Star Wars: Knights of the Old Republic – Recensione Star Wars: Knights of the Old Republic
Star Wars è senz’altro un marchio prestigioso della storia del cinema e la LucasArts nel tempo ha prodotto numerose incarnazioni videoludiche della serie cinematografica, più o meno buone.
Lo sviluppo di questo Knights of the Old Republic è stato affidato alla software house canadese BioWare, che con la realizzazione di giochi come Baldur’s Gate e Neverwinter Nights è da considerarsi senza dubbio un’autorità del genere RPG.
Non solo la BioWare ha sviluppato un gioco eccelso, ma è riuscita a lasciare intatta l’atmosfera dell’universo di Star Wars.
Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana…
Gli eventi di Knights of the Old Republic hanno luogo migliaia di anni prima del film Episodio I. Le cose non sono molto diverse, se non il contesto in cui si trova la galassia. La Repubblica è in piena guerra contro i Sith, che in quest’epoca sono una fazione di migliaia di uomini e non solo Jedi passati al Lato Oscuro come abbiamo visto nei film. I Sith hanno a disposizione un numero impressionante di armi e astronavi da battaglia, anche se non si capisce bene da dove arrivino, visto che le fonti conosciute di armamenti sono controllate dalla Repubblica.
Il gioco inizia nel bel mezzo di un attacco dei Sith all’astronave atta a scortare un’importantissima Jedi di nome Bastila, elemento fondamentale per la lotta agli aggressori grazie alle sue particolari doti. Il protagonista che impersonerete è un soldato della Repubblica a bordo di questa nave. I Sith hanno il sopravvento sulla nave e per scampare a morte certa sarete costretti a rifugiarvi sul vicino pianeta Taris, nel quale dovrete ritrovare Bastila (anch’essa fuggita) e scappare senza essere scoperti dai Sith.
La storia di questo gioco è uno dei suoi punti migliori. Nei panni del protagonista esplorerete pianeti visti nei film e alcuni nuovi. I compagni che si uniranno a voi sono ben caratterizzati e quasi tutti avranno una loro storia alle spalle che potrà essere portata avanti. Nei vari pianeti verrete a contatto con molte altre persone e vi ritroverete in svariati frangenti necessari per andare avanti o anche facoltativi.
Ma il vero punto di forza nel gioco è il suo essere non lineare. Durante i dialoghi vi verrà data la possibilità di scegliere tra varie risposte e varie decisioni che influiranno molto sulla storyline e sul carattere stesso del protagonista. Le vostre decisioni influiranno anche sull’orientamento mistico del personaggio, che potrà tendere al Lato Oscuro o al Lato Chiaro della Forza. Gran parte della storia è infatti incentrata nella lotta tra il Bene e il Male, i diversi aspetti dei due lati della Forza sono approfonditi in maniera anche migliore degli stessi capitoli cinematografici originali, dando al gioco un’atmosfera molto più etica e appassionante.
Questa possibilità vi lascerà totalmente liberi di essere quello che volete e porterà il giocatore in diversi frangenti a seconda dei casi. Potrete quindi diventare i salvatori della galassia o coloro che porteranno la distruzione nella Repubblica; la scelta è vostra.
Blaster e spade laser
Le meccaniche di gioco sono visibilmente ispirate da Neverwinter Nights. Non ci sono caricamenti tra le fasi di esplorazione e quelle di battaglia e i personaggi sono liberi di muoversi mentre combattono. Ma non bisogna farsi ingannare, non si tratta di un action-RPG; dietro c’è sempre un sistema a turni e la vera cosa importante sono le statistiche e gli attributi, non i riflessi e la coordinazione. Una volta avvistato un nemico, il gioco andrà automaticamente in pausa facendovi assegnare le azioni a ogni vostro componente del gruppo; una volta pronti basterà far ripartire il gioco manualmente e il combattimento si svolgerà come se fosse in tempo reale. Dietro ogni azione ci sarà un virtuale "lancio di dadi" in perfetto stile Dungeon&Dragons che deciderà tutto.
Questo metodo di gestione conferisce ai combattimenti un aspetto altamente scenografico e, specialmente quando saranno coinvolti i combattimenti con le spade laser, sembrerà davvero di guardare un film della saga. Sarà molto difficile annoiarsi nel vedere i combattimenti, anzi è molto più probabile che vi sentirete spronati a farne sempre di più.
Il vostro alter-ego è personalizzabile sin dall’inizio del gioco, nel quale dovrete scegliere il suo aspetto e la sua classe, decisioni che influenzeranno il suo sviluppo e la distribuzione dei punti esperienza. Più tardi il protagonista diverrà (abbastanza prevedibilmente) Jedi e potrete decidere che tipo di Jedi diventare a seconda che vi attiri più il combattimento fisico o l’uso di poteri della Forza.
