Super Mario 3D World + Bowser’s Fury – Recensione
Di padre in figlio, dai cabinati alle console casalinghe: Mario è sempre stato un importante elemento di legame generazionale per i videogiocatori, una favola tramandata videoludicamente da 35 anni che però, anche oggi, non si arrende al passare del tempo, dimostrandosi non solo sempre attuale ma anche capace di reinventarsi quando necessario. L’ultima iterazione è Super Mario 3D World + Bowser’s Fury, che vuole accorpare in un’unica cartuccia uno dei giochi migliori di Wii U, introducendo Mario in un contesto (quasi) del tutto nuovo.
Dopo un 2020 denso di difficoltà, può essere questo il punto giusto per ripartire nel nuovo anno di Nintendo Switch?
Come già raccontato nella nostra anteprima, la struttura di Super Mario 3D World è quella che abbiamo già visto non solo nel 2013, ma anche in tanti altri capitoli della serie: gli 8 mondi che compongono la parte principale dell’avventura offrono a Mario & Co. una varietà incredibile di sfide e di situazioni, durante le quali vengono esaltate le abilità uniche dei personaggi e dei loro bizzarri power-up, che prendono a piene mani dai classici della serie. Non basterebbero decine di paragrafi per esprimere esaustivamente le idee brillanti messe in piedi da uno splendido level design: chi ha già provato l’originale sa cosa si troverà davanti, mentre chi non ha avuto modo di vivere Super Mario 3D World su Wii U rimarrà, ne siamo certi, a bocca aperta a più riprese.
Se Super Mario 3D Land ha mostrato la strada maestra, 3D World è stato capace di spingersi ancora più in là, proponendo il meglio della decennale storia di platforming firmato Mario. Livelli a scorrimento, sezioni più aperte e corse contro il tempo: non manca davvero nulla. A tutto ciò si unisce una longevità notevole, che come da tradizione aumenta a dismisura qualora i giocatori decidessero di imbarcarsi nell’ardua impresa di completare tutto al 100% (risultato in grado di garantire un premio ben più tangibile della semplice soddisfazione).
Se Super Mario 3D World risulta estremamente divertente in solitaria, è con il multiplayer che le idee del platform esplodono, dando vita a un gioco che cambia completamente le carte in tavola. Che si decida di collaborare o che ci si rivolga invece verso una più accesa competizione, l’esperienza vissuta in compagnia mostra un gioco dal volto diverso ed estremamente sorprendente. Il tempo, si sa, ci ha portato al triste tramonto del multiplayer in locale, lusso oggi riservato a pochi utenti. Per questo motivo è estremamente utile il passo in avanti compiuto da Nintendo che, rispetto all’originale, aggiunge in questa versione l’inedito multiplayer online: connessione permettendo, la struttura del gioco si dimostra solida anche in rete, consentendo di creare una stanza o unirsi a una già esistente assieme a un massimo di altri 3 utenti.
In Super Mario 3D World fino a 4 giocatori possono perciò condividere lo stesso schermo: specie se comparato con titoli in due dimensioni come New Super Mario Bros. U Deluxe la dimensione aggiuntiva e la camera allargata forniscono un ampio margine di manovra. Lo schermo continua sempre a seguire il giocatore più avanzato: se è più facile coordinarsi quando si gioca sulla stessa console, può risultare invece difficoltoso procedere in contemporanea quando si gioca con altri utenti online, soprattutto se non si ha la possibilità di comunicare vocalmente.
È proprio grazie a tutte queste possibilità che Super Mario 3D World riesce a mutare e a offrire tanti spunti differenti. Non sono state poche le volte nelle quali ci siamo trovati a rigiocare gli stessi livelli per il semplice gusto di farlo, magari per provare nuove strategie e power-up alternativi nel cercare di concluderli quanto più in fretta possibile, o semplicemente per goderceli in compagnia, in sfide all’ultimo fungo per ottenere il punteggio più alto o cooperando per raccogliere un timbro difficile da raggiungere. Tutti elementi che rendono Super Mario 3D World perfetto per ogni occasione, che si giochi da soli o in compagnia: poche cose possono rivaleggiare il binomio vincente costituito da qualche minuto di tempo libero e Super Mario 3D World su Nintendo Switch.
