Spider-Man: Silver Lining – Recensione

Recensito su PlayStation 4

A distanza di circa quattro mesi dall’uscita del titolo originale, anche il trittico di DLC de La Città che non Dorme Mai giunge al termine. New York, ancora una volta, viene messa a ferro e fuoco dai nemici di Spider-Man, che ancora una volta dovrà fronteggiarli a viso aperto per permettere ai cittadini di dormire sonni tranquilli. Insomniac Games ci catapulta nuovamente in casa dell’amichevole Uomo Ragno di quartiere, cambiando radicalmente le atmosfere che avevamo respirato durante Territori Contesi, preferendo questa volta un’avventura molto più concitata e dai ritmi  veloci. Stavolta a fiancheggiare il Ragnetto ci sarà la bella Silver Sablinova, meglio conosciuta come Silver Sable

Spider-Man Silver Lining

Lancio del Martello al progetto Olympus

Territori Contesi ci aveva lasciato con un Hammerhead nuovamente a piede libero, nonostante la linea dura applicata dal capitano Watanabe. Come prevedibile sarà ancora lui il villain con cui dovremo fronteggiarci e sarà proprio a causa delle sue azioni che Silver Sable tornerà di nuovo nella Grande Mela. I furti della tecnologia Sable da parte di Hammerhead, in un momento cruciale per la storia della Symkaria, non fanno piacere alla bella guerriera dai capelli argentati, così come il fatto che Spider-Man non sia stato in grado di impedirli. Quella che entra in scena in Silver Lining è una Sable guidata dalla furia e dalla rabbia, molto meno distaccata e fredda rispetto a quella vista precedentemente, durante le macchinazioni di Octopus e molto più simile negli atteggiamenti al capitano Watanabe di Territori Contesi.

Ogni episodio de La Città che non dorme mai è stato disegnato per mettere in luce i tre personaggi spalla di Spider-Man, esclusa ovviamente MJ, dando più profondità e spazio a Black Cat, Yuri Watanabe e Silver Sable. Il rovescio della medaglia sta invece nella trama che, soprattutto in Silver Lining, sembra essere stata abbastanza raffazzonata soprattutto in termini di narrazione: l’enfasi cade molto di più sulla spettacolarità degli scontri che sulle scene e sugli eventi cruciali del gioco. Molto di quello che accade non viene approfondito nel modo che meriterebbe, lasciandoci un po’ con l’amaro in bocca anche dopo il finale, che a sua volta sembra essere proprio l’emblema di questo tipo di andazzo.

L’atmosfera tuttavia sarà comunque unica: New York verrà messa nuovamente a ferro e fuoco e, fra inseguimenti aerei rocamboleschi e combattimenti spettacolari, Insomniac riesce comunque a farci divertire. Resta però quella sensazione di incompiutezza, di acerbo, che non dovrebbe starci. È proprio questo il tipo di profondità che manca al trittico di DLC per compiere un definitivo salto di qualità, qualcosa in cui invece il gioco originale si contraddistingue.

Altra cosa che fa un po’ storcere il naso è il mettere da parte tutti gli altri comprimari del Ragno presenti nei precedenti episodi. Sia il capitano Watanabe che molti altri personaggi faranno solo brevi apparizioni, a volte soltanto in via “telefonica”, senza spiegare dettagli abbastanza importanti. Altri interrogativi vengono invece lasciati di proposito in sospeso per essere completamente risolti, quasi sicuramente, in un sempre meno ipotetico Marvel’s Spider-Man 2.

Spider-Man Silver Lining

Martello argenteo

Le novità in Silver Lining sono poche ma quella più influente, a livello di gameplay, è legata ai combattimenti. Non vi saranno nuovi tipi di avversari, o almeno non dovremo trovare nuovi modi per fronteggiarli. La novità sta appunto nel fatto che, essendo entrati in possesso della tecnologia di Sable, tutti gli scagnozzi di Hammerhead che affronteremo saranno corazzati e ben piazzati, rendendo i combattimenti più tecnici e lunghi rispetto al passato. Questo aspetto viene messo ancor più in luce nelle missioni secondarie dedicate allo smantellamento delle basi di Hammerhead: con il classico sistema di ondate di nemici già inaugurato dal titolo originale, il caos e la confusione regneranno sovrani. Ci è capitato più di una volta di rimanere un po’ spaesati e spiazzati dall’andamento dello scontro, ritrovandoci letteralmente circondati dai nemici. Sopravvivere non sarà di certo una passeggiata: solo un sapiente uso di pugni, calci e gadget ci farà giungere alla vittoria. Torneranno anche Screwball (grazie alla quale faremo la conoscenza di una nuova tipologia di sfida legata alle bombe, non tanto dissimile da quelle di Taskmaster), i classici crimini e i collezionabili (che stavolta si limiteranno a delle registrazioni).

Spider-Man Silver Lining

Silver Lining è l’episodio che dovrebbe far venire tutti i nodi al pettine e così fa, ma non nel modo in cui tutti ci aspettavamo. La narrazione è frettolosa e semplicistica. A tener su l’asticella ci pensano la caratterizzazione e la tigna di Silver Sable insieme alla spettacolarità corale del DLC. Se aspettavate qualcosa che vi avrebbe fatto strabuzzare gli occhi o colpito particolarmente resterete delusi: Silver Lining non si distacca poi troppo dalla linea tracciata dagli altri due capitoli de La Città che non Dorme Mai: un pack di DLC che riesce a intrattenere e divertire, senza ombra di dubbio, e che apre la porta a nuovi scenari, ma che non fa gridare al capolavoro.

7.2

Pro

  • Ritmi concitati
  • Atmosfera vibrante

Contro

  • Narrazione un po' troppo semplificata
  • Nessuna novità sostanziale
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