Super Mario 3D Land – Recensione Super Mario 3D Land
Finalmente è arrivato ed è qui nelle nostre mani. Finora il 3DS ha avuto una vita travagliata, con un lancio quasi disastroso e le motivazioni per comprarlo che, bene o male, si limitavano a Zelda Ocarina of Time che è, oltretutto, un remake e non un nuovo gioco. Ma da adesso il discorso cambia, signori miei. E’ arrivato Mario. E se fosse arrivato al lancio, le cose sarebbero state ben diverse.
Peach, allora dillo che ti piace farti rapire!
Vi ricordate i primi Super Mario Bros.? Quando non c’era una storia? Quando il gioco iniziava con Peach che era stata rapita da Bowser e semplicemente Mario partiva per salvarla dalle sue grinfie? Ecco, le cose sono tornate ad essere come allora. Peach è sparita dal suo castello, e Mario, assieme ai Toad, trova una lettera di sfida di Bowser, che si è anche impadronito di un grande quantitativo di foglie Tanuki, donando ai suoi Goomba e a sé stesso una bellissima e potentissima coda che, fino a poco tempo fa, credevamo nostra esclusiva. Riuscirà l’idraulico a fermare anche questa volta il re Koopa?
Nemici con la coda tra le gambe
Fin dall’inizio del gioco noteremo immediatamente come Mario 3D Land strizzi l’occhio al più classico genere dei giochi di Super Mario. I mondi disponibili (ne vediamo 8 nella parte alta dello schermo) hanno livelli in sequenza, con una World Map lineare. Sarà possibile, oltre ai livelli, trovare altri tipi di edifici sulla mappa: per esempio la casa dei Toad che ci garantirà un oggetto PowerUp da metterci "in borsa" per essere usato in momenti più opportuni, al semplice tocco dell’oggetto in questione sul touch screen, oppure potremo trovare i livelli chiusi, che potremo sbloccare avendo a disposizione un certo numero di medaglie nascoste trovate in mezzo ai livelli (ce ne sono 3 a livello, come in New Super Mario Bros.), o ancora i Cubi Misteriosi, speciali livellini da una singola stanza dove dovremo sconfiggere tutti i nemici o raccogliere tutte le monete in un limitato periodo di tempo, per ottenere come ricompensa una medaglia segreta. I Cubi Misteriosi, una volta usati, si "scaricheranno" in modo che non potremo più ripeterli, ma utilizzando lo Streetpass del 3DS, se incontreremo un amico, ripristineremo tutti i Cubi Misteriosi trovati fino a quel momento così da poter ottenere nuovi bonus, e oltretutto acquisiremo tramite lo Streetpass anche le informazioni sui tempi migliori del nostro amico in ogni livello, per tentare anche una sorta di gara a chi finisce i livelli in meno secondi possibile, aiutandosi anche da orologi nascosti sparsi in ogni stage che ci riempiranno il tempo di 10 o 100 ticchettii di lancetta.
Vediamo ora come si presenta l’interno dei livelli e così il gameplay stesso del titolo. Non appena inizieremo a controllare Mario ci renderemo conto di quanto tutto quanto sia tornato a essere il più classico possibile, ma senza abbandonare alcune cose che sono andate migliorando nel corso degli anni, rendendo il tutto un connubio perfetto tra passato e presente. Già i pulsanti che potremo usare sono solo due, come i primi Super Mario: uno sarà dedicato al salto, l’altro agli attacchi, o, se tenuto premuto mentre ci muoviamo, alla corsa. Ai due pulsanti classici si aggiunge comunque il dorsale che, effettivamente, non viene considerato come un "pulsante in più" per il fatto che ha semplicemente le stesse funzioni che aveva il tasto giù quando Mario si muoveva in due dimensioni: con esso infatti potrà abbassarsi o entrare nei tubi, inserendo però il fatto che, tenendosi abbassati per un paio di secondi, si potrà poi effettuare un salto più alto, caratteristica che era esclusiva di Super Mario Bros. 2 e che torna solo a distanza di tutti questi anni.