Piccola chicca – e piacevolissima citazione – è la presenza di un mini-gioco bonus che viene sbloccato una volta completata la trama principale: si tratta di Luigi Bros., ovvero una versione del classico arcade Mario Bros. del 1983, spin-off del celebre Donkey Kong nel quale l’idraulico italiano se la deve vedere con una versione primordiale dei Koopa, colpendoli per farli capovolgere e poi collezionandoli per accumulare punti.
Da Mario Galaxy arriva invece di gran carriera il personaggio aggiuntivo di Super Mario 3D World, sbloccabile durante le ultime fasi dell’avventura: parliamo ovviamente di Rosalinda, che si aggiunge al roster iniziale composto da Mario, Luigi, Toad e Peach. Come tutti loro, anche Rosalinda presenta una caratteristica unica, una mossa iconica importata direttamente da Galaxy: la piroetta, utile per colpire i nemici vicini o per ottenere una ulteriore spinta verso l’alto durante i salti. Lady Sfavillotto varia quindi ancora un moveset già ampio come quello di 3D World, immediato nell’utilizzo e semplice da padroneggiare, in grado di regalare tantissime soddisfazioni se sfruttato a dovere.
Tutto questo spettacolo esalta non solo le dita ma anche gli occhi, con uno splendido stile e un’ottima resa, sia che si decida di giocare in docked (1080p), sia in modalità portatile (720p), con 60 fps granitici che non mostrano segni di cedimento neanche nelle situazioni più concitate.
Bowser’s Fury è il secondo contenuto dell’opera, selezionabile direttamente dal menu principale fin dall’inizio: abbandonati cappelli parlanti e paffuti Sfavillotti, possiamo per la prima volta vedere Mario alle prese con un, seppur contenuto in scala, open world. Una combinazione di parole che, qualche tempo fa, sarebbe stata considerata errore da penna rossa se accostata all’icona dei platform Nintendo: la realtà invece è ben diversa e, soprattutto, il risultato finale è un prodotto fresco e pienamente riuscito, che importa diversi aspetti di 3D World e allo stesso tempo se ne discosta in maniera molto netta.
Non si parla ovviamente di una rivoluzione alla pari di quella di Super Mario 64, di una magia come quella dei Galaxy o della genialità di Odyssey, eppure anche qui Mario è totalmente a suo agio, come se fosse da sempre pronto a questo tipo di transizione, diventando protagonista in un mondo i cui i limiti sono unicamente costituiti da quella melma nera di Sunshiniana memoria che ricopre l’ambientazione – Sgattaiolago – e dal tetro nido centrale dove si cela Bowser Furioso, rivisitazione del classico avversario pronta a ostacolare l’idraulico italiano emergendo dalla pece ripetutamente, salvo poi placarsi dopo qualche minuto, tornando ad rintanarsi nel suo guscio: una struttura a loop, che rende meno statica l’avventura e l’esplorazione.
Oltre alla nuova versione di Bowser, a infiammare il web è stata senza dubbio la nuova forma kaijū di Super Mario gatto, che raccogliendo una Gigacampana può trasformarsi e affrontare a muso duro il nemico dalla gola infuocata. Prerequisito per ottenere questo nuovo power-up è però la raccolta di un determinato numero di Solegatti, ovvero i collezionabili principali di Bowser’s Fury. Ognuno di essi richiede di superare ostacoli, vedersela con alcuni mini-boss, raggiungere zone segrete e tanto altro, mettendo alla prova le abilità del giocatore e fornendogli un enorme parco giochi nel quale dilettarsi: in buona sostanza la proposta di Bowser’s Fury è quella di un classico Super Mario, aggregata all’interno di un’unica ambientazione aperta nella quale poi si aprono strutture lineari, luoghi di avventure (e sventure) densi di sorprese, in una mappa che va ad aprirsi mano a mano che si ottengono Solegatti, aggiungendo nuovi arcipelaghi e sfide inedite in quelli già visitati.
Fronteggiare il mastodontico avversario si rivela una curiosa sorpresa: nessun particolare strumento, stavolta quello dei due nemici è un 1 vs 1 in piena regola, in cui l’intera mappa si tramuta nell’arena dello scontro. Si può scegliere se attaccare il nemico – cercando di graffiarlo – oppure se aspettare che esponga il suo debole ventre, colpendolo poi con uno schianto a terra. Il duello non sarà singolo, e dovremo sfiancare Bowser in diversi scontri per riuscire a liberare le pacifiche coste di Sgattaiolago dalle tempeste generate dal mostro e dalla sua furia distruttiva. Nel caso in cui il numero di Solegatti non fosse ancora sufficiente per sbloccare le Gigacampane (la quantità richiesta andrà ad aumentare di volta in volta), l’unica soluzione sarà quella della fuga, cercando di evitare le onnipresenti colonne fiammeggianti emesse dalle fauci del nero avversario, magari aiutandosi cavalcando Plessie, dinosauro acquatico che svolge la doppia mansione di mezzo di trasporto e risorsa tramite la quale poter accalappiare anche Solegatti situati in zone remote.
