Spider-Man 3 – Recensione Spider-Man 3
Svaligiati i botteghini delle sale cinematografiche, il terzo episodio ispirato alle imprese dell’Uomo Ragno sbarca anche sulle nostre console e sui nostri pc. Analizziamo la versione per Wii e scopriamo se è degna del titolo che porta.
Un valido sostituto del film?
Il maggior difetto della pellicola di Spiderman 3 è l’eccessiva compressione di molti avvenimenti in un lasso di tempo, per forza di cose, breve. Le due ore del film per rappresentare tutti i fatti ed i combattimenti presenti sono insufficienti e rischiano solamente di condensare l’intera storia, impedendoci di godere appieno di essa. La versione videoludica dedicata al famoso eroe offre quindi una grande opportunità: la possibilità di diluire maggiormente la trama, rendendola più fluida ed omogenea. La storyline offerta da Spiderman 3 The Game è della durata di circa una decina di ore, aumentabili se decideremo di dedicarci al pattugliamento delle città e alle missioni secondarie. Grazie a questa caratteristica il gioco acquista una maggiore ecletticità dandoci l’opportunità di seguire linearmente la trama oppure di sbizzarrirci e girovagare per le locazioni in cui ci imbatteremo. Anche se decideremo di seguire solamente la trama avremo comunque a disposizione dieci ore, che rendono sicuramente molto di più rispetto alle due offerteci dalla pellicola.
Una storia lievemente arricchita
Detto questo passiamo ad un’analisi dettagliata del videogame. Come i precedenti episodi, anche Spiderman 3 ripercorre l’esatta trama del film, arricchendola però con ulteriori personaggi e situazioni non presenti nella produzione cinematografica, ma estrapolati direttamente dai fumetti che hanno segnato il successo di questa saga. Troviamo in particolar modo svariati nemici in più rispetto al film: come Lizard; l’Uomo Lucertola o Shriek, potente antagonista dagli enormi poteri psichici che, insieme a Morbius, nella versione per Wii, farà parte dei personaggi bonus: una condizione che non fa altro che aumentare la voce longevità. Il tentativo è quindi quello di donare al giocatore un’esperienza per certi versi innovativa, evitando una trama che, pur tenendo fede al film, si permette di aggiungere nuovi interessanti elementi, questo per dare l’opportunità di costruirsi, per quanto possibile, un percorso narrativo.
Gameplay: interessanti novità e prevedibili pecche…
Il gameplay di questo capitolo della saga di Spiderman merita un’analisi approfondita: presenta infatti alcune interessanti novità ed alcuni prevedibili difetti. E’ inoltre presente l’implementazione dei controlli della rivoluzionaria console Nintendo, che, come al solito, tentano un percorso alternativo, capace di coinvolgere maggiormente nell’uso del controller.
Punto forte del capitolo per Wii è l’oscillazione di Spiderman tra gli edifici della città: per lanciare le nostre ragnatele e dondolarci tra i palazzi dovremo premere i pulsanti B e Z rispettivamente sul telecomando e sul Nunchuck, muovendo contemporaneamente le mani in modo vagamente simile all’Uomo Ragno. La tecnica è di facile apprendimento, e rende l’esperienza delle "arrapicate" decisamente gratificante e mai noiosa. Molto meno riuscite sono le fasi di combattimento, dove il Wii non rende abbastanza rispetto alle sue possibilità: per prendere a pugni i nostri avversari basterà agitare il telecomando, secondo un meccanismo non particolarmente accattivante. Anche le combo di attacco non ricevono particolare giovamento dai controlli della console: a testimonianza di come il essa riesca in malo modo a riprodurre i movimenti che vengono ben resi nelle console concorrenti.
