State of Decay 2 – Recensione
Dopo il grande successo del primo capitolo, Undead Labs è finalmente pronta a rilasciare sul mercato il nuovo State of Decay 2, che promette di mantenere quanto c’era di buono nel primo capitolo migliorando e aggiungendo nuove caratteristiche per cercare di ottenere l’esperienza survival definitiva.
Il primo State of Decay, uscito inizialmente su Xbox 360 e PC, per poi vedere la luce sulla recente Xbox One con la versione Year One Survival Edition del 2015 ha alzato l’asticella per quanto riguarda la qualità del genere survival zombie, grazie alla possibilità di gestire più sopravvissuti, raccogliere viveri e costruire insediamenti.
“The end is near”
La tanto discussa apocalisse zombie, trattate in mille salse attraverso libri, film e videogiochi, è il fulcro di State of Decay 2 che dopo l’estinzione di gran parte della popolazione umana, vede gli ultimi sopravvissuti combattere contro una dilagante infezione zombie. Dopo una prima introduzione, grazie alla quale verremo avvicinati alle meccaniche di base del gioco, ci verrà data l’opportunità di scegliere dove piazzare il nostro primo insediamento, scegliendo tra: valle, altopiano e pianura.
Una volta occupata la nostra nuova casa dovremo iniziare a procurarci le prime scorte, visto che gli abitanti del nostro enclave tenderanno a innervosirsi in caso di carenza di viveri o scorte medicali. Saremo quindi costretti a partire spesso in spedizione per saccheggiare case e vecchi negozi, con la speranza di recuperare cibo, armi e medicinali da utilizzare durante il combattimento. Durante la perlustrazione potremo trovare anche scorte più massicce, che verranno trasportate dal nostro personaggio tramite una sacca e potranno essere depositate nel nostro avamposto per aumentare le scorte a disposizione della nostra abitazione.
In tutto questo non mancheranno sicuramente gli scontri con i non morti, sarà quindi nostra premura equipaggiarci a dovere e portare sempre dietro eventuali scorte di cibo e medicinali, in caso dovessimo affrontare una situazione particolarmente pericolosa. Dovremo stare attenti anche allo stato delle nostre armi, infatti esse tenderanno a rompersi e necessiteranno quindi di riparazioni, come anche le automobili, che necessiteranno sia di riparazioni che di benzina per permetterci di spostarci più velocemente.
Sopravvivenza estrema
Già dalle prime ore di gioco sarete catapultati in un mondo in cui l’obiettivo principale è la sopravvivenza, infatti il gioco vi ricorderà spesso che la morte è permanente, quindi durante un esplorazione tranquilla potrete imbattervi in un’orda di zombie aggressiva che potrebbe lasciarvi poche possibilità di scampo, uccidendo definitivamente il vostro personaggio. Sarà quindi necessario affrontare ogni missione e perlustrazione con la massima cautela, portandosi dietro anche un altro sopravvissuto, così da avere un ulteriore aiuto.
Nelle tre mappe disponibili sono presenti, come già anticipato, tantissimi luoghi da esplorare, grazie ai quali oltre alle risorse ricavate dal loot potrete ottenere una scorta continua di oggetti. Per ottenerli dovrete però occupare questi edifici, e per farlo sarà necessario prima di tutto visitare ogni stanza disponibile, uccidere tutti gli zombie presente nell’area, e successivamente occupare l’insediamento spendendo la valuta del gioco, ovvero la “Reputazione”. Quest’ultima può essere ottenuta svolgendo le attività secondarie del gioco, oppure mediante uccisioni furtive e di infetti, tuttavia ne guadagnerete generalmente poca alla volta, quindi sarà vostra premura occupare gli insediamenti esaminando con attenzione aspetti positivi e negativi, analizzando allo stesso tempo cosa è bene occupare per primo, per ottenere medicinali, cibo oppure materiali.
Durante l’esplorazione della città, oltre alla raccolta di risorse, dovrete pensare anche a impedire il dilagare dell’infezione, infatti grazie ad alcune torri radio potrete “spottare” la maggior parte degli edifici e delle zone in cui è presente un’infestazione di non morti. Queste zone infestate devono essere prontamente eliminate, per mantenere basso il numero di zombie nei pressi del nostro insediamento. Per farlo dovremo raggiungere i suddetti luoghi ed eliminare tutti gli zombie presenti facendo attenzione agli “Urlatori”, i quali dovranno essere uccisi per primi, così da evitare l’arrivo di altri nemici richiamati dalle sue potenti urla.
Se le infestazioni sono un problema serio, le abitazioni contagiate dalla piega del sangue sono un problema di vitale importanza. In questi luoghi, infatti, sono presenti degli ammassi di tessuto infetto in grado di contagiare e attirare gli zombie presenti rendendoli altamente infettivi. Per bloccare questo processo sarà quindi necessario distruggere questa massa mediante degli esplosivi, evitando allo stesso tempo di essere contagiati.
