Surgeon Simulator: Experience Reality – Recensione

Playstation VR ci ha offerto svariati tipi di esperienze finora. Alcune di esse sono state assolutamente nuove e interessanti, altre invece erano giochi già visti ma riproposti con la realtà virtuale. Per fare qualche esempio della seconda tipologia di titoli, abbiamo sperimentato a 360° giochi come Pinball FX 2, DriveClub, o Super Stardust Ultra, i quali hanno spezzato del tutto la barriera dello schermo della TV per permetterci di avere una visuale letteralmente completa di tutto ciò che accade attorno a noi durante le nostre sessioni di gioco. Tuttavia quest’oggi si unisce a questa schiera di titoli un altro gioco che possiamo ammettere abbia fatto la storia e creato un genere: si tratta di Surgeon Simulator.

Titolo che si può o amare o odiare senza mezze misure, ha fatto la fortuna di moltissimi Youtubers data la sua natura abbastanza assurda che sfocia per la maggior parte delle volte nel ridicolo, e cambia nome per l’occasione in Surgeon Simulator: Experience Reality.

Un chirurgo da buttare

Non appena avvieremo il titolo ci ritroveremo nel corridoio di un ospedale, a osservare un carrello con un foglio appeso che ritrae varie opzioni. Già qui l’immersività è ottima, come in ogni gioco VR, ma il controllo potrebbe lasciarci un po’ perplessi dato che non c’è nulla a spiegarci effettivamente come funziona il tutto di preciso. L’unico indizio che avremo su schermo sarà un’immagine che ci spiegherà la possibilità di scegliere se essere mancini o destrorsi, e nulla più. Andando per tentativi, scopriremo che R1, R2, e X sono i pulsanti che ci permettono di chiudere le dita della mano (rispettivamente pollice, indice, e le altre 3 insieme) per maneggiare oggetti o selezionare gli elementi del menù, quindi eccoci a proseguire dopo qualche minuto di confusione in un nuovo menù che rappresenta l’ufficio del chirurgo.

Qui avremo modo di esaminare le cartelle cliniche dei pazienti per renderci conto di quale operazione dovremo svolgere, per poi gettarci nel cuore del gioco. Peccato che è proprio nel gioco stesso che iniziano i problemi.

Parlando chiaramente e senza mezzi termini, Surgeon Simulator: Experience Reality è ingiocabile. Il pad viene rilevato in maniera del tutto imperfetta, diventando non più utilizzabile quando cerchiamo di raggiungere attrezzi che non siano vicinissimi a noi. La nostra mano si trasforma in una mano scheletrica e diventa incapace di prendere gli oggetti, avvertendoci che dobbiamo usare un posizionamento migliore. Peccato che il problema persiste anche se siamo posizionati perfettamente di fronte alla Ps Camera e a una distanza ottimale, il che rende impossibile (o comunque estremamente frustrante) recuperare alcuni oggetti.

Nonostante l’effettiva facilità del titolo nell’esecuzione di molte operazioni, il sistema di rilevamento stesso rende ingiocabile il tutto, costringendo l’utente a perdere tempo prezioso per fare svariati tentativi che alla fine si rivelano quasi sempre futili.

Sin dal primissimo approccio al titolo è fin troppo chiaro che c’è qualcosa che non quadra, anche perché i comandi del Playstation VR, sia con i pad che con i Move, è appurato che funzionino alla perfezione: il problema di fatto sta in Surgeon Simulator stesso, che ha appena ricevuto una patch correttiva ma che non ha minimamente sistemato cosa non andava.

Surgeon Simulator: Experience Reality non aggiunge nulla in termini di gameplay al Surgeon Simulator che tutti conoscono. Di base la sua esistenza è dedicata ai fan del titolo che desiderano un’immersività totale, e in effetti questa immersività c’è. Peccato che i controlli siano talmente ingestibili da rendere del tutto ingiocabile il titolo, a prescindere da quanto impegno un utente possa metterci. Speriamo in una futura patch correttiva, ma al momento acquistare questo titolo vuol dire solo occupare memoria sull’hard disk della Playstation 4.