Splatoon 2 – Recensione
Dopo essersi ritagliato una vera e propria fetta nel mondo degli e-Sports, Splatoon ha dimostrato come sia stato in grado di conquistare il cuore di una grande schiera di appassionati su Wii U, per poi generare hype in tutto il mondo con l’attesa del secondo capitolo in uscita su Nintendo Switch. Due anni fa abbiamo pubblicato la recensione del primo Splatoon, stupendoci per l’identità colorata e innovativa della nuova IP di Nintendo, e allo stesso tempo restando perplessi e delusi dalla pochezza di contenuti che il titolo aveva al suo stadio iniziale. In seguito sappiamo tutti molto bene com’è andata, con nuovissimi contenuti inseriti continuamente nel corso di un intero anno che hanno considerevolmente aumentato il numero di arene e armi disponibili per tutti i giocatori.
Un gioco che è partito lasciando i primi acquirenti con un enorme dubbio, ma che è finito col diventare una sicurezza di qualità, e adesso sappiamo che anche Splatoon 2, provato qualche mese fa, riceverà lo stesso trattamento. Dunque bando alle preoccupazioni riguardo ai contenuti iniziali e divertiamoci con ciò che abbiamo disponibile fino a questo momento, con la consapevolezza che man mano verranno aggiunte molte più cose.
Splattiamoli tutti!
Il concetto base di Splatoon non è cambiato dal primo capitolo, e difatti non appena ci tufferemo in una battaglia amichevole ci ritroveremo a far parte di una squadra di 4 giocatori pronti a usare le loro armi non per uccidere gli avversari, ma per colorare quanto più terreno possibile fino alla fine del countdown in quelle che vengono chiamate Turf War.
Tutte le armi che già ben conosciamo da Splatoon faranno il loro ritorno, come l’aerografo, lo splatter, o il mitico rullo, ma troveremo anche interessanti aggiunte come la doppia pistola – ottima per il combattimento ravvicinato e unica arma che permetterà di effettuare una capriola per schivare – e gli ombrelli con i quali creare veri e propri scudi protettivi e lanciarsi poi a bomba contro gli ignari nemici. Come una volta, ogni arma sarà disponibile in un set con un’arma secondaria e con una mossa speciale disponibile solo dopo aver caricato un’apposita barra colorando più terreno possibile: man mano che proseguiremo nel gioco potremo acquistare diversi set così da sperimentare un’arma con diverse armi secondarie e mosse speciali.
Non dimentichiamoci poi dell’equipaggiamento, che sotto forma di cappelli, magliette, e scarpe, non modificheranno solamente l’aspetto esteriore del nostro personaggio ma ci forniranno anche di abilità particolari con i quali potenziare le nostre battaglie a suon di vernice. Ogni pezzo di equipaggiamento sarà dotato di un’abilità principale – che è imprescindibile – e di varie sotto-abilità sbloccabili casualmente tramite l’acquisizione di punti esperienza. Se non siamo soddisfatti con alcune abilità secondarie potremo comunque distruggere alcuni equipaggiamenti per ottenere dei “frammenti d’abilità” con cui inserire poi questa abilità sul vestiario che più preferiamo.
Una volta fatta abbastanza esperienza con le battaglie amichevoli potremo cimentarci nelle battaglie classificate, che si dividono in tre diverse categorie. Troveremo una modalità in cui le squadre si daranno battaglia per il controllo di zone sulla mappa specifiche, una in cui i giocatori guidano vere e proprie torri semoventi, e una in cui ogni squadra dovrà portare un oggetto che fa piovere vernice nella base avversaria per fare punti.
Raggiunto il grado B- in qualunque tipo di battaglia classificata, si potrà cercare di costruire una vera e propria squadra con amici per tentare le battaglie di Lega, nelle quali i team dovranno affrontare una sessione di battaglie di 2 ore contro altre squadre e ottenere così il podio mondiale. È possibile sia creare una squadra completa, sia entrare in questa modalità con un altro amico per formare una coppia ed essere poi inseriti in squadra con un’altra coppia.
