Storm è il primo di tre titoli sviluppato da IndiePub, distribuito su console da Namco-Bandai. Il gioco, uscito un anno fa per PC, è un originale puzzle game, che sfiderà, in più di 40 livelli, a trasportare un piccolo seme da una pianta verso una zona fertile dello scenario, così che il ciclo vitale non si interrompa mai.
Dominare il clima e gli elementi
I primi livelli insegnano a dominare e volgere a nostro favore gli agenti atmosferici; in principio saranno sufficienti semplici folate di vento per far rotolare il nostro seme dalla pianta al terreno fertile, in seguito poi, la sfida si fará sempre più complicata richiedendo non solo ingegno e lucidità, ma anche tempismo e una buona dose di fortuna.
All’interno di uno scenario bidimensionale, composto da ambientazioni esclusivamente naturali che riproducono il clima delle quattro stagioni, attraverso lo stick sinistro muoveremo un cursore luminoso, indicatore “approssimativo” verso il quale verrá scatenata la furia degli elementi. Con il destro invece, sì potrà muovere in lungo e in largo lo scenario, infine, con i quattro tasti si attivano le forze della natura. Gli agenti atmosferici saranno richiesti quando si riterrà opportuno, ma la loro frequenza d’uso è limitata da appositi timer. Nel corso del gioco si acquista la facoltà di usare più volte consecutivamente un agente atmosferico per poter aumentare il suo effetto.
Per quanto possa sembrare banale, risolvere uno schema si rivela molto spesso un compito ben più difficile del previsto, non tanto perchè si è impegnati da un enigma complesso, quanto perchè l’esito positivo è dato dalla combinazione di più agenti atmosferici e quindi la scelta del momento opportuno in cui intervenire.
Così, provocando forti piogge si creeranno torrenti d’acqua in grado di spostare oggetti come tronchi d’albero e pietre da usare come ponti, bolle d’acqua per raggiungere parti alte dello schermo altrimenti inaccessibili, folate di vento per far muovere oggetti, fulmini da sfruttare come “trampolini” per superare ostacoli. In tutto questo l’esito della partita sarà spesso legato alle variabili aleatorie che non alle leggi della natura, tanto da risultare frustrante in più punti. Per garantire comunque la pace interiore del giocatore, gli sviluppatori inseriscono la possibilità di saltare i livelli giudicati troppo difficili, permettendo così di allungarsi alla sfida successiva.
Lo stile piace, ma la musica …
Dal punto di vista tecnico, Storm è un piccolo gioiello, piacevole da guardare, perfino rilassante. Gli ambienti, nonostante la ripetitività e la ridondanza di alcuni elementi, sono ben curati, ed effetti come l’acqua sullo schermo e l’erba mossa dal vento, danno allo spettatore un senso di “realtà”.
Se l’occhio si può considerare “appagato”, non possiamo dire altrettanto dell’orecchio. Il tema musicale proposto è sempre lo stesso e, nonostante le sonoritá avvolgenti e rilassanti, ben presto, a causa della sua monotonia, ci farà desiderare di sentire solo i suoni della natura. Sono infatti questi ultimi a salvare la reputazione del comparto audio dell’intera produzione, forse valeva la pena glissare sull’accompagnamento musicale.
Breve, ma impegnativo
Come longevità, Storm è un passatempo che dura poco meno di mezza giornata per essere giocato e terminato nella sua modalità principale. Gli sviluppatori aggiungono altre due modalità per garantire maggiore durata al titolo: Libera, ci permette di affrontare uno dei precedenti livelli per offrirci la possibilità di migliorare il nostro tempo; Spirito, invece, ci vede impegnati a liberare dei fantasmi infiammati presenti nello schema di gioco.
Concludendo
L’idea alla base del gioco è sicuramente valida, Storm, tuttavia, si rivela ben presto monotono e a tratti frustrante, a causa della poca precisione nel controllo degli agenti atmosferici e dei loro effetti sull’ambiente di gioco, che può portare ad abusare troppo spesso della facoltà di saltare al quadro successivo. Ciononostante, per chi è dotato di grande pazienza ed ama il genere, è sicuramente un titolo che si farà giocare volentieri.