Steep – Recensione
Ubisoft è un’azienda strana, o la si odia, o la si ama. Abbiamo davanti a noi una delle software house più proficue dell’attuale mercato videoludico sul fronte dei “frivoli” guadagni, un’azienda che ha saputo sfruttare al massimo le nuove tecnologie e le “mode” per generare introiti da record con IP dal gameplay abbastanza classico e collaudato; allo stesso tempo, è una delle poche software house con abbastanza soldi da poter affrontare un’eventuale perdita, e per questo la voglia di sperimentare non manca. In passato abbiamo avuto esempi di ogni genere (come l’atipico FPS tattico Rainbow Six Siege) ed in futuro ne avremo altri (qualcuno ha detto For Honor?), ma la cosa interessante è che anche il presente ci riserva delle sorprese… per cui eccoci a parlare di Steep.
Ode alla montagna
Steep è qualcosa che nel mercato videoludico, semplicemente, mancava. Fino ad oggi non si era mai visto nulla di simile e non si può che ringraziare gli sviluppatori per essere venuti incontro a tutti gli appassionati della montagna (come me…, Ndr.) che prima non avevano la possibilità di sperimentare il proprio hobby preferito in forma digitale. Come avrete notato, sto parlano di “montagna” e non di sport estremi. Certo, in Steep il nostro personaggio sarà in grado di sciare, andare sullo snowboard, lanciarsi con la tuta alare e planare col parapendio, ma il vero protagonista non sarà lui, bensì la già citata montagna.
Ubisoft ha creato per l’occasione un open world gigantesco e soprattutto sensato, un parco giochi naturale nel quale potremo muoverci liberamente e con una fluidità sorprendente e del quale sarà difficile non innamorarsi. Al contrario di altri mondi digitali, magari anche più estesi, ciò che propone Steep è una vera e propria ventata di aria fresca… e non solo perché ci si trova a visitare le vette più elevate del mondo, ma anche perché un simile senso di libertà non lo si era mai provato prima.
Ripeto, questo gioco è stato creato da appassionati della montagna per gli amanti della montagna, è decisamente chiaro e palese fin da subito. Appena entrati nel mondo di Steep, dopo il consueto tutorial che ci vedrà impegnati con le diverse discipline disponibili, verremo lasciati completamente liberi di muoverci all’interno dell’immenso paesaggio che ci circonda. Lanciarsi dalle alture, sciare a velocità folle giù per i ghiacciai o anche solo camminare nella neve fresca ed osservare gli scorci (da lasciare senza fiato) che ci circondano è un’attività che vale la spesa. Certo, Steep per fortuna è anche un videogioco, e per questo ci sono le sfide da affrontare, gli avversari da battere, gli obbiettivi da raggiungere ed il senso di progressione, però non è questo, o, perlomeno, non è solo questo quello lo rende una grande esperienza.
L’enfasi è stata posta tutta sulla grandezza della montagna, prima ancora che sugli sport estremi. Un grido d’amore vero e proprio verso un tipo di paesaggio tanto spettacolare quanto impervio e molte volte pericoloso. Quello che Steep trasmette, però, non è nulla che voglia intimidire, anzi, è l’esatto opposto: Steep è un gioco dalla positività innata, senza freni e senza vincoli, che fa davvero comprendere ciò che spinge molti atleti a praticare le pericolosissime attività che svolgono. Il senso di libertà che ne scaturisce è completo e totale, e per questo non ci sentiremo mai frustrati da quello che avviene sullo schermo. Provare a battere un record di velocità o un punteggio farà sempre nascere nel giocatore una grande energia e mai la “rabbia” che spesso ci coglie nei titoli più complessi o, peggio ancora, frustranti.
Spirito libero
Se le intenzioni di Steep sono chiare e concrete, stiamo pur sempre parlando di un videogame, quindi non potrebbe funzionare se alla base non ci fosse un gameplay solido è divertente. Steep, per fortuna, non pecca sotto questo aspetto, anzi, risulta molto curato anche lì. Non posso parlare in prima persona quando si tratta di parapendio e tuta alare, ma, avendo praticato per anni sci e avendo una discreta esperienza anche negli sport da tavola, posso ritenermi soddisfatto del feeling che si ha viaggiando a velocità folle sulla neve (e da completo neofita, anche nell’aria). L’obbiettivo del gioco non è quello di proporre una simulazione realistica, ma neanche di essere completamente arcade. Le vie di mezzo, molte volte, sono “pericolose”, perché si rischia di non accontentare nessuno anziché fare felici tutti, però Steep ha saputo fare molto bene il proprio lavoro e riesce a essere impegnativo senza risultare frustrante.
Il personaggio reagisce alla resistenza della neve e dell’aria in modo credibile e, soprattutto, la riproduzione della neve é una cosa estremamente riuscita. A livello puramente ludico, lo scopo del titolo è quello di competere nelle diverse discipline, ottenere i punteggi più alti, esplorare le montagne per sbloccare nuovi punti d’interesse e così via. Le competizioni sono di vario genere: si va dalle sfide a tempo a quelle a punteggio, passando per i checkpoint da raggiungere in punti molto impervi o le gare con gli altri giocatori che affollano la montagna e con i quali è possibile formare piccoli gruppi per divertirsi insieme. Ottenere punti, oltre a lubrico piacere personale, permette di sbloccare attrezzatura, vestiti e gadget con i quali addobbare i nostri rider. Le sfide sono tantissime; affrontandole si salirà di livello, ma soprattutto si avrà accesso a posti sempre più estremi e divertenti da esplorare.
Steep è un vero piacere per i polpastrelli dei giocatori che vorranno cimentarsi con quest’esperienza atipica. Il gioco, probabilmente, risulterà poco interessante sul lungo termine per chiunque non ami la montagna e la sua immensità, ma tutti gli altri troveranno pane per i loro denti. Quello che Steep prova e riesce a comunicare è libertà, passione ed amore per uno degli ambienti più spettacolari della terra e su questo non gli si può muovere alcun rimprovero. Se poi aggiungiamo un gameplay solido e divertente, un open world curato e gigantesco, un ottimo comparto tecnico e sonoro e tanti contenuti, beh, non c’è davvero alcun motivo di lamentarsi.
Pro
- Divertente
- Open world enorme e sensato
- Gli appassionati di montagna lo adoreranno
Contro
- Chi non ama la montagna potrebbe annoiarsi in fretta