Numerosi problemi riscontrati anche nella gestione della telecamera: la grande mobilità del protagonista del gioco fa sì che talvolta la visuale sia posta in posizioni svantaggiose, che disorientano il giocatore, rendendo difficoltoso il rapido recupero della giusta visuale. Ci si ritrova per esempio a saltare a casaccio, quando si vorrebbe invece attraccare su un muro, senza nemmeno poter vedere la parete sulla quale vorremmo ancorare. Al tasto C è affidato il compito di centrare l’inquadratura, esso non è però di grande aiuto, in primo luogo perché andrebbe perennemente premuto ed inoltre perché per utilizzarlo necessiteremo dello stesso dito necessario per il salto: scomodissimo se si considera che i balzi rappresentano una costante all’interno del videogame.
A livello più generale si nota come gli sviluppatori abbiano tentato di conferire maggiore vitalità e varietà ad un impianto di gioco che nel precedente episodio risultava lievemente ripetitivo. Il risultato è riuscito parzialmente: buona l’idea di disseminare bande criminali nelle città, che il protagonista potrà visualizzare sulla mappa, cercando di evitarne un’eccessiva espansione ai danni di polizia e civili. Una situazione quindi potenzialmente più dinamica rispetto a quella del capitolo precedente, dove le missioni secondarie erano tutte simili fra loro, per non parlare dei malviventi, quasi stereotipati o delle decine di operai che rischiavano di cadere dal tetto, da prendere al volo. Lo scopo però, come detto prima, è stato raggiunto solamente in parte: nonostante le numerose bande, caratterizzate da costumi ed armi diverse, ci si ritrova sempre a combattere i criminali nella medesima maniera, con pochissime, quasi irrilevanti variazioni di strategia, a seconda delle armi degli avversari; scudi, armi a lunga distanza eccetera. Ad ogni nuova missione si cerca di giustificare l’intervento di Spiderman in modo diverso, questo aspetto, pur rappresentando un miglioramento rispetto al secondo capitolo non soddisfa appieno le aspettative perché, che si tratti di recuperare preziosi file, salvare delle persone rapite e cose di questo genere l’epilogo sarà sempre lo stesso: un’azzuffata e tutto risolto,diventando a lungo andare noioso ed ancora una volta ripetitivo, andando ad intaccare parametri come la longevità e la giocabilità.
Come già nei precedenti episodi potremo potenziare il nostro personaggio attraverso l’impiego di punti esperienza che accumuleremo portando a termine le varie missioni. I potenziamenti non sono tantissimi, ma piuttosto vari: si passa da nuove combo di combattimento all’allungamento della barra della salute, da nuove evoluzioni aerei a particolari tecniche da compiere con le ragnatele. Punto a favore quindi, anche se non di grande rilevanza, al sistema di gioco.
Dopo aver esaminato i vari difetti di Spiderman 3 passiamo ora alle due innovazioni più rilevanti e liete per il gameplay: l’introduzione delle fasi “cineractives” ed il costume nero. Le prime sono determinate sezioni di gioco all’interno delle quali, come accadeva anche in God of War, ci verrà richiesto di immettere determinate combinazioni di tasti, e movimenti nel caso della versione per Wii per poter dare il via a sequenze particolarmente affascinanti dal punti di vista visivo, con animazioni speciali pre.programmate che non potremmo mai ammirare nella normale modalità di gioco normale. Fasi di questo tipo sono particolarmente numerose e ben distribuite per tutto il gioco e, pur non essendo esattamente una novità, rappresentano comunque una spinta in più ad un gameplay che, come accennato prima rischierebbe di risultare monotono. Nonostante combattere contro i normali criminali risulterà presto noioso combattere con i vari boss sarà decisamente più divertente, perché ognuno va sconfitto in modo diverso, adottando sempre una strategia differente. Un altro punto a favore del titolo è l’introduzione della tuta nera. Noteremo subito come questo nuovo costume aumenti fortemente le doti atletiche dell’Uomo Ragno, consentendo evoluzioni più sceniche e potenti, una maggiore velocità ed un incremento del danno causato ai nemici dai nostri colpi. L’aspetto più interessante è però il contrasto che si viene a creare fra Spiderman in versione standard e la sua controparte: indossare per troppo tempo il costume nero è infatti pericoloso, in quanto se non lo si utilizza con una certa parsimonia si corre il rischio di venire soggiogati dal suo potere malvagio: il gioco si limiterà a terminare quindi non c’è da sperare di poter impersonare la parte malvagia di Spiderman. Da una parte saremo quindi spinti a moderarci nell’impiego del costume nero per evitare il game over, dall’altra però saremo anche invogliato a sfruttarlo per spazzare via tutti i nemici che ci si pareranno dinanzi. Trasformarsi nella versione “Dark” si Spiderman è facilissimo, ci basterà premere un tasto, tornare allo stato normale risulterà invece più ostico: dovremo infatti, come per le sezioni “cineractives”, eseguire correttamente una combinazione di mosse, senza il compimento delle quali Peter Parker non sarà in grado di liberarsi dalla pericolosa creatura aliena che costituisce il costume. Molto azzeccata questa aggiunta, che rende perfettamente la sensazione di tensione fra le due personalità del nostro eroe.
