Taiko no Tatsujin DS – Recensione Taiko no Tatsujin DS
Let’s play
Taiko no Tatsujin, conosciuto fuori dal Giappone col nome di Taiko Drum Master, era in origine una popolarissima serie di arcade, sfociata in decine giochi per molte delle console presenti sul mercato. Il gioco è un "simulatore di taiko", il tamburo tradizionale Giapponese: in ogni episodio della versione arcade il cabinato è composto da uno schermo e due grossi tamburi, con annesse bacchette per suonarli. Vediamo se la trasposizione su DS mantiene lo spirito della serie originale.
La grafica del tamburo
La grafica di TNT, come ci si potrebbe aspettare dalla cover del gioco, è estremamente colorata e vivace. Le animazioni non sono curate come dovrebbero, ma raramente vi distrarrete durante il gioco per accorgervene. Gli effetti speciali, anche se in scarsa quantità, sono presenti, e a seconda delle nostre prestazioni varieranno in spettacolarità. E’ possibile anche modificare l’aspetto del protagonista (una specie di tamburo con tanto di gambe, braccia e faccia pucciosa), cambiandone i colori o addobbandolo con i più svariati accessori, che ci verranno donati completando le varie canzoni. Durante quest’ultime, sotto le note è possibile osservare delle scenette con protagonisti personaggi del folklore Giapponese, quali oni e kappa (ma a volte anche personaggi classici dei videogiochi, quali Mario e Pacman), animati a ritmo della canzone. TNT non offre molto dal punto di vista della grafica, ma quel che c’è è ben fatto e adatto al clima che il gioco dovrebbe ispirare.
Come suonare un Taiko in 6 semplici passi
Dopo un breve tutorial il gioco ci catapulta nell’"azione": ci viene offerta una lista di brani (divisi fra J-Pop, musica classica, sigle di vecchi anime, temi di videogame famosi, musica tradizionale Giapponese e vari) che dovremo completare per ottenere i graziosi accessori per il protagonista. Il gioco in sè consiste nel premere a tempo varie zone del tamburo visualizzato sul touch screen, a seconda del colore e della grandezza delle note, che possone essere: rosse, a indicare che dovremo premere un qualunque punto del tamburo; blu, per un qualunque punto fuori dal tamburo; rosse grandi, per il centro del tamburo; blu grandi, per il bordo del tamburo; gialle, per una serie continua di pressioni sul touch screen. Vi è anche una nota speciale, detta "den den" indicata da un tamburello, che ci segnala che dovremo premere alternativamente dentro e fuori il tamburo. A seconda del nostro tempismo guadagneremo più o meno punti, che andranno a influire sul punteggio finale e sul dono ricevuto. Nella confezione di gioco sono inclusi due pennini speciali, con l’effigie dei due protagonisti, che rappresentano un simpatico omaggio e un suggerimento: per il massimo divertimento e meglio giocare con due pennini. Le modalità extra comprendono il dojo, che consente di giocare delle canzoni di difficoltà elevata una volta al giorno e sbloccare così melodie extra per il gioco vero e proprio; la "casa" del protagonista, dove potremo controllare la posta ricevuta (ovvero i messaggi che ci verranno inviati dai personaggi del gioco una volta concluse le varie canzoni; di solito contengono regali) e cambiare gli accessori e la colorazione del protagonista. Qui potremo inoltre rivedere il tutorial e controllare il numero di corone conquistate (possono essere d’oro, d’argento o di bronzo a seconda della percentuale di completamento delle canzoni). Troviamo quindi le opzioni e la modalità wi-fi, disponibile fino a quattro giocatori anche tramite game sharing. Anche se le modalità extra non sono molte, il gioco riesce a intrattenere anche grazie alle varie difficoltà: sono presenti la media, la difficile, la molto difficile e l’abominevole modalità oni, che fa mangiare la polvere alla modalità Insane di Ouendan 2.
Non solo tam tam
Il sonoro del gioco è ovviamente curato benissimo: come menzionato, sono presenti 29 canzoni di varie categorie, e anche se la qualità delle musiche non è sempre la stessa di quella raggiunta dalle canzoni di Ouendan (una delle canzoni di TNT appariva però anche in Ouendan 2), in generale non ci si può certo lamentare, anche per la presenza di classici come "Il volo del calabrone" o "Overture a Guglielmo Tell". Anche le note sono quasi sempre ben disposte, e il loro ritmo è ottimamente sincronizzato con la canzone che stiamo ascoltando. E’ presente anche un doppiaggio in Giapponese, ma in tutto il gioco si sente comunque poco.
I modi in cui suonare il Taiko
Il gioco riesce a intrattenere a dovere, e anche una volta completate tutte le canzoni in tutte le difficoltà, avrete voglia di riaccendere il DS per rifarne qualcuna. La presenza degli accessori sbloccabili e del dojo allunga ulteriormente l’esperienza, fornendo all’utente un rhytm game di tutto rispetto, anche sotto l’aspetto della longevità.