L’enclave comune
La nostra casa è l’enclave comune, il quale sarà disponibile praticamente da subito e ci verrà data la possibilità di depositare eventuali oggetti utili per avere spazio nello zaino. Negli insediamenti è inoltre possibile costruire delle strutture, come ad esempio i magazzini, le armerie, le infermerie e gli orti, che saranno fondamentali se vogliamo costruire una comunità funzionale. Per costruire queste strutture sarà comunque necessario del tempo oltre che materiali, i quali saranno ottenibili durante le esplorazioni oppure tramite gli avamposti di produzione.
Una volta costruite le varie strutture, potrete anche migliorarle o aggiungere Mod, così da ottenere ulteriori benefici e sbloccare nuovi oggetti per soddisfare i bisogni dei nostri compagni. Gli abitanti dell’enclave infatti avranno un livello di umore, che tenderà a variare in base alla presenza di risorse e in base al loro stato di salute, sarà quindi importante tenerlo d’occhio per evitare che uno dei nostri compagni abbandoni l’enclave per via del suo pessimo umore.
Importante anche la gestione stessa dei personaggi, che non saranno gli stessi dall’inizio alla fine, ma ne potrete reclutare di nuovi, oppure cacciare quelli già presenti. Ognuno di essi avrà a disposizione una serie di abilità di base come ad esempio l’agilità e il combattimento, che potranno essere migliorate, aumentandone quindi i parametri e rendendolo più resistente e utile durante le missioni. Dovrete fare attenzione anche all’infezione, infatti se uno dei vostri personaggi dovesse contrarre la piaga del sangue, dovrete preparare il prima possibile nell’infermeria la cura per la stessa, nella speranza di salvargli la vita, oppure sarà necessario optare per soluzioni meno ortodosse.
Livello tecnico non memorabile
Se il gameplay di State of Decay 2 è quasi perfetto e in grado di combinare meccaniche gestionali con quelle survival, non possiamo dire lo stesso del comparto tecnico che pecca in molti frangenti, complice anche un budget limitato. Il passaggio da CryEngine 3 a Unreal Engine 4 ha segnato sicuramente un bel passo in avanti ma non è sufficiente, infatti il survival di Undead Labs soffre di gravi cali di frame rate oltre che di una pulizia d’immagine bassissima, complice anche il dettaglio delle texture a risoluzione bassa. La nostra prova è stata effettuata su PC e oltre ai vari problemi tecnici abbiamo riscontrato anche una gestione veramente poco ottimale della telecamera che finisce spesso per creare dei problemi durante i combattimenti.
Altro grave problema risiede nella presenza di tantissimi bug, a volte semplicemente “estetici”, come ad esempio zombie che fluttuano oppure che si incastrano nelle abitazioni, mentre a volte risultano decisamente bloccanti. Ci è infatti capitato più di una volta di sprofondare sotto le scale dell’enclave e rimanere compenetrati lì per vari minuti, riuscendo a uscire solo dopo tantissimi tentativi. Siamo fiduciosi in un lavoro post-lancio da parte degli sviluppatori, soprattutto sulla questione bug che potrebbe rilevarsi davvero frustrante in un gioco survival dove si rischia di perdere definitivamente un personaggio per un banale bug.
Nulla da dire invece sull’integrazione della modalità cooperativa, infatti potrete decidere se giocare online oppure chiedere aiuto tramite la radio solo durante i momenti di difficoltà. Sarà possibile giocare anche in coop con altri tre amici, così da fronteggiare al meglio la piaga degli zombie.
State of Decay 2 è il degno successore del primo capitolo che grazie al nuovo motore grafico porta su console di nuova generazione un titolo migliore sia dal punto di vista grafico che del gameplay. Tante le novità sul fronte sopravvivenza, come ad esempio la possibilità di esplorare più di una località, che se combinata con le tante cose da fare rende l’esperienza di State of Decay 2 potenzialmente infinita. Peccato per il livello tecnico non all’altezza di un titolo così complesso e ben realizzato che insieme ai tanti bug presenti perde molto nell’esperienza finale. Al momento possiamo quindi considerare State of Decay 2 come il miglior survival zombie sul mercato, grazie soprattutto all’integrazione tra gestionale e sistemi survival, che se presi insieme alla divertentissima modalità coop rendono l’esperienza finale sicuramente molto appagante.
Pro
- Esperienza Survival completa
- Longevità quasi infinita
- Co-op divertente
- Gestione dei personaggi ottima
Contro
- Graficamente non brillante
- Gestione della telecamera non ottimale
- Troppi Bug