Dunque come abbiamo detto, il tutto è una fusione tra il passato e il presente, infatti nonostante i movimenti, le telecamere, e la grafica ci ricordi molto da vicino Super Mario Galaxy, tutto il resto è più di una strizzata d’occhio a Super Mario Bros. e Super Mario Bros. 3. I suoni, i colori, le navi volanti di Bowser, le bandierine a fine livello, tutto ci riporta a quei magici giorni del NES, ma oltre a queste cose soprattutto il ritorno di uno dei PowerUp più amati: Mario Tanuki. Prendendo la foglia infatti Mario indosserà la tuta da Tanuki (che non è un procione, visto che in molti si sbagliano: il tanuki è una creatura giapponese che secondo la leggenda può trasformarsi in qualunque cosa mettendosi una foglia sulla fronte e facendo una capriola all’indietro; per chi conoscesse InuYasha, infatti, Shippou è un demone tanuki) e questo renderà il nostro idraulico capace di dare codate che possono sconfiggere nemici, o anche distruggere blocchi a terra senza la necessità di saltar loro sopra dando la classica "culata", ma soprattutto lo renderà in grado di planare in aria, dandoci la possibilità di superare lunghissime distanze e calcolare con grande precisione i punti di atterraggio. Purtroppo è stata tolta la sua caratteristica più potente che aveva in SMB3, e cioè il potere di volare dopo una corsa di diversi metri, ma anche così è molto utile. Come ogni Mario che si rispetti, comunque, anche in questo titolo ci sono dei nuovi PowerUp, e ce ne sono ben 2: uno di questi è il Super Tanuki, che si presenterà automaticamente all’inizio del livello dal momento in cui continueremo a morire nello stesso stage. Ottenendo questo potenziamento potremo proseguire, solo in quello stage, in una cosiddetta modalità "facile", con un Tanuki brillante dotato di uno Starman perenne. Mentre saremo in questa forma, infatti, nulla potrà ucciderci a parte le cadute nel vuoto, che sarà comunque più semplice evitare grazie al potere fluttuante del Tanuki che nella sua versione Super è addirittura accentuato. Il secondo nuovo PowerUp è invece Mario Boomerang. Ricordate i fastidiosissimi Fratelli Hammer, i Koopa che ci rendevano la vita impossibile in Super Mario Bros. con i loro continui lanci di martello? E ricordate che dai capitoli seguenti sono iniziati a comparire anche altre versioni di questi Koopa, come i Fratelli Boomerang? Ecco, con questo potenziamento ci metteremo nei panni di uno di questi, con la possibilità di lanciare la loro arma decisamente overpower. Infatti non solo sarà in grado di colpire più avversari in un solo lancio, ma potrà anche raccoglierci tutte le monete e oggetti che colpiremo dalla distanza, rendendo il Fiore di Fuoco quasi obsoleto.
Il Treddì! Datemi altro Treddì!
Graficamente Mario 3D Land ci mostra le potenzialità di un 3DS che, fino ad ora, è stato considerato come un’altra semplice versione del DS da molte persone. Eppure troviamo una grafica che sembra addirittura alla pari con quella di Mario Galaxy, con telecamere gestite in maniera magistrale, ma soprattutto con un 3D che, finalmente, entra a far parte del vero e proprio gameplay e non è più solo qualcosa di "figo da vedere". Molto spesso infatti ci troveremo di fronte dei punti del gioco in cui, senza 3D attivato, il tutto risulta estremamente difficile se non impossibile: le tre dimensioni ci facilitano i salti da una piattaforma all’altra dandoci una visione chiara della distanza che intercorre tra esse, ma tramite semplici illusioni ottiche riconosceremo piattaforme poste a mezz’aria che, senza l’aiuto del 3D, apparirebbero appoggiate ad altri cubi rendendo vani i nostri salti e i nostri tentativi di raggiungerle. La longevità potrebbe inizialmente lasciarvi delusi: gli 8 mondi del gioco sono piuttosto semplici e non ci vuole molto tempo a superarli tutti, e anche la prospettiva di battere poi i tempi dei nostri amici incontrati con Streetpass o cercare tutte le medaglie segrete non aumenta di moltissimo le ore di gioco. Ma la realtà dei fatti è un altra: una volta completato il mondo finale, si sbloccheranno altri 8 mondi nuovi di zecca, e con una difficoltà da far paura: per superare anche un singolo livello si dovranno sudare sette camicie. Questo significa che anche come longevità questo titolo è assolutamente all’altezza di un Mario di tutto rispetto, con i suoi circa 90 livelli di cui la metà hanno una difficoltà che renderà felici tutti i fan di vecchia data.
In conclusione
Super Mario 3D Land ha avuto una nascita travagliata. Per un motivo o per un altro, non c’è stato un grosso hype e tutti pensavano sarebbe stato un "giochino" per risollevare le sorti della console con il semplice nome di Mario, ma mai come questa volta la Nintendo ha rimesso in riga, come al solito, i denigranti. Super Mario 3D Land dimostra a tutti di essere un vero e proprio gioco di Mario a tutti gli effetti, con i suoi lampi di genio, i suoi livelli magnificamente strutturati, e un 3D che per la prima volta ci dimostra come questa tecnologia non sia un semplice contorno ma un vero e proprio elemento di gameplay. Con una metà del gioco abbastanza semplice da essere giocata da tutti e un’altra metà ai limiti dell’impossibile, Mario 3D Land accontenta tutti i tipi di giocatori, accomunandoli da un dato di fatto: la Nintendo Difference. Inutile negarlo, si vede.