Inoltre, a seconda dell’orientamento della Forza che sceglierete, avrete a disposizione diversi poteri; o meglio esistono poteri disponibili per ciascun lato, ma sarete svantaggiati se un personaggio di orientamento Chiaro userà un potere del Lato Oscuro. In ogni caso il vostro Jedi sarà diverso a seconda delle vostre scelte.
Anche in questo campo avrete una discreta libertà e potrete effettivamente giocare il gioco più volte facendo scelte diverse. Persino il sesso del protagonista avrà differenti effetti sulla storia.
Il gameplay mantiene il livello di coinvolgimento sempre alto durante l’avventura e vi metterà alla prova in svariate situazioni diverse.
Oltre a combattere inoltre avrete la possibilità di interagire nel gioco in vari modi, come disinnescare mine nascoste, hackerare sistemi informatici, riparare e riprogrammare droidi da battaglia ecc…
Ci sono anche alcuni sotto-giochi, come le carte Pazaak e le corse degli Swoop, ma nessuno di questi offre un serio diversivo.
Ci sono alcuni difetti di bilanciamento purtroppo. Per esempio, presto noterete che le armi a lungo raggio non sono così efficaci come quelle fisiche, specialmente quando avrete accesso alle spade laser. Sarà quindi normale tendere ad avere un party con più Jedi possibile, rendendo gli altri personaggi poco "graditi" e quindi scegliendo di lasciarli perennemente in panchina. Anche le armature hanno poca ragione di esistere, visto che equipaggiandole si limitano alcuni poteri Jedi, sarà normale scegliere di non usarle. Allo stesso modo non si vede molta utilità in un’arma bianca normale quando si hanno a disposizione le spade laser.
Se il tutto fosse stato bilanciato in maniera migliore il gioco sarebbe stato sicuramente ancora più vario di quanto non lo è così, offrendo molte scelte parimente valide.
Grafica galattica
L’aspetto grafico del gioco è di tutto rispetto. I modelli poligonali sono animati in maniera fluida e realistica. I paesaggi sono spettacolari da vedere e sono fedeli alle atmosfere dei film.
Ci sono alcuni difetti comunque. Uno dei primi che noterete è l’esigua varietà di facce dei personaggi con cui interagirete. A un certo punto dell’avventura vi ritroverete senz’altro di fronte ad un personaggio (anche non random) con il volto identico a un altro già visto e purtroppo questo non accadrà di rado, soprattutto con gli alieni.
Ci sono alcuni problemi di frame rate che si verificano durante combattimenti di massa o nel caso ci siano molti personaggi nello stesso ambiente.
Non solo John Williams
Nel sonoro, il gioco trova un altro buon componente.
Le musiche, composte da Jeremy Soule (che già ha lavorato per il gioco Morrowind) si adattano perfettamente alle diverse atmosfere di mondi e situazioni. I fan di John William comunque riconosceranno alcuni accenni ai temi chiave dei film originali.
Il doppiaggio dei personaggi è semplicemente superbo. Le voci si adattano perfettamente ai personaggi e i doppiatori vi hanno infuso passione e carattere. Anche i dialetti alieni sono stati riprodotti fedelmente, dai versi animaleschi degli Wookie alle parlantine fulminee dei Jawa. Peccato solo l’evidente limite di frasi per gli alieni; spesso vi accorgerete che verranno usate sempre le stesse frasi per dire cose totalmente diverse, ma tutto considerato non è il caso di andare troppo per il sottile, visto l’ottimo lavoro svolto.
La Storia nel palmo di una mano
L’avventura di base può tenere occupati per oltre 40 ore di gioco, ignorando le varie missioni facoltative. Ma queste sono talmente bene integrate nella trama che vi sarà naturale imbarcarvisi, quindi preparatevi ad un’avventura senza dubbio longeva.
Inoltre, questo è uno di quei giochi che vi metteranno addosso la voglia di ricominciarlo, anche più di una volta. Provare a creare un protagonista diverso, fare diverse scelte durante i dialoghi e soprattutto provare entrambi gli orientamenti della Forza…sono davvero innumerevoli le possibilità che il gioco offre e quindi le occasioni per giocarci e rigiocarci.
Per concludere
Knights of the Old Republic è senza alcun dubbio tra i migliori giochi dedicati alla saga cinematografica. Per i fan di Lucas si tratta di un acquisto praticamente obbligatorio, anche se non si ha dimestichezza con gli RPG.
Tutto è stato curato in modo tale da rimanere fedele alle atmosfere originali,, anzi nel tema della lotta interiore il gioco offre persino più profondità degli stessi film.
Un capolavoro nel suo genere.
*P.S.: Solo una piccola nota finale negativa: la versione per pc non sembra essere stata sufficientemente testata su diverse configurazioni di pc esistenti. Questo in alcuni casi da’ luogo a difficoltà tecniche anche su sistemi che posseggono largamente i requisiti consigliati per giocare.