Super Lucky’s Tale – Recensione
Playful Corp. e Microsoft ci regalano Super Lucky's Tale: un colorato platform dal sapore nostalgico
Recensire un platform dopo aver giocato Super Mario Odyssey non è semplice, soprattutto perché dentro la tua testa si stabiliscono degli standard così elevati da far risultare insufficiente qualsiasi altra produzione. Se si esclude Nintendo però, il panorama è abbastanza desolante tanto da far sorgere il dubbio che il genere dei platform 3D non sia effettivamente morto.
Ma di tanto in tanto il mercato riserva delle sorprese fortunatamente e l’ultima in ordine cronologico risponde al nome di Super Lucky’s Tale, titolo sviluppato da Playful Corp. e pubblicato dai Microsoft Studios.
Come in ogni platform che si rispetti, anche in Super Lucky’s Tale la narrazione ricopre un ruolo del tutto marginale e, onestamente, meglio così: il team si è infatti voluto concentrare su ciò che rende interessante il genere ovvero level design e meccaniche di platforming. La scena di apertura durerà quindi una manciata di minuti e vede il piccolo protagonista Lucky intrappolato in un libro magico da cui dipendono le sorti del mondo. Qui farà la conoscenza di strani esseri tra cui piccoli golem, bruchi parlanti e felini agguerriti che lo aiuteranno a forgiare, nel bene o nel male, carattere e tempra fisica. Ciò che emerge è insomma un piccolo universo ben realizzato e coerente con le varie parti di cui è costituito, che risulta essere dotato di una forte personalità tipica delle produzioni più blasonate.
Ciò che stupisce di Super Lucky’s Tale però è la varietà che offre al giocatore. Troviamo infatti varie tipologie di livelli, da quelli più aperti e con possibilità di movimento a 360 gradi a quelli che mettono in scena sezioni da side scroller 2D. I primi sono costituiti da aree 3D di piccole o medie dimensioni, che spesso si sviluppano anche verticalmente e che al loro interno racchiudono molteplici obiettivi da portare a termine. Completare un obiettivo farà ottenere al giocatore un quadrifoglio il quale risulterà fondamentale per accedere ai livelli successivi, un po’ come accadeva con le famose stelle di Super Mario 64.
In questi casi il level design è ben realizzato anche se livelli un po’ più articolati e complessi avrebbero aggiunto del pepe in più alla formula di gioco che spesso è fin troppo indulgente verso l’utente. Discorso diverso invece per le porzioni side scrolling: anche in questo caso dovremo portare a termine più obiettivi durante un unico livello, le fasi platforming però sono decisamente più impegnative e divertenti. Non mancheranno infatti piccoli enigmi, segreti e trappole che richiederanno quindi un approccio un po’ più ragionato allo schema che si sta affrontando. Ciliegina sulla torta: i bonus stage! Si tratta infatti di livelli mordi e fuggi, estremamente veloci da portare a termine e in cui gli obiettivi variano di volta in volta. Un’aggiunta piacevole alla formula di gioco e che permette di spezzare il ritmo tra un salto e l’altro.
Il comparto tecnico, seppur non sbalordisca per complessità ed effetti, è particolarmente piacevole grazie a un design riuscitissimo. Il mondo di gioco è rappresentato con uno stile cartoon davvero azzeccato, fatto di personaggi coccolosi, colori sgargianti e animazioni ben realizzate. Insomma, tutto porta alla mente i gloriosi platform 3D degli anni 90 che ora sembrano rivivere grazie alle moderne tecnologie grafiche. Piacevole inoltre la colonna sonora, fatta di motivetti spensierati e sempre adatti alle varie situazioni. Dispiace un po’ per alcuni difetti evitabili, come le texture slavate o il sistema di illuminazione poco curato, nel globale però il risultato è apprezzabile e il motore grafico risulta ben ottimizzato anche su macchine poco potenti.
Super Lucky’s Tale è un platform carino e coccoloso, tutto sommato semplice e non troppo longevo. Il prezzo ridotto e l’ottima direzione artistica però alzano decisamente il suo valore tanto da renderlo un buon acquisto per tutti gli amanti del genere. A Super Mario Odyssey non ci va manco vicino, onestamente però un confronto sarebbe alquanto ingiusto poiché i valori di produzione sono totalmente diversi. Bravi i Playful Corp. quindi e brava anche Microsoft! Il colosso statunitense ha voluto sostenere e promuovere un genere che fin troppe aziende sembrano aver ormai abbandonato.
Pro
- Ottima direzione artistica
- Gameplay piacevole
- Varietà di situazioni
Contro
- Un po' troppo semplice
- Longevità ridotta
- Qualche imperfezione tecnica