Stellaris: Distant Stars – Recensione
Con Stellaris Distant Stars, si apre potenzialmente un nuovo filone nello sviluppo del titolo. Da gran patito dei grand strategy dalla prima ora, quando mi sono approcciato a Stellaris ero carico di aspettative. Un grand strategy ambientato nella galassia, pazzesco. Le mie aspettative sul gioco, quando uscì, vennero confermate quasi in toto, ma c’erano all’epoca due ENORMI ostacoli da superare: il warfare e l’esplorazione. Dopo il DLC Stellaris: Apocalypse, la questione warfare è migliorata notevolmente: certo, c’è ancora spazio di manovra, ma il più è fatto.
Non immaginate la mia gioia quando, seduto in prima fila al Paradoxcon, ho sentito confermare la data di uscita del DLC che, in teoria, avrebbe sistemato anche l’esplorazione. Come al solito, per chi non volesse leggere tutto in super sintesi, il DLC “Stellaris Distant Stars” è fatto decentemente: buone idee ma scarsa realizzazione, lo consiglio solo ai super appassionati; gli altri (per ora) possono farne tranquillamente a meno.
Ma adesso procediamo ordine. Con il nuovo “Story Pack”, quello che Paradox Interactive ci propone è un miglioramento nella gestione delle anomalie, l’aggiunta di molte trame secondarie che possiamo esplorare durante la nostra partita, nuove creature gargantuesche che popolano la galassia, nuovi sistemi multistella e, per la prima volta, la possibilità di uscire dalla galassia stessa.
Da subito la prima impressione è che queste aggiunte, per quanto interessanti, siano un po’ troppo marginali e in qualche modo incomplete. Il fattore estetico è molto importante in questo gioco, è vero, e questo content pack è molto incentrato su questo. I nuovi sistemi a tre stelle sono bellissimi e non c’è alcun dubbio sul fatto che la campagna sia, in generale, più coinvolgente grazie a nuove musiche, al solito, eccellenti e ad anomalie che ora “fioriscono” come le margherite nell’estate svedese. Il sistema di randomizzazione degli eventi, però, fa si che le non poche anomalie nuove un po’ si perdano nell’infinito flusso di quelle che erano già sconosciute dal giocatore esperto.
La possibilità di uscire dalla galassia per accedere ad un estensione della stessa, collegata solo tramite nuovissimi L-Gate, è avvincente, ma la sorpresa non ripaga l’aspettativa. Appare infatti che gli eventi collegati all’esplorazione degli L-Cluster (appunto il piccolo insieme di stelle extra galassia) siano poco bilanciati. Le minacce presenti sono spesso molto consistenti e il premio per il prode esploratore poco remunerativo.
Interessante il bilanciamento tentato dalla patch alle risorse strategiche, ma, anche qui, sembra manchi qualcosa. Seppure ora veniamo avvisati quando troviamo una risorsa strategica rara e possiamo istantaneamente vederla nella galassia senza dover prima ricercare la tecnologia idonea, ancora non possiamo effettivamente programmare la nostra espansione fra le stelle conseguentemente ad esse, poiché gli outpost e le starbase richiedono necessariamente un’espansione lineare.
I nuovi Leviatani sono interessanti, ma, sempre a causa della generazione random della galassia, piuttosto rari. Ho giocato molto con questo content pack, proprio per avere una visione chiara e dettagliata di ogni suo aspetto, vi assicuro che, nella maggior parte delle mie run, non ho mai incontrato una nuova creatura colossale.
Il DLC porta con sé anche un discreto numero di bug-exploit che si vanno ad accumulare con quelli già noti ai più: succede infatti che con questo nuovo content dei robot a matrice biologica, se ben sviluppati, possano avere 4 tratti robot più due fortissimi tratti biologici (su dei robot) che non dovrebbero proprio esserci. Questo non rovina l’esperienza di gioco, è piuttosto normale che in un grand strategy con tutte queste variabili ce ne siano alcune in conflitto fra loro, però nel tempo, gli appassionati, si aspettano che queste cose vengano sistemate.
Sembra che la fretta di far uscire Distant Stars in tempo per la super fiera Paradox abbia in qualche modo influito sulla qualità del contenuto. Il team di sviluppo però è di grande livello, le idee ci sono e sicuramente con le prossime patch alcuni mirati cambiamenti renderanno questo DLC ancora immaturo, un vero e proprio ometto di casa Paradox Interactive.
Pro
- Profondità del gioco migliorata
- Anomalie molto interessanti
- A E S T E T I C
- Buone idee
Contro
- Molto dispersivo
- L-Gate svolgimento da migliorare
- DLC uscito troppo presto e incompleto