’aspetto circostante presenta una qualità delle textures altalenante, fin troppo spesso poco dettagliate, difetto che viene comunque attenuato grazie all’uso del cel-shading e compensato dalla praticamente totale assenza di caricamenti e rallentamenti anche durante le fasi più concitate. 

  



Tipico filmato realizzato con grafica in-game

Il comparto sonoro è su buoni livelli e anche se non impressiona particolarmente può contare su alcuni pezzi molto orecchiabili e più che convincenti nel contesto del gioco. Veramente ottima anche l’opening di Bonnie Pink, "Ring a Bell", accompagnata da un magnifico video animato e che rende molto bene, cantata in inglese nelle versioni americana ed europea di ToV, quando era in giapponese nella sua versione originale.
La maggior parte dei dialoghi e tutte le skits sono state doppiate in inglese con un ottimo voice acting che rende molto piacevole seguire le vicende e le skits stesse, donando spesso un ulteriore spinta alle gag grazie al tono dei personaggi, che ne risultano arricchiti.


Conclusione

Tales of esordisce su Xbox360 con Vesperia, un titolo vasto e completo nonostante alcuni difetti minori riguardanti la trama non troppo originale, le musiche anonime e la mancanza di una localizzazione in italiano, ma il titolo si difende benissimo su tutti i fronti. La cura riposta nella caratterizzazione dei personaggi e del background di Terca Lumireis sono i punti chiave del comparto narrativo del titolo e risultano di ben altro spessore rispetto alla maggior parte dei jrpg di questa generazione, così come la sceneggiatura e i dialoghi, entrambi ben curati e sopra la media.
L’esperienza viene impreziosita dallo strabiliante uso del cel-shading e di intermezzi animati, oltre che da un voice acting notevole e da una spaventosa mole di missioni secondarie e minigiochi, che aumentano la longevità del titolo e approfondiscono alcuni aspetti della trama e dei legami tra i personaggi.
Quel che ne risulta è un titolo denso di contenuti, pur mantenendo un livello qualitativo elevato in tutte le sue sfaccettature, capace di porsi come uno dei migliori jrpg di questa generazione e come metro di paragone per quelli futuri.  Ogni amante del genere non dovrebbe lasciarsi scappare Tales of  Vesperia, soddisfazione garantita.

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