Durante questi giorni di prova abbiamo anche potuto dare un’occhiata ad una speciale modalità ad evento chiamata Salmon Run, che a nostro parere è stata la parte più divertente dell’intera esperienza. In maniera molto simile all’orda di Gears of War, in questa modalità (disponibile online solo in determinati giorni e orari come gli Splatfest, ma giocabile anche localmente con gli amici quando si preferisce) formeremo una squadra da 1 a 4 giocatori che dovranno collaborare piuttosto che darsi battaglia tra loro.
Delle inquietanti creature chiamate Salmonoidi vagano per la mappa e dovranno essere sconfitte a varie ondate, utilizzando un’arma casuale che dovrà essere equipaggiata per tutto il round. Lo scopo dei giocatori non sarà però semplicemente quello di sconfiggere i Salmonoidi, ma sarà piuttosto quello di splattare per bene i Boss che appariranno ogni tanto così da ottenere delle Uova d’Oro da portare poi in un cesto di raccolta. Solamente se alla fine del tempo disponibile avremo raggiunto la quota di Uova d’Oro richiesta potremo passare all’ondata di nemici successiva, fino ad arrivare alla terza e ultima ondata per determinare il successo o meno dell’intera operazione. Non raggiungere il numero di uova necessario determinerà il Game Over, ma questo accadrà anche se tutti i membri della squadra saranno sconfitti. Fortunatamente è possibile resuscitare i propri compagni in qualunque momento splattando il loro cadavere con la propria arma. Durante questa modalità sarà possibile usare per due volte la propria special, quindi è imperativo ingegnarsi per trovare il momento opportuno capace di ribaltare le sorti dell’incontro.
Due anni dopo siamo ancora in gambero
Anche Splatoon 2, così come il primo capitolo, dispone di una modalità storia ambientata due anni dopo gli eventi di Splatoon. Stella e Marina saranno parte fondamentale di questa modalità che ci metterà di nuovo contro gli Octariani, dato che le nostre Sea Sisters non saranno più le annunciatrici che accompagneranno ogni nostra sessione di gioco, rimpiazzate da Alga e Nori, bellissime anch’esse e con un design che abbiamo trovato davvero interessante e ben congegnato.
La modalità storia è l’ideale per imparare le basi e per metterci a nostro agio con ogni tipo di arma, dapprima nella mappa principale dove dovremo ingegnarci anche solo per trovare e raggiungere le entrate dei diversi livelli, e poi nell’affrontare gli stage dove saranno presenti non solo enigmi e nemici ma anche gli immancabili collezionabili. Peccato che rispetto al primo capitolo il tutto risulterà molto più semplice, soprattutto per quanto riguarda il boss finale che, se in Splatoon ci aveva fatti dannare ma era passato alla storia come una leggendaria sfida, stavolta perde molto del suo fascino e della sua difficoltà.
Interessanti fuori onda
Oltre al gioco in sé, che finora ci ha pienamente convinti e siamo certi che si ritaglierà un’enorme fetta di amore da parte dei possessori di Nintendo Switch, Splatoon 2 avrà anche il supporto di una app su smartphone chiamata SplatNet 2, che ci permetterà di avviare chat vocali con gli altri giocatori e restare in contatto con loro anche quando non saremo a casa a giocare. Naturalmente non mancheranno i fantastici Amiibo, compatibili sia con i vecchi personaggi che con i nuovi in imminente uscita, che ci permetteranno di salvare le nostre impostazioni preferite di personaggio/equipaggiamento/opzioni nel caso volessimo andare a giocare a casa di un amico, e sbloccheranno capi di equipaggiamento esclusivi come ad esempio il magnifico elmo da samurai.
In conclusione
Splatoon 2 prende ciò che i fan avevano amato del primo capitolo e lo ripropone in una chiave migliorata, assicurando un continuo supporto grazie a nuove modalità, armi e arene che verranno aggiunte nel corso del tempo. Grazie alla sua coloratissima identità, a battaglie rapide e divertenti e a tante interessanti novità rispetto al passato, Splatoon 2 promette di diventare una pietra miliare immancabile per ogni possessore di Nintendo Switch, permettendo anche di giocare ovunque si vada utilizzando la modalità portatile. Sempre in gambero!
Pro
- Nuove armi e arene
- Sicurezza di un continuo supporto e aggiornamenti di contenuti
- La Salmon Run è uno spasso
- Nessun problema di lag o di connessione
Contro
- Modalità storia troppo semplice