Se completare la trama principale di Bowser’s Fury non richiede più di 3-4 ore, andare avanti nel cercare di catturare tutti i Solegatti sparsi per Sgattaiolago va a duplicare la longevità, con sfide discretamente impegnative che, però, non raggiungono mai picchi estremi, complice anche l’abbondanza di power-up ottenibili nel gioco, richiamabili a piacimento tramite la pressione di un pulsante. Nonostante manchi la possibilità di selezionare il livello di difficoltà, lo slider presente tra le opzioni – relativo alle modalità di aiuto dell’inedito compagno Bowser Junior – tramuta l’esperienza in un qualcosa di adatto a qualsiasi tipo di giocatore. Dal canto nostro, la configurazione che abbiamo preferito per il Bowser in miniatura è quella che ne limita totalmente la libertà di agire in maniera autonoma (d’altronde Sunshine insegna cosa può fare se armato di pennello e lasciato libero), rimandando il suo operato solo a specifici comandi del giocatore, impartiti tramite puntatore o semplicemente toccando il touch screen della console.
Proprio sul piccolo Bowser Jr., armato di pennello, si basa la modalità a due giocatori di Bowser’s Fury, che affida al secondo utente il controllo del piccolo principe Koopa tramite Joy-Con disposto in orizzontale (o altri tipi di controller). A bordo della Clown Car si gode di una discreta libertà, potendo muovere la telecamera, attaccare i nemici, raccogliere gli oggetti e ovviamente svolazzare in libertà nei dintorni.
Ad accompagnare le scorribande di Mario provvede una colonna sonora d’eccezione, con interessanti brani originali. Il mood calza sempre a pennello con l’atmosfera, con musiche spensierate che rendono l’esplorazione di Sgattaiolago una piacevole passeggiata al mare, intervallata poi dalla comparsa del guastafeste Bowser e dalle note più tetre che accompagnano la fuga e forniscono la carica per il confronto con il cataclismatico rivale; apice del tutto è infine il bellissimo brano per i titoli di coda.
Se la magia di Super Mario non smette mai di divertire, alcune incertezze fanno capolino dal lato tecnico in Bowser’s Fury: la pulizia eccezionale di Super Mario 3D World qui viene a mancare, specie per quanto riguarda il frame rate, che spesso fatica a restare ancorato ai 60 fotogrammi al secondo in docked e ai 30 in portatile. A tutto ciò va unito qualche fenomeno di pop-up, che però non va a mutare quello che è il nostro giudizio su Bowser’s Fury il quale, nonostante su questo aspetto non raggiunga l’eccellenza cardine dei prodotti Nintendo, risulta una piacevolissima esperienza, capace di offrire anche diversi spunti per quello che potrà essere, in futuro, un progetto ancora più grande di questa tipologia.
Al tramonto dei 35 anni Super Mario ci lascia ancora più giovane di un tempo: quello che abbiamo di fronte è un prodotto che si classifica come ben più che un semplice porting. Una splendida versione di Super Mario 3D World, dotata di piacevoli novità, accompagna a braccetto le tante nuove idee di Bowser’s Fury, primo passo verso orizzonti inesplorati per l’icona Nintendo. D’altronde, se questi anni con Mario ci hanno insegnato qualcosa, è che sotto quel cappello rosso e quei folti baffi neri si cela una grande voglia di correre senza paura verso nuove avventure: Super Mario 3D World + Bowser’s Fury è un titolo che vogliamo consigliare a tutti gli appassionati di videogiochi e che mostra, nella sua essenza, perché amiamo tanto Super Mario e perché continueremo ad attendere con fermento ogni nuovo capitolo, pronti a essere stupiti ancora, e ancora, e ancora…
Pro
- Super Mario 3D World è fantastico
- Divertentissimo in multiplayer locale e online
- Bowser's Fury è un'avventura tutta nuova...
Contro
- ...che soffre di qualche piccola incertezza tecnica