Il comparto tecnico: non troppo eclatante…
Altra nota dolente è il livello tecnico di Spiderman 3. Questa versione per Ninendo Wii non arriva infatti alla sufficienza. Nonostante l’ambiente da esplorare sia piuttosto vasto e potremo praticare tutte le evoluzioni che vorremo sui palazzi non ci si è scostati molto dai risultati già raggiunti in Spiderman 2. Neanche i miglioramenti grafici sulla nuova console Nintendo sono particolarmente apprezzabili: sufficientemente dettagliata la rappresentazione degli edifici, ma decisamente mediocre quella di persone e veicoli. Scarsa anche la qualità delle varie textures, con una corposità e dei colori che rendono monotona tutta l’ambientazione. Da questo punto di vista le versioni per Xbox360 e Playstation 3 risultano quindi migliori, da notare anche i frequenti cali di frame rate: nulla di grave in realtà, questo non compromette infatti la giocabilità ma si nota con facilità una vistosa e momentanea accelerazione dell’intero gioco, generalmente nei momenti in cui vi sono meno dettagli a schermo da gestire. Per quanto riguarda l’audio ritroviamo svariati effetti sonori e voci già sentiti due anni fa. Il complesso è relativamente soddisfacente, pur non essendo eccellente. Si denota però l’accrescimento della qualità dei dialoghi fra i personaggi, con qualche battuta di Spiderman, questa volta decisamente più simpatico rispetto al capitolo precedente. Apprezzata la presenza dei doppiatori italiani del film.
Longevità
Le ore di gioco offerte rientrano nei canoni standard del genere d’azione, con una trama principale che occuperà dieci ore circa. Bisogna però tenere in considerazione che vi è la possibilità di soffermarsi sulle varie sottomissioni e sulla lotta contro le bande criminali, che, in modo particolare all’inizio, quando aggirarsi per la città non sarà ancora così stimolante, potranno offrirci qualche oretta di game in più. Questo parametro soddisfa comunque appieno i requisiti per un action game.
Complessivamente Spiderman 3 è risultato un videogame piuttosto divertente pur presentando svariati importanti limiti, quasi tutti riguardanti una certa ripetitività nelle azioni, già presenti in passato. La caratteristica migliore è indubbiamente la capacità di offrire un’esperienza di gioco che avvicini davvero il giocatore ad un personaggio come Spiderman. La valutazione finale di questa versione per Wii risente comunque non indifferentemente dei difetti del comparto tecnico: non appagante la qualità grafica, che non si differenzia molto dalla versione precedente. Xbox 360 e Playstation 3, pur non usufruendo di tutte le loro potenzialità, offrono una qualità visiva ben superiore, in un videogioco dove la resa dei personaggi ma soprattutto dell’ambientazione è di grande rilevanza. Una disparità che purtroppo non viene compensata neanche dai peculiari controlli della console Nintendo, anziché trovare in essi un surplus che arricchisca il gameplay ci si ritrova a rimpiangere i tradizionali joy-pad. Questo titolo è comunque consigliato a chi, essendo un fan di Spiderman e possedendo un Wii, non possa entrare in possesso delle versioni Xbox 360 o Playstation 3.