Super Neptunia RPG – Recensione
Quando un brand arriva ad avere oltre 10 titoli, tra capitoli canonici, spin off e remake, i creatori e i fan cominciano a sentire il bisogno di qualcosa di nuovo. Questo è maggiormente accentuato se, come per Neptunia, i titoli sono usciti nel giro di nemmeno dieci anni. Quindi Compile Heart si è ritrovata con arduo compito nella creazione di Super Neptunia RPG: come creare qualcosa di nuovo in una serie che ha già esplorato molto? La soluzione adottata da Compile Heart risiede in una formula strana, un seguito che si pone sia come sequel che come reboot, ma che nella sua peculiare forma riesce a creare un prodotto soddisfacente e fresco, portando quindi esattamente il tipo di gioco che la serie necessitava.
Super Neptunia RPG si distacca dai precedenti titoli sin dalla premessa: si tratta infatti di un gioco interamente Bidimensionale. Le avventure delle Dee CPU han sempre proposto dei sistemi di combattimento tridimensionali, nei quali la posizione di nemici e alleati era punto focale dei combattimenti. In questo nuovo capitolo, invece, questa meccanica è totalmente assente, e il combattimento è stato completamente rivisitato. Le battaglie si svolgeranno ora con un sistema di combattimento che si ispira al sistema ATB, ma con delle sostanziali modifiche. Avremo infatti la classica barra ATB che si carica, ma questa sarà divisa in diversi segmenti e ogni mossa che potremo fare richiederà un certo numero di segmenti. Super Neptunia RPG in questo modo cerca di unire il classico sistema reso celebre dai Final Fantasy, con il sistema di combattimento basato sui punti abilità caratteristico dei Valkyrie Profile.
I combattimenti, però, non avranno i classici sottomenù che ci permetteranno di scegliere la mossa da effettuare. Difatti ogni personaggio si muoverà premendo un solo tasto, e la mossa che farà sarà determinata dalla sua posizione nella squadra. Premendo L1 ed R1, nella versione PlayStation 4, sarà possibile “ruotare” i personaggi, e il comportamento di ognuno di lorò varierà in base a chi presenzierà nella linea frontale, che determinerà l’assetto del team (difensivo, offensivo, magico, equilibrato o curativo). Al primo impatto questo sistema di combattimento può sembrare limitato, e sicuramente risulta meno profondo di altri JRPG, tra cui anche alcuni precedenti capitoli della serie tra cui Megadimension Neptunia VIIR. Tuttavia è presente la possibilità di imparare molte abilità, e decidere prima della battaglia quali di queste verranno usate da ognuna delle CPU in ognuno degli assetti.
Questa meccanica di strategia preventiva limita le possibilità in battaglia, dato che non è possibile cambiare queste abilità nel corso di uno scontro, ma introduce un affascinante sistema di “Build” e sincronie tra i personaggi. Non vi nascondiamo come abbiamo apprezzato non poco questo esperimento di Idea Factory, tanto che alla conclusione dell’avventura (e oltre) ci siamo ritrovati nella situazione di volerne di più. Gli scontri sono sempre molto tesi, dato che basta poco perchè gli avversari uccidano le nostre CPU, ma sono tutti tranquillamente affrontabili nel momento in cui si gioca con la giusta calma. Per quanto inizialmente il sistema di combattimento non ci stesse convincendo, ci siamo ritrovati soddisfatti dal titolo, per quanto ne evidenziamo due particolari difetti che ne limitano la qualità.
Il primo difetto coincide anche con il motivo per il quale, inizialmente, non fossimo convinti della nuova direzione della serie. Il sistema di combattimento funziona molto bene quando si hanno almeno 3 personaggi in squadra; tuttavia per esigenze narrative il gioco insiste a voler lasciare il giocatore con un solo personaggio, troncando nettamente ogni sua potenzialità. Fortunatamente dopo aver reclutato tutte le CPU questa problematica scompare, ma nelle prime ore di gioco abbiamo trovato l’ossessione di Super Neptunia RPG di volerci lasciare senza personaggi troppo soffocante. Difatti, per quanto abbiamo apprezzato il titolo, non ne valutiamo positivamente la rigiocabilità, proprio a causa di quelle sezioni nel quale il gameplay è limitato inutilmente.
