SteamWorld Dig 2 – Recensione
Polvere e vento ossidano il metallo delle tue braccia, mentre il sole surriscalda le valvole: se fossi umano a quest’ora staresti sprecando prezioso liquido per sudare, per fortuna non è cosi. Grazie al cielo sei un automa minerario alla costate ricerca di metallo prezioso da poter barattare in cambio di qualche piccolo sfizio e qualche upgrade, ma anche la vita del minatore non è tutta rose e fiori: per esempio che cos’è questo sordo rimbombo che proviene dal ventre della terra: oh no, un altro terremoto!
SteamWorld Dig 2 riprende le avventure steampunk di uno dei più amati minatori robot che si sia mai visto nel mondo dei videogame. Esattamente come il primo capitolo ci troviamo di fronte a un videogioco sviluppato e prodotta da Image and Form International AB per Nintendo Switch, Playstation 4, Playstation Vita, Steam, che vi terrà incollati allo schermo per ore. Andiamo a scoprire nel dettaglio cosa ci attende.
Protagonista del secondo capitolo di questa serie steampunk è un giovane minatore che si addosserà l’arduo compito di scoprire cosa stia succedendo nel complesso minerario a cui appartiene. Da un po’ di tempo, infatti, i terremoti rendono sempre più difficile l’estrazione dei metalli dal terreno, al punto che spesso si sono dovuti interrompere addirittura i lavori.
Armati di luce e piccone, toccherà quindi a noi scoprire attraverso un sistema complicato di gallerie e tunnel che cosa stia succedendo e rimediare. Naturalmente questo è solo l’inizio di quello che troveremo una volta che ci saremo messi a scavare nel passato del protagonista e possiamo assicurarvi che i colpi di scena e le situazioni mortali non mancheranno.
Armati di pochi item e di un fedele compagno di avventura (una scintilla di energia senziente), il nostro steambot si ritroverà ad affrontare traversie innumerevoli che lo porteranno in territori per niente ospitali e decisamente poco sicuri: discariche, miniere, gallerie subacquee e fiumi di lava sono solo alcuni dei paesaggi che ci si pareranno davanti agli occhi.
I ragazzi di Image and Form International AB hanno fatto davvero un buon lavoro sotto l’aspetto del gameplay: il protagonista armato di piccone ha la capacità di scavare presso che qualsiasi terreno (a patto di fare gli upgrade necessari) e, sopratutto, in qualsiasi direzione.
Vi ritroverete quindi di fronte a un platform a scorrimento verticale e orizzontale in cui sarete voi a dare vita – per lo meno per la maggior parte del tempo – alla strada da percorrere: questo rende l’esplorazione ancora più avvincente e degna di essere giocata.
Le altre armi a vostra disposizione sono un piccolo martello pneumatico, un lanciarazzi e un rampino, oltre naturalmente alla vostra fidata lanterna. Il percussore servirà quando avrete a che fare con un segmento di territorio in mattone, mentre il lanciarazzi serve per liberare zone di terreno a voi lontane e di non facile lavorazione. Possiamo arrampicarci, saltare, utilizzare il rampino e giungere quindi più o meno ovunque, ma mentre vengono svolte queste semplici operazioni non è possibile scavare. Questo piccolo escamotage si rivela essere una componente azzeccata che richiama le difficoltà dei metroidvania e che rende l’avventura platform degna di essere oggetto di un ragionamento adeguato alla sfida che dovremo affrontare.
La componente RPG del metroidvania (già poco presente nel genere), che dovrebbe caratterizzare maggiormente questo capitolo rispetto al precedente, è poco marcata e forse ci si poteva aspettare qualcosa di più. Il tutto si limita a upgrade dei pochi strumenti a disposizione, che ne implementano qualche feature in più e quasi sempre si tratta di raggio d’azione maggiorato, potenza supplementare o autonomia superiore. Non potrete sin da subito rompere tutti i materiali di cui il sottosuolo è formato né sparare a ripetizione, causa il consumo della vostra riserva idrica.
Questo vi obbligherà a proseguire in maniera lineare nell’avventura per poi tornare indietro a riaffrontare territori già esplorati, al fine di sbloccare gli ingranaggi, e raccogliere i metalli preziosi, necessari a fare l’upgrade dei vostri dispositivi.
Sotto l’aspetto grafico, il team di sviluppo ha fatto un gran lavoro. Tutto è ottimamente realizzato e sopratutto ben gestito dalla console. Non importa quanto sia concitata la scena, quanti siano gli elementi a schermo o se stiate giocando in modalità portatile o meno: non un cedimento del motore grafico disturberà la vostra discesa al centro della terra.
Gli artwork e i paesaggi sono poi ottimamente realizzati e davvero molto piacevoli alla vista. La componente steampunk da sempre affascina e, come in tutti i lavori della serie, risulta essere piacevole e curata anche in SteamWorld Dig 2.
La colonna sonora accompagna e diverte durante tutta l’avventura, rivelandosi non troppo invasiva né inadatta al contesto. Magari era lecito aspettarsi qualcosa di più, ma nel complesso non possiamo che ritenerci soddisfatti.
I nemici, infine, sono tutti ben caratterizzati e con pattern di attacco diversi ma mai difficili da memorizzare, e i boss che affronterete nel corso dell’avventura si riveleranno impegnativi al punto giusto e mai esasperanti. La morte è sempre dietro l’angolo in SteamWorld Dig 2, ma per fortuna a venire incontro alle nostre problematiche potremo scoprire e riattivare una moltitudine di punti di trasporto, in grado di accorciare di molto i tempi di spostamento, data anche la vastità del territorio da esplorare.
L’unica pecca attribuibile a SteamWorld Dig 2 è che questa tanto osannata componente metroidvania avrebbe potuto al giorno d’oggi essere meglio sfruttata. Non avrebbe di certo infastidito un minimo di componente RPG in più o una personalizzazione maggiore del personaggio. E di sicuro non avrebbe guastato un setup di armi maggiore, ma forse un titolo più platform che action come questo non sente poi così tanto la mancanza di armi e armature a profusione.
SteamWorld Dig 2 è senza ombra di dubbio un passatempo piacevole e ben congegnato, ottimamente sviluppato e ben caratterizzato. Comandi facili e una trama semplice, ma non per questo povera di colpi di scena, fanno da contorno a un’atmosfera steampunk che ha decisamente il suo perché. Raccolti tutti i lati positivi del primo titolo, il team ha saputo sfruttare una componente metroidvania migliorata ma ancora imperfetta; in ogni caso il titolo non ne risente e viene promosso a pieni voti.
Pro
- Buona realizzazione grafica
- Gameplay semplice e convincente
- Componente metroidvania apprezzabile...
Contro
- ... ma che poteva essere implementata anche meglio