Street of Kamurocho – Recensione
Vi presentiamo oggi una recensione atipica, in quanto parliamo di un gioco da circostanze atipiche. Street of Kamurocho è un titolo gratuito, regalato da Sega per celebrare il proprio anniversario, e che vede i personaggi di Yakuza all’interno di un gioco dalle meccaniche prese da Street of Rage. Il perchè questa recensione sia atipica ve lo spiegheremo nelle prossime righe, ma potrete capirlo subito dalle nostre prime impressioni sul gioco. Difatti, chiunque abbia già provato Street of Kamurocho avrà già una buona idea di dove andremo a parare. Con Yakuza: Like a Dragon in uscita a novembre, ci sembrava d’obbligo parlare di questo prodotto celebrativo, nonostante ludicamente offra relativamente poco.
Per chi non sapesse cosa sia Street of Rage, si tratta praticamente di uno dei padri del genere beat’em up, di cui Yakuza può considerarsi un’evoluzione (e re-interpretazione) moderna. Un crossover che vede Kazuma Kiryu, Goro Majima e un terzo misterioso personaggio combattere per le strade di Kamurocho in 16 bit è obbiettivamente un’ottima idea, soprattutto in ottica celebrativa. Street of Kamurocho unisce passato e presente del colosso SEGA con un’apprezzata piccola esperienza che emana nostalgia ed eccitazione per l’evento di provare un prodotto esclusivo e a tempo limitato a tema Yakuza, per tutti i numerosi fan della serie.
Tuttavia il prodotto in sè, non deve essere preso per nulla più di ciò che è stato detto nelle righe precedenti: una celebrazione. L’effetto che ci ha dato giocare a Street of Kamurocho è paragonabile a quello che, da bambini, avemmo giocando ai Game&Watch di Sonic the Hedgehog che regalavano al MCDonald, in occasione dell’uscita del film animato nei primi 2000. Si tratta di un videogioco estremamente basilare e povero di contenuto. Sono presenti tre livelli: le strade di Kamurocho, un bar e il retro del suddetto, dove affronteremo il boss finale. Il gioco si può concludere in circa 15 minuti, ma puntare ad alti punteggi in stile puramente arcade è sicuramente molto divertente. Una volta sconfitto il boss finale, poi, si ricomincerà da capo mantenendo vite e punteggio ma con dinnanzi nemici più resistenti.
In tal senso ci ricorda fortemente quei vecchi Game&Watch, dei semplici minigiochi che però son divertenti da giocare puntando ad alti punteggi. Street of Kamurocho dà l’impressione di poter essere un effettivo minigioco presente all’interno di uno Yakuza, senza comunque essere uno dei migliori tra questi. Il combattimento è infatti estremamente limitato: non ci sono effettive combo, le prese si attivano in base alla posizione rispetto al nemico e le mosse con qualche input più complesso sono poche e non vale molto la pena usarle. I nemici possono essere storditi all’infinito, premendo con un certo ritmo il tasto di attacco, rendendo il giocatore a tutti gli effetti invincibile. Questo, molto più che il poco contenuto, è il motivo per cui non possiamo considerare Street of Kamurocho niente più che un prodotto celebrativo, e per cui anche in ottica di votazione lo riterremo tale.
A conti fatti, c’è veramente poco da dire su Street of Kamurocho. Si tratta di un gioco semplice (fin troppo) ma che grazie al suo status di “evento limitato” e al suo essere gratuito, ha attirato molta attenzione. Non vogliamo implicare che sia un regalo sgradevole, anzi siamo lieti che SEGA abbia voluto festeggiare il suo anniversario con, anche, un titolo che unisca in modo molto carino il proprio passato e l’imminente futuro. Purtroppo, però, non è altro che un giochino che difficilmente terrà alta la vostra attenzione per più di 20 minuti.
Pro
- Bella celebrazione del beat'em up del passato e (più o meno) del presente
Contro
- Come gioco è estremamente limitato