Secondo grande limite del titolo sotto il lato gameplay è il contenuto. Come detto in altre recensioni quali Splatoon 2 Octo Expansion e Devil May Cry V, il concetto di “poco ma buono” è qualcosa che sentiamo di promuovere, dato che permette la creazione di titoli poco longevi, ma eccezionalmente costruiti. Questo concetto è però difficile da applicare a un JRPG, genere noto anche per i suoi grandi contenuti. Un esempio eccezionale di “poco ma buono” nei JRPG, può essere Undertale di Toby Fox, che in poche ore (divise in più run) offre contenuto soddisfacente e di qualità come pochi altri titoli nell’intero genere. Super Neptunia RPG, tuttavia, riesce in questo intento solo a metà. Se a livello narrativo il gioco mantiene un ottimo pacing grazie alla sua relativa breve durata (parliamo di circa 12/ 13 ore), a livello di gameplay offre troppo poco. Quest’ultima avventura di Neptune si pone quindi come un estremo opposto di Megadimension Neptunia VIIR, che soffriva di problemi gravi di pacing, ma rimediava con contenuti, specie endgame, di enorme spessore.
Sotto il punto di vista narrativo, Super Neptunia RPG non vuole affermarsi nè come reboot, nè come sequel, ma rimane nel mezzo, con qualche piccolo cenno al primo Hyperdimension Neptunia, ma senza avere quasi alcun personaggio dai vecchi titoli, al di fuori delle 4 CPU protagoniste e un paio di ospiti speciali. Questo permette al titolo di sbizzarrirsi nelle sue celebri parodie, costruendo la propria trama attorno al dibattito “meglio i giochi in 2D o in 3D”, con quindi molte citazioni all’epoca SNES ed N64, inserite come al solito in modo geniale e coerente col mondo di Neptunia. Non mancano inoltre anche le classiche perle: le battute parodistiche geniali, che potranno essere capite solo da chi certi titoli li ha vissuti, ma che ci hanno donato delle risate come è raro succeda in questo medium, specie grazie al trofeo ” Nasu wo [K]utta”.
Per quanto riguarda invece personaggi ed eventi, Super Neptunia RPG ripropone le “solite” protagoniste a cui i fan son affezionati. Tuttavia sfruttando il clichè (evidenziato anche da Neptune stessa) dell’amnesia tratta i rapporti tra le 4 CPU in un modo speciale, come se queste si incontrassero per la prima volta all’interno di questa avventura. Questo porta sia a poter sfruttare l’effetto nostalgia per chi segue la serie dalle origini, sia a poter introdurre in modo più organico le protagoniste al nuovo pubblico. Purtroppo il titolo pecca di momenti veramente memorabili all’interno della sua avventura (al di fuori di alcune già citate ottime sezioni comiche), risultando quindi ben fatto, ma poco impattante. Questo è anche sottolineato dal comparto tecnico del titolo, che presenta una grafica gradevole e delle colonne sonore che accompagnano bene il gameplay, ma nessuno di questi elementi ci è rimasto impresso dopo aver concluso e approfondito il titolo. Le stesse mappe e i dungeon esplorabili risultano buoni, ma dimenticabili e molto semplici in struttura. Ulteriore problematica a limitare il titolo risiede nelle prestazioni del gioco su PlayStation 4. Difatti ogni qualvolta si esegue per la prima volta un’azione che richiede un caricamento, il gioco sembra freezzarsi per diversi secondi, prima di caricare l’interazione successiva. Questo succede quasi unicamente alla prima volta che si esegue una certa azione da quando si ha acceso il titolo (ad esempio la prima volta che si entra in combattimento)
Super Neptunia RPG è un titolo particolare da valutare. Il sistema di combattimento è molto divertente, ma limitato da alcune scelte opinabili; tecnicamente è ben fatto, ma è poco memorabile; i contenuti sono buoni, ma pochi in quantità. Si tratta quindi di un titolo bello, che poteva essere però pubblicato meglio. Un gioco che consigliamo a chiunque voglia avvicinarsi al brand e che riteniamo indispensabile per i fan della serie, ma che porta con sè qualche piccolo rimpianto.
Pro
- Buon sistema di combattimento
- Umorismo sempre divertente
- "Svecchia" la serie
Contro
- Povertà di contenuti
- Alcune scelte opinabili nel game design